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Presa Diretta per i fondelli

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  Da quando, ormai anni fa, la magistratura mi ha tolto Wanna Marchi io guardo pochissimo la TV. Con la mitica Wanna io andavo tranquillo, perfettamente cosciente del fatto che quella stava spacciando i prodotti più improbabili, dai cremoni scioglipancia ai

sali antimalocchio senza trascurare i terni al lotto, facendolo a suon di strilli con una logica e con dimostrazioni esilaranti. La figlia Stefania e il maestro do Nascimento erano le spalle perfette ed era evidente, senza alcuna possibilità di equivoco, che si trattava di una tutto sommato ingenua presa in giro che nessuno con un quoziente intellettivo appena passabile avrebbe mai potuto prendere sul serio.

Oggi si è perso tanto, compreso il senso dell’umorismo. Oggi abbiamo Riccardo Iacona e, come lui, un piccolo esercito di personaggi che strepitano affacciati spudoratamente dalla scatola magica spacciando fuffa di ben più scadente qualità di quella della mai abbastanza rimpianta Wanna Marchi.

Io non c’ero, ero all’estero, e solo oggi ho visto, su pressante invito di parecchi amici, la registrazione del programma che la televisione di stato ha allestito sul tema dei vaccini. Se la farsa inscenata da Italia 1 per tramite della signorina Nadia Toffa con la partecipazione straordinaria della professoressa Esposito e della mamma angosciata fu nauseante, l’esibizione del signor Iacona è stata un insulto gratuito a chi, ahimè noi, gli garantisce il carducciano lesso.

Ogni inquadratura, ogni frase della sceneggiata messa in onda meriterebbe un commento, ma temo che il linguaggio più confacente non sarebbe accettabile in un salotto bene. Così mi limito a qualche sottolineatura.

La trasmissione denuncia, tentando d’indurre scandalo e, magari, statisticamente riuscendoci pure, il diffondersi della diffidenza nei confronti dei vaccini, e tuttavia non si chiede il perché. A beneficio del signor Iacona la ragione è presto detta: per la maniera di trattare l’argomento. Probabilmente il signor giornalista non è stato informato che non tutta la popolazione è costituita da imbecilli e che non tutta la popolazione è disponibile a bersi acriticamente ogni panzana che le venga raccontata. Ecco, allora, che, se si pretende credibilità, è necessario dare risposte puntuali, intelligenti e oneste, cosa che, malauguratamente, pare non essere gradito a chi siede nelle poltrone alte. È naturale, allora, che l’atteggiamento assunto così smaccatamente inaccettabile instilli dubbi e sospetti a chi non rinuncia ad usare onorevolmente il cervello e non è certo dispiegando un’ingenua retorica da professorino saccente e disperatamente ignorante o quella di un imbonitore da fiera paesana che si tappa la falla.

La commediola RAI si apre con un cammeo della signora Beatrice Lorenzin (ministro della salute!) che porta in pompa magna a vaccinare i suoi due gemelli. Che cosa importi a noi del quadretto famigliare propinatoci non saprei dire né saprei trovare una qualunque autorevolezza nelle parole della signora, una signora ministra oggettivamente senza la minima competenza sanitaria (maturità classica e mai messo piede in un’università).

Poi un momento quanto mai indicativo sfuggito ai tagli e alle omissioni fin troppo palesi della messa in scena: il funzionario danese dell’OMS dice che il calo delle vaccinazioni è più evidente tra le persone di cultura. Chissà perché questa osservazione, pur tanto eloquente, non ha allertato i curatori del programma.

Sia chiaro: io non faccio l’avvocato d’ufficio di nessuno, ma le riprese che sono seguite “con telecamera nascosta” di una conferenza dell’avvocato Ventaloro sono state ridicole. Mi chiedo che bisogno ci fosse mai di fingere che quella ripresa fosse una sorta di riunione segreta di delinquenti alla quale sono ammessi solo gl’iniziati, tanto che fu necessario un infiltrato per filmare il tutto cogliendo in flagrante i cospiratori. Mi chiedo pure come mai la TV di regime non mandi nessuno alle mie conferenze, armato che sia di telecamerina nascosta nella gardenia all’occhiello o di vistoso macchinario da cinemascope.

Ad un certo punto si arriva perfino a presentare un tale dottor Salvo Di Grazia come scienziato e una specie di bocca della verità. Invito chiunque a leggere il curriculum del personaggio e a farsi un'idea.

