Vaccini L'altra Verità - presso la Camera dei Deputati - Sala Stampa - Roma Via Della Missione 4
in programma per Giovedi 13 Aprile alle ore 13:00
RELATORI:
- On.le Adriano Zaccagnini (MDP)
- Prof. Fabrizio Strata (Università degli Studi di Parma, Ricercatore, Dipartimento di Neuroscienze, Sezione di Fisiologia, Facoltà di Medicina);
- Dottoressa Maria Gabriella Lesmo Pediatra, Specializzata in Anestesiologia e Omotossicologia;
- Dottoressa Patrizia Franco Pediatra Omepata e Nutrizionista;
- Dottor Gerardo Rossi Medico Chirurgo, Membro Associazione dei medici per l'ambiente ISDE, Direttore scientifico del Mineral Test;
- Avvocato Roberto Mastalia esperto di malpractice medica e Presidente Associazione Auret.
Cordiali saluti.
Sandra Piccioni a nome del Presidente
Avv. Roberto Mastalia
AURET, Autismo, Ricerca e Terapie 06132 Perugia, via del Discobolo, 7
Unicredit Banca SpA – Ag. Perugia, Corso Vannucci IBAN: IT33F0200803027000104048800
C.F.: 94158830540 (5x1000) auretitalia@gmail.com
]]> ]]>Dal Report del ministero degli interni risulta che Martedì 21 marzo dalle ore 15.00 alle 18.15 circa si è svolta in piazza Montecitorio a Roma la manifestazione Libertà di scelta vaccinale hanno preso parte circa 600/700 persone nel corso del suo regolare svolgimento e che una massiccia partecipazione non si vedeva da tempo in quella piazza. Forse il vostro vignettista per paura di essere riconosciuto si è infiltrato prima delle ore 15:00, come riferito da alcuni partecipanti!.
In quella piazza il 21 marzo c’erano anche tante famiglie che hanno perso figli a causa vaccinazioni, o che sono martoriati dai danni, alcuni di questi bambini o ragazzi ancora VIVI erano presenti in quella piazza! Ad alcune di queste famiglie è stato anche riconosciuto un risarcimento in base alle normative del nostro paese, poiché è stato provato il nesso di causalità. Medici e genitori sono arrivati a tanto perché le Istituzioni non accettano alcun confronto con chi ha vissuto esperienze negative con le vaccinazioni, con i medici che visitano ciclicamente bambini che hanno avuto reazioni avverse o danni da vaccino e che possono fornire DATI CLINICI E VOI LI AVETE RIDICOLIZZATI per questo sottilineo con la presente VER-GO-GNA!!!!
La manifestazione del 21 Marzo a Roma ha avuto solo l’obiettivo di instaurare un dialogo con i politici e per dimostrare che molti cittadini, anche coloro che credono nei benefici delle vaccinazioni, non accettano tali proposte.
https://www.facebook.com/Prima
sito internet http://www.21marzo201
Vi riporto il link di un video amatoriale relativo all’intervento del Dottor Massimo Pietrangeli, potrete ascoltare le sue parole, senza alcuna manipolazione e potete verificare la partecipazione massiccia all’evento!
https://www.facebook.com/
Assistiamo quotidianamente a spot e risse politiche in merito al delicato tema delle vaccinazioni che rappresentano un trattamento sanitario.
L'argomento vaccini è un tema esclusivamente scientifico e dovrebbe essere trattato con una seria informazione da chi ne ha le competenze. I genitori esigono chiarezza e corrette informazioni, possiamo assicurarvi che tutta questa confusione generata da alcuni, sta generando maggior sfiducia verso queste pratiche.
Pertanto dopo l’evento nazionale del 29 Ottobre è stata organizzata la manifestazione del 21 marzo
https://www.youtube.com/watch?
Il Dottor Massimo Pietrangeli aveva partecipato anche all’evento del 29 Ottobre e da medico IN SCIENZA E COSCIENZA aveva affermato che si trova di fronte settimanalmente a diversi bambini che presentanto reazioni avverse alle vaccinazioni. Solitamente i medici NEGANO le reazioni avverse, EVITANO di segnalare al sistema di farmacovigilanza, mentre è DOVERE del medico segnalare qualsiasi SOSPETTO evento avverso. ONORE a quei medici che hanno il coraggio di denunciare quello che accade SENZA OMERTA’!!!!
A conferma di ciò la nota AIFA pubblicata in data 24.02.2017.
<<L’Agenzia Italiana del Farmaco informa gli operatori sanitari e i cittadini che è stata aggiornata la pagina del portale che descrive le modalità di segnalazione delle sospette reazioni avverse ai medicinali con il link per effettuare una segnalazione direttamente online sul sito www.vigifarmaco.it.
AIFA ricorda che la normativa europea sulla farmacovigilanza richiede a tutti gli operatori sanitari e ai cittadini di segnalare ***QUALSIASI SOSPETTA REAZIONE AVVERSA*** (grave e non grave, nota e non nota).
Il Decreto del Ministero della Salute 30 aprile 2015 ha ribadito l’obbligo di segnalare tempestivamente le sospette reazioni avverse da farmaci e da vaccini e ha definito dei limiti di tempo entro cui gli operatori sanitari sono tenuti ad effettuare la segnalazione alla Rete Nazionale di Farmacovigilanza (RNF) dell’AIFA.
Le sospette reazioni avverse da medicinali vanno segnalate entro 2 giorni da quando il medico o l’operatore sanitario ne viene a conoscenza. L’obbligo di segnalazione scende a 36 ore in caso di ADR da medicinali di origine biologica (inclusi i vaccini).
È possibile effettuare una segnalazione spontanea di sospetta reazione avversa secondo una delle seguenti modalità:
direttamente online sul sito www.vigifarmaco.it seguendo la procedura guidata;
compilando la scheda (elettronica o cartacea) da inviare al Responsabile di farmacovigilanza della propria struttura di appartenenza oppure al Titolare dell’Autorizzazione all’Immissione in Commercio (AIC) del medicinale che si sospetta abbia causato la reazione avversa. Sarà cura di quest’ultimo inoltrarla al Responsabile di farmacovigilanza della struttura di appartenenza del segnalatore.>>
Da alcuni anni in rete ed attraverso i media è stata generata una gran confusione in merito alla tematica molto seria e delicata delle vaccinazioni. Il nuovo piano vaccinale recentemente approvato prevede l’incremento della spesa pubblica e del numero dei vaccini da inoculare ai “nostri figli”
http://www.quotidianosanita.it
http://www.salute.gov.it/porta
Recentemente sono state avanzate proposte di legge che prevedono le reintroduzione (anticostituzio
<<Oggi, in Italia, sono previste quattro vaccinazioni obbligatorie (per la difterite, il tetano, la poliomielite e l'epatite B), mentre le altre sono raccomandate. Come evidenziato dall'Istituto superiore di sanità, la differenza tra le vaccinazioni obbligatorie e quelle raccomandate, non prevedibile dai legislatori che introdussero le prime, ha causato problemi crescenti poiché gran parte della popolazione e una parte degli operatori sanitari sono diffidenti nei confronti delle vaccinazioni raccomandate come se queste fossero meno importanti di quelle obbligatorie, senza tener conto del fatto che anche queste ultime sono fondamentali per ridurre le relative malattie>>
http://www.senato.it/leg/17/BG
Si sta mettendo in atto quando già preannunciato nel 2014
http://www.aifa.gov.it/content
In 15 Paesi Europei non esiste l’obbligo da anni e non si verificano epidemie http://www.epicentro.
Tale scelta NON è giustificata da alcuna emergenza sanitaria.
http://www.epicentro.iss.it/te
La coercizione non assicura che possa aumentare la copertura vaccinale e lede i diritti fondamentali dell’uomo
Periodicamente vengono ingigantite notizie dai media in merito a fantomatiche epidemie, infatti dopo il falso allarme meningite smentito sul sito epicentro a gennaio 2017 <<Ma perché ora vediamo così tante notizie sui giornali? In un anno ci sono circa 1500 segnalazioni di malattia batterica invasiva (a fronte di una popolazione italiana di 60 milioni di abitati) con un atteso di più di 4 casi al giorno nel periodo più freddo. Inoltre, i media spesso riportano anche solo i casi sospetti, segnalando lo stesso caso più volte per sottolinearne il decorso o l’esito della malattia, dando così la falsa sensazione che ci si trovi di fronte a un alto numero di casi prima non presente.>>
http://www.epicentro.iss.it/
Assistiamo da alcuni giorni a notizie diffuse a mezzo stampa e televisione relativamente ad una conclusione allarmante e NON SUPPORTATA DA ALCUN DATO UFFICIALE IN MERITO ALL'AUMENTO DEL 230% di casi di morbillo, tale notizia è stata anche rilanciata dal Premier Matteo Renzi sulla sua pagina Facebook. Anche le dichiarazioni del Ministero sono nettamente contrastanti
"Il morbillo è una malattia endemo-epidemica, vale a dire che è sempre presente nelle collettività, presentando picchi epidemici ogni 3-4 anni" (Ministero della Salute, 2013)
"Dire che è normale che si generino epidemie di morbillo in cicli pluriennali è una sciocchezza" (Ministero della Salute, 2017)
Precisiamo che i dati ufficiali a dicembre 2016 riportano quanto segue:
Dall’inizio del 2013 sono stati segnalati 4.938 casi di morbillo di cui 2.258 nel 2013, 1.696 nel 2014, 258 nel 2015 e 726 nel 2016.
Il 59,4% dei casi è stato confermato in laboratorio, il 25,4% è stato classificato come caso probabile (criteri clinici ed epidemiologici soddisfatti, caso non testato in laboratorio) e il 15,2% come caso possibile (criteri clinici soddisfatti, nessun collegamento epidemiologico, non testato in laboratorio).
FONTE http://www.epicentro.iss
A QUESTO LINK E' POSSIBILE SCARICARE I BOLLETTINI MENSILI fino a febbraio 2017
http://www.epicentro.iss.it/pr
COPERTURE VACCINALI ITALIA dal sito Epicentro sono rese note fino al 2015
http://www.epicentro.iss.it/te
COPERTURE VACCINALI NEL MONDO (fonte Who/Unicef) ultimo aggiornamento 15 luglio 2016http://www.epicentro.iss.i
Molte testate negli ultimi tempi stanno esagerando nel dar spazio alla disinformazione ed agli interessi di alcuni, mentre assistiamo continuamente a tagli relativi ai fondi per la disabilità e nel contempo 11 milioni di italiani non possono accedere alle cure.
A NOI RISULTANO STUDI CHE PROVANO LA TOSSICITA' di tali eccipienti e GLI EFFETTI NEGATIVI A LIVELLO NEUROLOGICO. Ogni soggetto ha un sistema immunitario diverso dall’altro e reagisce in maniera diversa, mentre i vaccini sono uguali per tutti!
Restiamo stupiti perché ci risulta che in passato anche su RAI 3 erano andate in onda vere e proprie inchieste sull’argomento:
REPORT RAI 3 IL VIRUS DELL'OBBLIGO 1998
http://www.youtube.com/watch?v
REPORT RAI 3 VACCINI AL MERCURIO 01.10.2000
http://www.report.rai.it/dl/R
REPORT RAI 3 VACCINI AL MERCURIO (Aggiornamento 01.03.2001)
http://www.rai.it/dl/Report/pu
Mi presento, sono una mamma che oltre 20 anni fa ha verificato per la propria figlia reazioni avverse e che fortunatamente attualmente gode di buona salute. Nata con parto naturale nella norma, allattata al seno, nel primo mese di vita era cresciuta un Kg, nel secondo mese 800 grammi. Dopo la prima vaccinazione (DTP), somministrata, previa visita della pediatra di base, al terzo mese, si presentarono già dal pomeriggio stesso reazioni avverse abbastanza severe, a livello gastrointestinale. Già dal pomeriggio stesso Chiara iniziò a manifestare forte vomito, diarrea, ipereccitabilità, disturbi del sonno, coliche addominali, incubi e i sintomi durarono un mese. Dopo 4 giorni dalla vaccinazione aveva presentato angioedema tra le sopracciglia. Fino al giorno della vaccinazione la bambina ciucciava il dito, non lo fece per un mese (da parte di alcuni medici ci fu riferito verbalmente che si poteva trattare di reazione a livello neurologico). La crescita si fermò completamente nel terzo mese, poiché non assimilava. Nonostante avevamo fatto presente le reazioni sia alla pediatra di base, che ad altri pediatri privati e all'ufficio vaccinazioni, ci convinsero a sottoporre la bambina al richiamo del vaccino DTP a 5 mesi. Anche dopo la seconda dose si presentarono le stesse reazioni e di nuovo un mese di problemi, con lo svezzamento già iniziato (era alimentata con creme di riso e liofilizzati). La bambina presentò diarrea e non assimilava più. Tentammo di cambiare alimentazione con omogeneizzati, ma presentava forti coliche, tant’è che ci dovemmo prendere la responsabilità, contro il parere del pediatra di passare all’alimentazione con carne fresca e poi a 10 mesi dover necessariamente fare un passo indietro e riprendere l’alimentazione con omogeneizzati. Il periodo della dentizione fu difficile, la bambina aveva risvegli notturni e forti incubi. Si avvicinava il compimento del primo anno di vita e la data delle terza dose e avevo dei dubbi, ebbi la fortuna di ricordarmi di aver letto in fondo ad un libro del primo anno di vita i recapiti di Giorgio Tremante Presidente dell’Associazione Vittime Da Vaccino che mi consigliò di sottoporre la bambina ad un controllo immunologico ed il problema emerse. Dopo esami ematochimici da cui risultarono valori che non erano nella norma, l'immunologo ci certificò di <<sospendere tutte le vaccinazioni, onde evitare una crisi anafilattica>>. Nonostante quel documento, i medici insistevano nel continuare il ciclo vaccinale, ma fummo determinati e quando chiedemmo di mettere per iscritto le loro dichiarazioni si tirarono indietro. Controllammo il libretto vaccinazioni e verificammo che al richiamo a 5 mesi era stata apposta dal Responsabile dell’Ufficio Vaccinazioni (a cui avevamo fatto presenti le reazioni che si erano presentate dopo la prima dose) solo la data e non la firma. Inoltre da informazioni reperite successivamente, notammo che erano state eseguite le due dosi di vaccinazioni, senza il consenso informato e sul libretto vaccinale non era stato indicato il numero di lotto ed il nome dei vaccini inoculati. Fino all'età di tre anni, la bambina aveva intolleranze alimentari, dermatite atopica, problemi di sonno ed era sottopeso. Dopo i tre anni riprese una crescita normale grazie alla dieta priva di latticini e altri alimenti e a costanti cure omeopatiche. Nonostante la pediatra era a conoscenza sia delle reazioni avverse presentate dalla bambina, che degli esiti degli esami ematochimici, non ha mai presentato segnalazione di reazione avverse (normativa conosciuta solo dopo diversi anni, continuando ad informarmi.
I danni da vaccino, esistono anche l’On. Mario Marazziti Presidente della XII Commissione (Affari Sociali) della Camera dei Deputati incontrando in audizione i nostri rappresentanti il 21 Marzo alla Camera ha affermato:
"Chiunque neghi l'esistenza di danneggiati o vittime dei vaccini afferma una falsità scientifica".
Anno 2015: 620 soggetti, 29 milioni di euro per risarcimenti danni da vaccini, come da legge di Stato (210/92) http://www.camera.it/leg17/
In questo documento la ministra della salute (non laureata) che in altre occasioni ha sempre affermato che i vaccini sono "sicuri" e che i danneggiati non esistono ammetteva e sottoscriveva nel 2015 che in Italia ci sono stati:
- " Alla data del 31 marzo 2015, i beneficiari dell’indennizzo aggiuntivo, in quanto riconosciuti danneggiati da vaccinazioni obbligatorie, sono 609, mentre vi sono ******22 soggetti che ne hanno beneficiato, ma la cui posizione è stata chiusa a seguito di decesso********."
- "Per giurisprudenza, avallata dalla suprema Corte di cassazione, il Ministero è sempre e comunque ritenuto legittimato passivo nei giudizi in materia di legge n. 210 del 1992, anche quando la competenza amministrativa delle pratiche è incardinata in capo alle Regioni, a cui il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 26 maggio 2000 ha trasferito le relative competenze e, sul punto, l’Avvocatura dello Stato ha ritenuto non più utile difendersi. Entrambi questi fattori hanno concorso alla formazione di un arretrato quantificabile in circa 8.000 titoli da eseguire"
Ovvero in Italia dal 1992 fino 2015, ci sono stati in media circa 375 danneggiati ogni anno.