Non entro nei particolari delle lunghe sequenze sull’Uganda, giraffe comprese e sorpasso effettuato con linea di mezzeria continua. Che c’entrasse tutta questa roba con la bontà dei vaccini non è dato sapere e il fatto che ci siano programmi di vaccinazione in Uganda non mi pare in sé un certificato di buona salute del prodotto.

Tra le idiozie ammanniteci a suon di canone che si sono susseguite, c’è stata la solita riguardante il famoso 95% di copertura vaccinale dichiarato soglia minima per evitare catastrofi sanitarie. Da dove viene quel numero? Come è stato ricavato? Come mai paesi come l’Austria e la Svizzera che da quel numero sono non proprio vicinissimi non succede assolutamente nulla di benché minimamente preoccupante?

E perché si sparacchia che le encefaliti danno SEMPRE danni irreversibili? Perché si lascia dire a un certo professor Vicari che “il morbillo determina SPESSO encefalite” senza nemmeno la prudenza di andare a controllare se si tratti di verità o di stravaganza? Perché, tirando in ballo qualunque malattia, non si dichiarano i morti tra i vaccinati confrontandoli onestamente con quelle dei non vaccinati? Perché, trattando di un morto spagnolo per difterite (un caso ovvio d'incapacità medica), si lascia che un’ineffabile dottoressa affermi un’enormità quale “il ragazzo non è stato vaccinato contro la difterite, quindi il suo sistema immunitario NON POTEVA ASSOLUTAMENTE COMBATTERE GLI EFFETTI DELLA MALATTIA”? Siamo sicuri che quella signora abbia davvero sostenuto tutti gli esami di Medicina? Perché si lascia che il presidente dell’Istituto superiore di sanità, reduce dalla figuraccia rimediata spiegando a modo suo l’incremento di mortalità denunciato dall’Istat, racconti che malattie di norma del tutto benigne sono il prodromo di tragedie? Perché gli si lascia impunemente dire che i vaccini sono prodotti con tecnologie SICURISSIME quando sono pieni di porcherie (vedi la ferraglia che continuiamo a trovarci dentro)? Perché si lascia che l’intervistatrice di turno ponga una domanda idiota come “Ci sono pubblicazioni scientifiche riguardanti la mancata denuncia dei danni da vaccino?” lasciando chiaramente intendere come verità la menzogna che quelle denuncie vengono regolarmente presentate e senza spiegare al popol bue che le riviste che ci ostiniamo a definire scientifiche ricevono di regola i finanziamenti necessari per la loro sopravvivenza dalle industrie farmaceutiche e, dunque, mai e poi mai pubblicherebbero la triste verità?

Mi fermo qui per non annoiare troppo chi mi legge, ma ci sarebbero mille altri punti da toccare. Lo spettacolo di becera disinformazione che ci è stato inoculato è, senza andare oltre, vergognoso per la sua falsità, per la sua faziosità e per la maniera squallidamente furbesca di trattare un argomento delicato come quello dei vaccini, un argomento che meriterebbe tutt’altra statura, tutt’altra cultura e tutt’altra onestà. Io non so se la scelta del tono e del modo sia del signor Iacona, ma chiunque sia il responsabile di quella porcheria dovrebbe essere chiamato a risponderne seriamente. Comunque sia, credo proprio che, se si voleva fare una televendita dei vaccini, si sia ottenuto l’effetto contrario come fu per l’esecrabile palliata di qualche mese fa di Italia 1. È bene rendersi conto che non tutti sono disposti a buttare alle ortiche la propria intelligenza e la propria capacità critica.

Per parte mia, io continuo a fare quello che so fare, cioè a fotografare i fatti: i vaccini per uso umano che noi abbiamo analizzato sono tutti inquinati da micro- e nanoparticelle solide, inorganiche e non compatibili con l’organismo. Di questo fatto inconfutabile nessuno ha fatto menzione, il che è non solo la dimostrazione della pacchianeria confezionata dalla RAI ma un vero peccato perché, a stomaco ormai rovinato, sarebbe stato interessante assistere ad un’ulteriore scena della grossolana carnevalata.

In definitiva: ridateci la nostra Wanna!


fonte: http://www.stefanomontanari.net/sito/blog/2797-presa-diretta-per-i-fondelli.html



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