QUINDI CHI NEGA L'ESISTENZA DEI DANNI DA VACCINO E' IN
MALAFEDE, QUESTO è prezzo della "scienza" che pagano molte famiglie e non sono pochi!
http://www.senato.it/japp/bgt/
Esiste una vasta bibliografia in merito ai danni da vaccino, quotidianamente verifichiamo che emergono tante scorrettezze che vanno solo a danno dei bambini, tutti coloro che dichiarano l’assoluta “sicurezza” delle vaccinazioni stanno mentendo e si rendono RESPONSABILI DI FUTURI ED ULTERIORI DANNI! Pertanto una seria testata giornalistic ha l’obbligo di fornire un’informazione neutra e non di parte, tenendo conto di quanto segue:
- Negli ultimi anni stiamo assistendo a campagne mediatiche e di pressing psicologico da parte di giornali, televisione e da parte delle stesse associazioni di medici pediatri (veniamo continuamente a conoscenza di prove relative a convegni e congressi tenuti nelle più prestigiose località turistiche, sponsorizzati dagli stessi produttori!);
- Mancanza di screening prevaccinali, così come a suo tempo si era espressa la Corte Costituzionale con la sentenza n. 258 del 20-23 giugno 1994 che recitava: “È necessario porre in essere una complessa e articolata normativa di carattere tecnico che individui esami chimico-clinici idonei a prevedere e prevenire possibili complicanze da vaccinazione”. Purtroppo, il Ministero della salute, invece di rispondere prontamente sollecitando i Centri specializzati a cercare i test più appropriati e di promuovere la messa a punto di test nuovi, ha risposto ben 5 anni dopo con la Circolare Ministeriale del 7 aprile 1999 che decreta che non si prevedono esami chimico-clinici da eseguire prima della somministrazione dei vaccini, …
- A) Mancanza di corretta informazione alle famiglie relative alla L. 210/92 sui danni da vaccino che obbligatoriamente dovrebbe essere affissa in tutti i luogi pubblici, B) mancanza di corretta informazione alle famiglie relativa al D.P.R. 355/99 che prevede la possibilità di accesso a tutte le scuole di ogni ordine e grado ed a tutte le comunità infantili ai bambini non vaccinati; C) mancanza di corretta informazione alle famiglie relativa alla conoscenza di quali dovrebbero essere i vaccini “obbligatori” (in Italia attualmente ad esclusione del Veneto che ha sospeso l’obbligo dal 2008, sono “obbligatori” solo i vaccini Polio, Epatite B, Difterite e Tetano, ma ai genitori viene sempre offerta la vaccinazione esavalente contenente ulteriori 2 vaccini facoltativi e addirittura a volte viene somministrata nella stessa seduta il vaccino pneumococco o MPR e pertanto pericolosità di vaccinazioni multiple senza alcuna valutazione dei rischi che comporta al sistema immunitario di un neonato;
- Vaccinazioni secondo età anagrafica a bambini nati prematuri o con patologie autoimmuni, così come previsto da un’assurda circolare del nostro I.S.S. che va in barba ai dettati di una pratica medica preventiva e a tanti studi scientifici http://www.iss.it/
- Mancanza di segnalazioni di reazioni avverse da parte di medici e pediatri. Da quello che riferiscono spesso i genitori la farmacovigilanza italiana è quasi inesitente, la maggior parte dei medici, nonostante i genitori riferiscono do aver verificato reazioni avverse non segnala, perchè non sono più multati per la mancata segnalazione di reazioni avverse, come previsto dalla riforma per la farmacovigilanza voluta dall'ex Ministro Girolamo Sirchia che aveva cancellato ogni sanzione per i medici che si rifiutano di fare segnalazioni di evento avverso dopo somministrazione di farmaci e vaccini. Prima di questo intervento, esisteva un decreto legislativo che prevedeva l'arresto fino a 6 mesi ed un'ammenda fino a 10 milioni di vecchie lire per i medici. Attualmente nessuno rischia più nulla e ci si può permettere il lusso di affermare che i vaccini non sono pericolosi e che si tratta di “rari” casi di reazioni avverse o danni.
- Pertanto, il nostro non è estremismo ma è solo preoccupazione, per pratiche mal eseguite, per mancata valutazione dei soggetti a rischio (molti, tanti danni potrebbero essere evitati se si operasse con scienza e coscienza) e sono preoccupati anche medici come il Dott. Pietrangeli!
Nel mese di ottobre 2015 si era espresso anche il Prof. Vittorio Demicheli (Scienziato del Cochrane Collaboration Vaccines Field) che aveva dato un autorevole ed equilibrato parere sul SOLE 24 Ore http://www.sanita24.ilsole24or
Addirittura, lo stesso Demicheli è stato minacciato di azioni giudiziare, solo perché si era permesso di esprimere i propri dubbi circa l’impatto economico che avrebbe comportato l’attuazione del nuovo piano vaccinale per una spesa annua di 620 milioni di euro e chiedeva se era stata valutata l’efficacia degli ulteriori vaccini (forse troppi!) inseriti nel nuovo piano vaccini, paragonabile alla “copia fedele del <<calendario per la vita” sponsorizzato dalle industrie del farmaco. Ebbene, solo perché il Prof. De Micheli – UOMO DI SCIENZA – si era permesso di esprimere i propri dubbi, dopo pochi giorni, sempre sul SOLE 24 Ore, era stato minacciato addirittura di ripercussioni giudiziarie da parte dei rappresentanti dell’ISS http://www.laleva.org/it/2015/
Da genitore vi chiedo di contribuire a riportare nella legalità e nella correttezza deontologica, l'informazione riguardo ai reali rischi dei vaccini pediatrici.
Chi decide quali e quanti vaccini somministrare? Alla luce degli scandali che si susseguono nel mondo della sanità, che negli ultimi mesi hanno interessato anche alcuni soggetti ai vertici della stessa AIFA, alla commistione tra cause farmaceutiche multinazionali e organi governativi di controllo, possiamo veramente fidarci?
I cittadini hanno bisogno di chiarezza e non di attacchi mediatici artatamente creati per indurre paura e sottomissione. Esistono scienziati che sono dubbiosi sulle modalità di produzione e somministrazione dei vaccini, perchè non vengono interpellati nelle trasmissioni televisive e nelle testate giornalistiche? Perchè vengono riportate solo interviste "montate" per deriderli?
Per questo, vi chiedo di aiutare a capire tanti genitori come me, in che mani siamo. Vi assicuro che tutto questo polverone mediatico ha creato maggiore reticenza verso queste pratiche da parte di molti genitori, non è questo il nostro obiettivo, ma la CORRETTA INFORMAZIONE.
Restiamo stupiti anche dal fatto che in passato la vostra testata aveva pubblicato articoli anche in merito alla pericolosità dei vaccini
http://www.ilfattoquotidiano.
http://www.ilfattoquotidiano.
http://www.ilfattoquotidiano.
http://www.ilfattoquotidiano.
Da ultimo, oltre ad invitarvi ad approfondire una tematica che va affrontata con correttezza e professionalità, vi riporto i contenuti di 2 comunicati pubblici in rete relativi alle DEPLOREVOLI vignette IN OGGETTO:
"Gentile Redazione,l'odierna vignetta di Natangelo sulla giornata per la Libertà di scelta vaccinale mi ha molto ricordato lo stile di Charlie Hebdo. Penso gli fara' piacere saperlo, e anzi, lo considererà una sorta di assunzione nell' "Olimpo della Satira"... e buon per lui !
Ma mi si consenta di osservare, tuttavia, che la sua idea di quella manifestazione, indica molto chiaramente la preponderante non-obiettivita' che, sul tema in oggetto mantiene la maggior parte dei mass media. Che opportunamente supporta e anzi galvanizza, con dosi massiccie un fanatismo ideologico del tutto anacronistico, un'opinione pubblica ormai rassegnata ad accettare in modo acritico e depensato le sempre crescenti prescrizioni farmacologiche che gli sono imposte dall' ineffabile Iperuranio della Sanita' pubblica e della politica, ormai fuse in un inestricabile patto di ferro di reciproci e stratosferici interessi.
"Lo dice la Ministra della Sanita!"... e deve essere cosi' per forza, allora. Un po' come si diceva nell'Italia sempliciotta degli anni 50, del "signor Maic" a Lascia o Raddoppia ... una sorta di Vangelo per le masse di teleascoltatori che si sdilinquivano nell' ascoltarlo!
E tuttavia se il Nostro ( Natangelo) - anziché trarre la sua momentanea ispirazione solo dalle chiappette di qualche sconosciuto - si fosse un po' piu' concentrato sulla ragionevolezza e legittimità di alcuni principi espressi in quella piazza - sforzandosi anche di comprenderne la legittimita' e fondatezza, sia sul piano giuridico che etico e scientifico - credo che avrebbe reso a se stesso e alla collettività sociale un servizio migliore di cio' che ha fatto, prostrandosi in modo cosi' acritico di fronte a certi odiosi diktat che il nostro Ministero della Salute vuole far calare dall'alto, quasi fossimo ai tempi dei monarchi assoluti con i loro drastici "provvedimenti di Salute pubblica". E quindi ghigliottinando in un colpo solo, alcuni principi fondamentali di Liberta' di scelta e di Cura che (udite udite!) in tutte le piu' moderne e avanzate società' occidentali vengono ormai considerati "inviolabili" e inderogabili. Per cui nessuna vaccinazione viene imposta obbligatoriamente e cio' non comporta alcuno scandalo; o peggio ancora, puo' essere motivo di dileggio da parte di un vignettista evidentemente a corto di idee, oltre che di una conoscenza approfondita di quei diritti essenziali che, in qualunque societa' democratica, rappresentano le fondamenta di una civile e reciproca convivenza, priva di fanatismi ideologici e fondamentalismi di qualsiasi natura, ma "sopratutto" scientifica.
Cordialmente, Simonetta De Negri(Perugia)" https://www.facebook.com/
SATIRA (PRESUNTA): TRA CONTRADDIZIONI, IGNORANZA E “PROBLEMI” VARI
La satira è un genere di composizione poetica e più in generale di comunicazione che si caratterizza per la sua forte impronta di critica politica al potere con espressioni che vanno dall'ironia pacata e discorsiva fino allo scherno ed all'invettiva sferzante.
Sin dall’antichità ed in particolare dall’antica Grecia, è stato lo strumento principe per mettere in risalto e ridicolizzare, grazie all’ironia ed al sarcasmo, i difetti e le storture del potere.
Tra le forme nelle quali la satira si è estrinsecata nel corso dei secoli, soprattutto negli ultimi due secoli, si evidenzia la “Vignetta” che ha l’innegabile pregio dell’immediatezzaa del messaggio e resa celebre da riviste come “Il Male”, “Cuore” ed il “Vernacoliere” e da vignettisti come Francesco Tullio Altan, Angese, Massimo Bucchi, Renato Calligaro, Daniele Calurii ed Emiliano Pagani, Disegni e Caviglia, Giorgio Forattini, Giannelli, Federico Maria Sardelli, Vauro Senesi, Sergio Staino, Vincino, etc.
Per essere realmente efficace, la satira necessita di alcuni requisiti essenziali in chi si vuole cimentare con essa: una buona dose di intelligenza e di cultura e quindi di ironia e sarcasmo.
Per questo motivo, la visione della vignetta di Mario Natangelo pubblicata in data 22.03.2017 ne “Il Fatto Quotidiano”, relativa alla manifestazione tenutasi a Roma il giorno prima per la Libertà di scelta vaccinale, non poteva non colpire un assiduo lettore del giornale come il sottoscritto per la sua superficialità, approssimazione e banalità.
Analizziamo quindi le strisce in tutte le loro parti.
1. In primo luogo, dal punto di vista “filosofico”, corre l’obbligo criticare il fatto che un autore “satirico” ritenga opportuno rivolgere la sua “satira” contro la manifestazione di centinaia di persone che chiedono alle istituzioni di tutelare i loro diritti e le loro libertà, costituzionalmente garantite, anziché contro quei politici e quei poteri che cercano di limitare i primi e di cancellare le seconde.
Per questo motivo riteniamo che l’autore abbia dei “problemi” con la satira!
2. In secondo luogo, è altrettanto necessario sottolineare come lo stesso autore nel presentare le strisce nel suo sito, afferma dapprima “E POI SONO ANDATO CON GLI ANTIVACCINO” e quindi “Sono stato in piazza con gli antivaccinisti”; considerato che la manifestazione aveva come titolo “Prima…Vera giornata per la libertà di scelta vaccinale” e che tutti coloro i quali hanno preso il megafono o hanno rilasciato interviste - e sottolineo TUTTI – hanno premesso di non essere contrari a vaccini e vaccinazioni ma di rivendicare il diritto alla libertà di scelta in questo campo, è evidente che: o Natangelo non è in grado di capire la differenza tra rivendicare la libertà di fare o di non fare qualcosa e l’essere “anti”; oppure ha qualche motivo per scrivere una falsità!
Personalmente, da tifoso di calcio, rivendico il diritto di tifare per la Juventus e di non tifare per esempio per l’inter ma non sono “anti” alcuna squadra; magari, dopo questo esempio, la differenza sarà più chiara anche a lui!
È comunque evidente che Natangelo, oltre che con la “verità” ha dei “problemi” con la logica!
3. Quindi, nel primo riquadro, ritenendo evidentemente di far satira e riuscendo invece ad essere solo comico e macchietti stico, scrive: “La scienza ci ha stufato! Basta con i professoroni che studiano sui libri invece che su internet!”.
Dato che:
-. Nessuno tra coloro i quali hanno preso la parola o rilasciato interviste – e sottolineo NESSUNO – ha mai fatto affermazioni di questo tipo;
-. Da anni lamentiamo esattamente il contrario ovvero la falsità delle affermazioni di medici, professori e rappresentanti istituzionali assolutamente contraria alla scienza, agli studi scientifici ed ai dati epidemiologici ufficiali.
Senza contare poi che è proprio internet lo strumento principale per riuscire ad accedere alle fonti medico-scientifiche più recenti ed accreditate per mezzo di motori di ricerca quali PubMed, PlosOne, Jama etc.
È quindi evidente che il vignettista, nonostante ne faccia un uso quotidiano, ha dei “problemi” con internet!
4. Ancora, nel secondo riquadro si legge “ero in mezzo a 150 persone e bimbi non vaccinati”.
Considerato che alla manifestazione hanno partecipato almeno 1.200 persone (almeno quelle che siamo riusciti a contare) e che, secondo quanto riferito da fonti ufficiali, è stata di gran lunga la manifestazione col maggior numero di partecipanti degli ultimi dieci anni, è evidente che l’autore ha dei problemi anche col far di conto!
A meno che non se ne sia andato via prima delle 15:00 oppure che si sia sbagliato e volesse fare riferimento al numero dei soli bambini presenti!
5. sempre nel medesimo riquadro prosegue affermando “il posto ideale per prendersi il vaiolo”.
Considerato che:
-. L’OMS - e non presunti “antivaccinisti” – ha dichiarato eradicato il vaiolo nel 1980 in quanto l’ultimo caso riscontrato al mondo è stato diagnosticato in Somalia nel 1977; nello stesso anno (1977) la vaccinazione è stata sospesa anche nel nostro Paese per essere poi definitivamente abrogata nel 1981;
-. Tali dati sono facilmente reperibili - guarda caso – proprio in rete;
è di tutta evidenza come l’autore abbia “problemi” con l’epidemiologia! Oltre a quelli già citati in precedenza con internet.
6. Nel terzo riquadro, il vignettista “interpreta” a suo modo alcuni degli slogan urlati dalla folla; interpretazione - naturalmente – faziosa e risibile, soprattutto perché fatta da chi si autodefinisce autore satirico.
In ogni caso, vorremmo ricordare al vignettista che, nonostante la presenza di svariati medici, si trattava di una manifestazione per la libertà di scelta aperta a tutti e non di un “simposio di medici”; evidentemente, se non di comprendonio, manifesta quanto meno anche un serio “problema” di memoria!
7. Nel quarto riquadro l’autore, nel voler fare sfoggio della sua “cultura” scientifica si lancia nella inerpica su cime evidentemente per lui sconosciute come quelle della scienza in genere e della fisica meccanica in particolare.
Nel citare il postulato della “Legge di Lavoisier”, ovvero della “Legge di conservazione della massa”che prende il nome dal suo autore lo studioso francese Antoine-Laurent de Lavoisier, scrive: “Niente si crea e niente si trasforma ma vergogna vergogna vergogna”.
Considerato che – come noto – il predetto postulato recita invece: “Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”, è evidente come l’autore dimostri seri problemi non solo con la fisica meccanica ma anche – come indicato in precedenza – con la logica stante che, anche a non ricordare il postulato, è oggettivamente e logicamente incomprensibile pensare che nulla si trasformi stante che in realtà tutto ciò che ci circonda è in costante trasformazione.
Speriamo poi che il vignettista non abbia scritto la frase pensando che “vergogna” faccia rima con “trasforma” perché altrimenti dovremmo prendere atto di un suo ulteriore “problema”.
Se è vero che Lavoisier era un genio, altrettanto non si può dire per l’autore!
8. Nel successivo riquadro, nel dimostrare quella superficialità denotata sin dall’inizio e senza capire il senso di ciò che stava vedendo, critica uno dei partecipanti in base al suo abbigliamento dimostrando – coerentemente con il suo personaggio così come evidenziatosi in precedenza - di dare maggiore importanza all’apparenza piuttosto che alla verità ed alla consistenza dei contenuti.
9. Nell’ultimo riquadro l’autore chiude scrivendo: “Guardo il cielo, un aereo disegna in cielo una scia chimica”.
È di tutta evidenza la ridondanza nella ripetizione per due volte, nello spazio di sole cinque parole, dello stesso termine “cielo”; ciò, senza considerare poi che, se si guarda il cielo, è piuttosto evidente vedere un aereo che disegna una scia chimica sullo stesso e non certo in fondo al mare!
Per questo motivo, oltre ai già evidenziati “problemi” di logica, il vignettista dimostra di averne anche con la grammatica!
Per quanto attiene la chiosa: “vado via prima che si scateni il panico”, alla luce di quanto visto in precedenza, vogliamo augurarci che lo stesso autore fosse già stato colpito in precedenza da un attacco di panico che lo aveva indotto a tali e tanti strafalcioni!
Francamente, da un vignettista che, come riportato nella sua biografia riporta di aver ricevuto “…il 40° Premio per la satira politica di Forte dei Marmi, il Premio per la Satira Galantara” ci saremmo aspettati qualcosa di meglio!
Sarà una questione di gusti personali ma riteniamo che la satira sia un’altra cosa! Roberto Mastalia
https://www.facebook.com/
Confidando nella vostra disponibilità volta a trattare nuovamente l'argomento correttamente e dando al Dottor Massimo Pietrangeli che ci legge per opportuna conoscenza, la possibilità di replicare concedendogli UNA SERIA INTERVISTA, attendo vostro eventuale riscontro, scusandomi per la lungaggine, ringrazio per l'attenzione ed auguro buon lavoro.
Piccioni Sandra
]]>La satira è un genere di composizione poetica e più in generale di comunicazione che si caratterizza per la sua forte impronta di critica politica al potere con espressioni che vanno dall'ironia pacata e discorsiva fino allo scherno ed all'invettiva sferzante.
Sin dall’antichità ed in particolare dall’antica Grecia, è stato lo strumento principe per mettere in risalto e ridicolizzare, grazie all’ironia ed al sarcasmo, i difetti e le storture del potere.
Tra le forme nelle quali la satira si è estrinsecata nel corso dei secoli, soprattutto negli ultimi due secoli, si evidenzia la “Vignetta” che ha l’innegabile pregio dell’immediatezzaa del messaggio e resa celebre da riviste come “Il Male”, “Cuore” ed il “Vernacoliere” e da vignettisti come Francesco Tullio Altan, Angese, Massimo Bucchi, Renato Calligaro, Daniele Calurii ed Emiliano Pagani, Disegni e Caviglia, Giorgio Forattini, Giannelli, Federico Maria Sardelli, Vauro Senesi, Sergio Staino, Vincino, etc.
Per essere realmente efficace, la satira necessita di alcuni requisiti essenziali in chi si vuole cimentare con essa: una buona dose di intelligenza e di cultura e quindi di ironia e sarcasmo.
Per questo motivo, la visione della vignetta di Mario Natangelo pubblicata in data 22.03.2017 ne “Il Fatto Quotidiano”, relativa alla manifestazione tenutasi a Roma il giorno prima per la Libertà di scelta vaccinale, non poteva non colpire un assiduo lettore del giornale come il sottoscritto per la sua superficialità, approssimazione e banalità.
Analizziamo quindi le strisce in tutte le loro parti.
Per questo motivo riteniamo che l’autore abbia dei “problemi” con la satira!
2. In secondo luogo, è altrettanto necessario sottolineare come lo stesso autore nel presentare le strisce nel suo sito, afferma dapprima “E POI SONO ANDATO CON GLI ANTIVACCINO” e quindi “Sono stato in piazza con gli antivaccinisti”; considerato che la manifestazione aveva come titolo “Prima…Vera giornata per la libertà di scelta vaccinale” e che tutti coloro i quali hanno preso il megafono o hanno rilasciato interviste - e sottolineo TUTTI – hanno premesso di non essere contrari a vaccini e vaccinazioni ma di rivendicare il diritto alla libertà di scelta in questo campo, è evidente che: o Natangelo non è in grado di capire la differenza tra rivendicare la libertà di fare o di non fare qualcosa e l’essere “anti”; oppure ha qualche motivo per scrivere una falsità!
Personalmente, da tifoso di calcio, rivendico il diritto di tifare per la Juventus e di non tifare per esempio per l’inter ma non sono “anti” alcuna squadra; magari, dopo questo esempio, la differenza sarà più chiara anche a lui!
È comunque evidente che Natangelo, oltre che con la “verità” ha dei “problemi” con la logica!
3. Quindi, nel primo riquadro, ritenendo evidentemente di far satira e riuscendo invece ad essere solo comico e macchietti stico, scrive: “La scienza ci ha stufato! Basta con i professoroni che studiano sui libri invece che su internet!”.
Dato che:
-. Nessuno tra coloro i quali hanno preso la parola o rilasciato interviste – e sottolineo NESSUNO – ha mai fatto affermazioni di questo tipo;
-. Da anni lamentiamo esattamente il contrario ovvero la falsità delle affermazioni di medici, professori e rappresentanti istituzionali assolutamente contraria alla scienza, agli studi scientifici ed ai dati epidemiologici ufficiali.
Senza contare poi che è proprio internet lo strumento principale per riuscire ad accedere alle fonti medico-scientifiche più recenti ed accreditate per mezzo di motori di ricerca quali PubMed, PlosOne, Jama etc.
È quindi evidente che il vignettista, nonostante ne faccia un uso quotidiano, ha dei “problemi” con internet!
4. Ancora, nel secondo riquadro si legge “ero in mezzo a 150 persone e bimbi non vaccinati”.
Considerato che alla manifestazione hanno partecipato almeno 1.200 persone (almeno quelle che siamo riusciti a contare) e che, secondo quanto riferito da fonti ufficiali, è stata di gran lunga la manifestazione col maggior numero di partecipanti degli ultimi dieci anni, è evidente che l’autore ha dei problemi anche col far di conto!
A meno che non se ne sia andato via prima delle 15:00 oppure che si sia sbagliato e volesse fare riferimento al numero dei soli bambini presenti!
5. sempre nel medesimo riquadro prosegue affermando “il posto ideale per prendersi il vaiolo”.
Considerato che:
-. L’OMS - e non presunti “antivaccinisti” – ha dichiarato eradicato il vaiolo nel 1980 in quanto l’ultimo caso riscontrato al mondo è stato diagnosticato in Somalia nel 1977; nello stesso anno (1977) la vaccinazione è stata sospesa anche nel nostro Paese per essere poi definitivamente abrogata nel 1981;
-. Tali dati sono facilmente reperibili - guarda caso – proprio in rete;
è di tutta evidenza come l’autore abbia “problemi” con l’epidemiologia! Oltre a quelli già citati in precedenza con internet.
6. Nel terzo riquadro, il vignettista “interpreta” a suo modo alcuni degli slogan urlati dalla folla; interpretazione - naturalmente – faziosa e risibile, soprattutto perché fatta da chi si autodefinisce autore satirico.
In ogni caso, vorremmo ricordare al vignettista che, nonostante la presenza di svariati medici, si trattava di una manifestazione per la libertà di scelta aperta a tutti e non di un “simposio di medici”; evidentemente, se non di comprendonio, manifesta quanto meno anche un serio “problema” di memoria!
7. Nel quarto riquadro l’autore, nel voler fare sfoggio della sua “cultura” scientifica si lancia nella inerpica su cime evidentemente per lui sconosciute come quelle della scienza in genere e della fisica meccanica in particolare.
Nel citare il postulato della “Legge di Lavoisier”, ovvero della “Legge di conservazione della massa”che prende il nome dal suo autore lo studioso francese Antoine-Laurent de Lavoisier, scrive: “Niente si crea e niente si trasforma ma vergogna vergogna vergogna”.
Considerato che – come noto – il predetto postulato recita invece: “Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”, è evidente come l’autore dimostri seri problemi non solo con la fisica meccanica ma anche – come indicato in precedenza – con la logica stante che, anche a non ricordare il postulato, è oggettivamente e logicamente incomprensibile pensare che nulla si trasformi stante che in realtà tutto ciò che ci circonda è in costante trasformazione.
Speriamo poi che il vignettista non abbia scritto la frase pensando che “vergogna” faccia rima con “trasforma” perché altrimenti dovremmo prendere atto di un suo ulteriore “problema”.
Se è vero che Lavoisier era un genio, altrettanto non si può dire per l’autore!
8. Nel successivo riquadro, nel dimostrare quella superficialità denotata sin dall’inizio e senza capire il senso di ciò che stava vedendo, critica uno dei partecipanti in base al suo abbigliamento dimostrando – coerentemente con il suo personaggio così come evidenziatosi in precedenza - di dare maggiore importanza all’apparenza piuttosto che alla verità ed alla consistenza dei contenuti.
9. Nell’ultimo riquadro l’autore chiude scrivendo: “Guardo il cielo, un aereo disegna in cielo una scia chimica”.
È di tutta evidenza la ridondanza nella ripetizione per due volte, nello spazio di sole cinque parole, dello stesso termine “cielo”; ciò, senza considerare poi che, se si guarda il cielo, è piuttosto evidente vedere un aereo che disegna una scia chimica sullo stesso e non certo in fondo al mare!
Per questo motivo, oltre ai già evidenziati “problemi” di logica, il vignettista dimostra di averne anche con la grammatica!
Per quanto attiene la chiosa: “vado via prima che si scateni il panico”, alla luce di quanto visto in precedenza, vogliamo augurarci che lo stesso autore fosse già stato colpito in precedenza da un attacco di panico che lo aveva indotto a tali e tanti strafalcioni!
Francamente, da un vignettista che, come riportato nella sua biografia riporta di aver ricevuto “…il 40° Premio per la satira politica di Forte dei Marmi, il Premio per la Satira Galantara” ci saremmo aspettati qualcosa di meglio!
Sarà una questione di gusti personali ma riteniamo che la satira sia un’altra cosa!
http://www.quotidianosanita.
Si sta mettendo in atto quando già preannunciato nel 2014 http://www.aifa.gov.it/
In 15 Paesi Europei non esiste l’obbligo da anni e non si verificano epidemie http://www.epicentro.iss.it/
La coercizione non assicura che possa aumentare la copertura vaccinale e lede i diritti fondamentali dell’uomo
http://www.freedompress.cc/
Pertanto dopo l’evento nazionale del 29 Ottobre è in programma per il 21 Marzo a Roma una manifestazione pacifica, per instaurare un dialogo con i politici e per dimostrare che molti cittadini, anche coloro che credono nei benefici delle vaccinazioni, non accettano tali proposte.
La nostra Associazione AURET Autismo Ricerca e Terapie
https://www.facebook.com/
aderisce alla PRIMA...VERA Giornata per la LIBERTÀ DI SCELTA VACCINALE in programma per il 21 marzo 2017 dalle ore 15:00 alle 19:00 a Roma in Piazza Montecitorio.
Potete seguire gli aggiornamenti sulla pagina dell'evento.
https://www.facebook.com/
In molte regioni si stanno organizzando pullman.
Per informazioni scrivere a 21marzo2017@libero.it
Vi invitiamo a partecipare, ad inviare a tutti i vostri contatti la presente mail ed a distribuire nella vostra zona la locandina allegata.
Non si tratta di un evento per manifestare in modo estremistico, ma per dimostrare ai nostri politici che si sta esagerando nel dar spazio alla disinformazione ed agli interessi di alcuni.
Grazie per la collaborazione
Sandra Piccioni
]]>I ritiri avevano riguardato alcuni lotti, nessun lotto fu ritirato in Italia.
Nel file sono riportate le indicazioni dei lotti interessati
https://www.facebook.com/notes/autismo-danni-da-vaccinazioni-e-malasanita/infanrix-hexa-lotti-di-vaccino-ritirati/371110262968191
Nel file sono riportate ulteriori informazioni che hanno interessato il suddetto vaccino negli ultimi mesi.
https://www.facebook.com/notes/autismo-danni-da-vaccinazioni-e-malasanita/vaccinazione-esavalente-cosa-dobbiamo-sapere/443408442405039
Pertanto anche in tali Paesi il vaccino Infanrix Hexa viene ancora utilizzato.
I nostri dubbi sono i seguenti:
- il vaccino viene prodotto negli stessi stabilimenti;
- nella normalità i controlli vengono eseguiti prima dell'immissione di qualsiasi prodotto.
Meningitis vaccine for babies recalled over contamination fearsFONTE: http://www.thetimes.co.uk/tto/health/article1883301.ece26 Febbraio 2009 Times On Line.
Traduzione
L’ente di controllo per il farmaco in Gran Bretagna (watchdog) ha autorizzato il ritiro di 21.000 dosi del vaccino Meningite C utilizzato per immunizzare i bambini a causa del rischio di contaminazioneI farmaci comprendono una parte di 60.000 dosi singole ordinate dal Ministero della Sanità come parte di un programma di vaccinazione sulla Meningite C (MenC) per tutti i bambini compresi fra i e tre e quattro mesi di età .“I lotti interessati del vaccino, che è venduto sotto il nome commerciale MENJUGATE, sono stati consegnati dal produttore, Novartis vaccini, nel mese di gennaio e febbraio. Finora 21.000 dosi sono stati inviati ai medici di base e cliniche.”Il Dipartimento della Salute ha detto che non aveva ricevuto segnalazioni di reazioni avverse tra i bambini sottoposti al vaccino MenC , né ora né in passato.L'MHRA e Novartis hanno assicurato che il ritiro è puramente precauzionale e non vi è "alcuna prova" che il vaccino sia contaminato o comporti un rischio per la salute."Quando i genitori portano i loro figli a vaccinarsi, è indispensabile che essi siano fiduciosi sul fatto che il vaccino è sicuro," ha affermato Andrew Lansley, Segretario del Ministero Della Salute ( Sezione Shadow* cellula del governo preposta alle interrogazioni e dubbi inchieste etc..). "Mi auguro che i ministri provvederanno a fornire rassicurazione il più rapidamente possibile".Novartis, che produce il vaccino in Italia, ha detto di aver scoperto tracce di Staphylococcus aureus (…) nel solvente (inteso come soluzione) di ALLUMINIO IDROSSIDO, in cui il vaccino è sospeso, durante le prove eseguite su altri flaconcini , test fatti allo stesso tempo, ed inviati per via aerea alla Gran Bretagna, invece di seguire percorsi di spedizioni via terra, come erano soliti fare.Il batterio Staphylococcus Aureus è associato con l'avvelenamento del sangue e infezioni della pelle.L'ufficio stampa di Novartis,a quanto si dice, è stato messo a conoscenza della questione il Lunedi. Tuttavia è stato il Martedì precedente che la società ha contattato L’Agenzia per la regolamentazione dei prodotti medicinali e sanitari (MHRA), ammettendo i problemi e dicendo che volevano ritirare il restante vaccino.L'MHRA ha emesso un avviso di allerta farmaco alle farmacie alle 6:30 della scorsa notte, con più di 48 ore di ritardo.Un portavoce dell’MHRA ha dichiarato al Times Online che sembra che l'invio del vaccino all’interno della cabina pressurizzata potrebbe avere causato l’espansione del contenuto dei test in fialetta , consentendo all’agente contaminante di entrare."Ulteriori indagini sulla la causa del fallimento sono in corso da parte della società. Attualmente non vi è alcuna prova per dimostrare che ci siano dei rischi per i bambini ", ha riferito l‘Ente per il controllo del farmaco (Watchdog)."I campioni testati che non hanno superato la prova della sterilizzazione facevano parte di uno studio non di routine, intrapreso dalla società e non rientravano nel mercato di prodotti del Regno Unito".Finora, si ritiene che circa un terzo dei 60.000 flaconcini siano stati distribuiti dai magazzini di stoccaggio agli ambulatori dei medici in tutto il paese.Non si sa quanti bambini sono stati finora vaccinati con dosi contaminate da questi lotti.Un portavoce del Dipartimento di Salute ha sottolineato che il ritiro è stato a scopo preventivo e che non era a conoscenza del fatto che alcun bambino avesse manifestato una reazione avversa al vaccino. “Adesso i due lotti britannici saranno sottoposti a ulteriori test per consentire il confronto e trarre conclusioni. I risultati saranno disponibili nel giro di pochi giorni “.
"Tutti i lotti di vaccino che sono entrati nel Regno Unito hanno superato tutte le prove, tra cui quelle della sterilizzazione ", ha detto un portavoce del Dipartimento della Salute."Se le persone hanno ricevuto di recente questo vaccino e sono interessati, si rivolgano al proprio medico di famiglia o al di NHS Direct (Dipartimento della Salute)".
Il Meningococco del gruppo C è un tipo di batterio che può causare la meningite e la setticemia. Il vaccino MenC non protegge contro la meningite causata da altri batteri o da virus.
Novartis è stato il principale fornitori di vaccini per il Dipartimento della Sanità della Gran Bretagna fin da quando è iniziato il programma di vaccinazione MenC nel 1999.Tutti i neonati viene somministrata una dose di vaccino MenC all'età di tre o quattro mesi. A 12 mesi di età si sono sottoposti ad una combinazione di vaccino Hib (Haemophilus influenzae Tipo B) e MenC.Il Dipartimento della Salute ha detto di non essere a conoscenza di alcun precedente problema riguardo alla sicurezza del vaccino MenC.Novartis ha rilasciato una dichiarazione la scorsa notte dicendo: "stiamo collaborando con le autorità di governo, compresa la MHRA e il Ministero italiano della Salute, per ritirare i due lotti di Menjugate Kit distribuiti nel Regno Unito".Ed ha proseguito: "Stiamo investigando su un test di sterilizzazione risultato positivo riguardo ad un lotto di solvente di IDROSSIDO DI ALLUMINIO che è stato utilizzato per l'imballaggio di due lotti di Menjugate“."Il lotto riguardante il solvente ha superato tutte le specifiche di distribuzione, l’esemplare identificato è stato individuato nel corso di una ricerca particolare."
Nessuna della società era disponibile questa mattina per l’approfondimento della dichiarazione.
COMMENTO:
MENJUGATE il vaccino prodotto in Italia dalla Novartis è utilizzato all’ASL n. 3 Umbria, come si può desumere da questa comunicazione ad opera del dipartimento di prevenzione della citata Asl Link: intraweb.asl3.umbria.it/www/sitro/.../Meningite%20per%20medici.pd...
Il vaccino meningococcico coniugato , Menjugate , è costituito da un oligosaccaride del gruppo C meningococcico coniugato con la proteina Corynebacterium diphtheriae (l’agente che causa la difterite), CRM-197 (Cross Reacting Material).Il vaccino meningococcico coniugato contro il sierotipo C di Neisseria meningitidis non protegge contro le infezioni meningococciche causate da altri tipi di batteri meningococcici (A, B, 29-E, H, I, K, L, W-135, X, Y, o Z, anche non tipizzati). Inoltre il vaccino non garantisce la protezione completa contro le infezioni causate dal sierogruppo meningococcico C.I vaccini coniugati contenenti la proteina Cross Reacting Material (CRM 197) non devono essere considerati come agenti immunizzanti contro la difterite.
Ai seguenti link trovate un lavoro del 19.04.2012 dell'avvocato Roberto Mastalia che ha condotto una vera e propria indagine in merito a questo vaccino che ha danneggiato il figlio.
http://blog.libero.it/OrizzontiLontani/view.php?ssonc=80960120
http://www.emergenzautismo.org/content/view/1033/84/
BREVE STORIA DEL VACCINO MMR E DEL MORUPAR
a). 1990: Viene ritirato dal commercio in Canada il ceppo virale denominato URABE AM9 in quanto ritenuto responsabile di un numero di cd “reazioni avverse” superiore alla norma.
b). 1991: Nonostante quanto accaduto in Canada, l’italiana Biocine Sclavo (nel frattempo acquistata dalla Chiron e successivamente divenuta Novartis) inizia la commercializzazione del Vaccino trivalente MMR MORUPAR (antimorbillo, antipertosse, antirosolia) contenente il predetto principio attivo URABE AM9.
c). 1992: L’agenzia Europea del farmaco, su segnalazione del Ministero della Salute inglese, ritira dal commercio i vaccini trivalenti MMR PLUSERIX della Smith Kline & Beecham ed IMMRAVAX contenenti il medesimo principio attivo URABE AM9. Negli articoli della stampa italiana dell’epoca si evidenzia come altri due vaccini contenenti il medesimo principio attivo URABE AM9 – MMR MORUPAR prodotto da Biocine Sclavo (joint venture tra Istituto Sclavo e Chiron Corporation) e MPR TRIMOVAX prodotto dalla Merieux – per il momento non sarebbero stati ritirati ma sottoposti ad attenta osservazione e ad accertamenti per verificarne la dannosità.
d). 1993: Il Giappone decide dapprima il ritiro dal commercio e dalla somministrazione del vaccino MMR MORUPAR ritenuto, evidentemente, dannoso e quindi la sospensione di tutte le vaccinazioni MMR.
Nonostante ciò, il Ministero della Sanità italiano e l’AIFA non ritengono di avere sufficienti prove della dannosità del vaccino visto e considerato che non prendono alcun provvedimento. E’ probabile che il protrarsi di tale “negligenza” sia dovuto al fatto che, a partire dagli anni ’80 l’Istituto Sclavo era stato acquistato dall’ENI divenendo un punto di eccellenza dell’ENICHEM, all’epoca società a partecipazione statale, che forniva vaccini anche alle Forze Armate italiane.
Negli anni successivi il vaccino viene via via ritirato da altri paesi rimanendo commercializzato, tra i paesi maggiormente industrializzati, solo in Italia grazie al “colpevole silenzio” di chi doveva essere deputato al suo controllo. La scarsa farmacovigilanza dei paesi sudamericani ed asiatici, nei quali il vaccino continuava ad essere somministrato, ha fatto passare sotto silenzio i problemi arrecati dallo stesso fino al 2004 quando la situazione degenera.
e). 2004: nel mese di agosto il Brasile interrompe la somministrazione del vaccino MMR MORUPAR in seguito a quello che il giornalista del New York Times definisce “…un numero inaspettatamente alto di bambini che hanno ricevuto gravi reazioni allergiche in seguito ad un programma sperimentale di immunizzazione…”. Nell’articolo in questione il giornalista statunitense, al fine di tranquillizzare i propri lettori, sottolinea che il vaccino “…è venduto solo in Italia, Asia e Sud America, ma non negli Stati Uniti d’America…” .
E’ proprio in questo anno che, secondo quanto riportato dall’AIFA all’atto del successivo ritiro, iniziano a pervenire una serie di segnalazioni di “maggior allergenicità” del MMR MORUPAR rispetto ad altri vaccini omologhi.
f). 2005: nel mese di dicembre l’AIFA diffonde tra gli operatori sanitari un’informativa tesa ad aggiornare il profilo di sicurezza del vaccino MMR Morupar che, si ricorda, era già stato messo sotto osservazione nel 1992!
g). 2006: Finalmente, nel marzo 2006 l’AIFA comunica il “…divieto di vendita con ritiro dal mercato di Morupar…”. Al fine di mascherare le reali motivazioni che hanno portato al ritiro del prodotto e quindi le proprie gravissime responsabilità per l’innegabile negligenza dimostrata in 14 anni oltre che per prevenire la proliferazione delle cause di indennizzo e di risarcimento danni, l’AIFA giustifica tale provvedimento con “…una maggior frequenza di segnalazioni di reazioni allergiche con Morupar rispetto ad altri prodotti analoghi utilizzati in Italia.”. L’inconsistenza di tale motivazione appare palese a chiunque sia dotato di sufficiente raziocinio; se il vaccino non fosse stato riconosciuto palesemente più dannoso della norma non sarebbe stato certo ritirato (come accade tuttora per altri vaccini) col rischio di subire una causa da parte della casa farmaceutica!
h). 2010: Il 24 ottobre, come riportato dal Sunday Times, le autorità sanitarie inglesi sono costrette ad annunciare che il vaccino MMR avrebbe provocato il decesso di 40 bambini ed oltre 2.100 gravi danni tra i quali: due gravi danni cerebrali; 1.500 danni neurologici tra i quali 11 encefaliti e 13 casi di epilessia e coma. In realtà, tali dati corrisponderebbero solo al 10% dei casi.
Considerato che ogni anno in Italia nascono circa 550.000 bambini e che circa il 95% di questi viene vaccinato, ciò significa che in 14 anni circa 7 milioni di bambini (più i richiami) sono stati vaccinati con un prodotto che avrebbe potuto (e dovuto) essere bloccato sin dal 1992!
http://www.agenziafarmaco.gov.it/sites/default/files/bif060276.pdf
http://www.saluteme.it/news/salute/2326-ritirato-vaccino-influenzale-prefucel.html
http://it.euronews.com/2011/03/07/due-vaccini-ritirati-in-giappone/
http://youtube.googleapis.com/v/RJRHJlfbLOQ&fs=1&source=uds&autoplay=1
http://www.ilfarmacistaonline.it/federazione/articolo.php?articolo_id=8475
http://www.tuttosteopatia.it/wp-content/uploads/ce09296261ffee093daf04d53b36f532.pdf
E di mercurio non ne conteneva poco! 25 Mercurio (1)mcg/dose http://www.report.rai.it/dl/Report/puntata/ContentItem-a8848ec1-06af-47db-bead-950842d7e1bd.htmlBugiardinoMilano, 20 gennaio 2017
Egregio dr. Roberto Carlo Rossi, Presidente dell’Ordine dei Medici di Milano e, per suo tramite, egregi Colleghi aderenti
ho riscontrato con stupore la lettera di convocazione presso la sede dell’Ordine per il giorno 27 gennaio p.v. e devo dire che, occupandomi specificatamente in qualità di medico legale di vaccinazioni da quasi quarant’anni, di centinaia di casi di reazioni avverse a vaccinazione, anche gravi e persino mortali, di innumerevoli domande di risarcimento in base alla Legge 210 del 1992 anche in decine e decine di procedimenti legali, dopo aver tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e non solo (ho tenuto un discorso su questo tema anche al Parlamento Europeo nel 2003) aver rilasciato interviste scritte, radiofoniche e televisive, aver sostenuto dibattiti televisivi e partecipato ad approfondimenti davanti alle Istituzioni sia a livello regionale che in Commissione al Senato della Repubblica, in fase iniziale avevo maturato la convinzione che prima o poi sarebbe arrivata, ma dopo un certo punto avevo mutato opinione arrivando a pensare che, in un paese che ha nella sua legislazione il principio del Consenso Informato, della Libertà Terapeutica e del rispetto della Libertà Individuale, le mie tesi a favore della Libertà di Vaccinazione, di Informazione e di democratico confronto tra posizioni scientifiche diverse avessero avuto ragione del mio precedente scetticismo.
Mi spiace, perché ritenevo che il tempo dei processi alle streghe fosse stato in qualche modo superato, ma nello stesso tempo mi sento onorato e contento di questa inaspettata opportunità, che mi consente di fare pubblicamente strame di tutta una serie di affermazioni, accuse e menzogne che mi sono state attribuite ed insieme a me vengono scaricate su chiunque, attualmente, abbia il coraggio di esprimere senza peli sulla lingua il proprio pensiero, anche in tema di vaccinazioni.
Non posso fare a meno di ricordare, in questa occasione, che anche il prof. Giulio Maccacaro, con il quale ho avuto l’onore di fondare nel 1976 Medicina Democratica Movimento di Lotta per la Salute, organizzazione della quale tutt’ora faccio parte, venne convocato presso la direzione dell’Ordine e scrisse una famosa lettera al Presidente, reperibile nella raccolta dei suoi scritti, con la quale rifiutò di mantenere nell’ambito di un procedimento disciplinare interno un dibattito che meritava invece la massima diffusione, partecipazione e pubblicità.
Per questo vi espongo, in modo estremamente sintetico, i capisaldi del mio ragionamento, che in modo più completo ed esaustivo potrete, se vi interessa, leggere sulla rivista Medicina Democratica o ascoltare sulle registrazioni che qualche attento partecipante ha raccolto e postato su You tube, a volte anche a mia insaputa.
Ritengo invece, ed ho sempre affermato pubblicamente, che sono critico rispetto alle modalità attuali con le quali vengono praticate le vaccinazioni, a cominciare dall’obbligatorietà di legge, non in linea con i principi del diritto a livello mondiale ed europeo ma soprattutto non più al passo con i tempi, metodo cui non possono fare a meno di ricorrere solo i paesi incapaci di convincere la popolazione governata con argomenti validi e persuasivi.
Sono altresì fortemente critico rispetto alla mancata informazione, soprattutto relativamente alle possibili reazioni avverse, che frettolosamente viene fornita in moltissimi consultori dove in pochi minuti e con rassicurazioni non congrue si pratica una vaccinazione a ritmi da catena di montaggio, così come lamentato da migliaia di mamme e papà nelle numerosissime conferenze dibattito alle quali ho partecipato.
Sono infine fortemente critico sulla scarsa attenzione con la quale spesso i piccoli vengono monitorati prima e dopo la vaccinazione, ignorando in questo modo anamnesi individuale, familiare e possibili controindicazioni che potrebbero in molti casi, quantomeno, suggerire di sospendere o rinviare alcune vaccinazioni se non di non eseguirle affatto.
Eppure non ho mai sentito che un medico che abbia scoraggiato un paziente anziano dal sottoporsi ad un inutile intervento chirurgico, una mamma dal non esagerare nella richiesta di antibiotici per il proprio bimbo al minimo accenno di febbre, o che abbia motivato la propria contrarietà ad un parto cesareo non ritenuto necessario sia mai stato per questo sottoposto ad un qualsiasi procedimento disciplinare, o anche solo considerato antiqualcosa, così come invece attualmente sta succedendo ai laureati in medicina che mostrino pubblicamente un pensiero critico in tema di vaccinazioni.
Non solo, ma ho avuto anche l’ardire di sostenere pubblicamente che le attuali decisioni di alcune Regioni o alcuni Comuni di negare l’accesso ai piccoli al nido se non sottoposti al ciclo vaccinale siano contrarie non solo al diritto ma anche al buon senso, definendole oltretutto discriminanti sotto il profilo di classe.
Questo perché non vaccinato non significa automaticamente malato, perché anche il bimbo vaccinato può essere inconsapevolmente un portatore sano, perché si generano automaticamente false convinzioni, perché non vi sono reali rischi o epidemie in corso che possano giustificare comportamenti limitativi delle libertà individuali ed impedire quindi la libertà di esercitare un proprio diritto costituzionale senza conseguenze sul piano sociale e giuridico, ed infine perché in questo modo solo i figli di cittadini abbienti potranno decidere di continuare a non vaccinare i propri figli se lo riterranno giusto, mentre coloro che non potranno fare a meno del servizio sociale dovranno sottoporsi ad un ingiusto ricatto, attuato inoltre contrapponendo un diritto, quello alla salute, ad un altro diritto, quello alla socializzazione già in tenera età.
Prenderò quindi parte all’incontro propostomi dal Presidente dell’ordine di Milano al quale appartengo, per rispetto Suo e di tutti i Colleghi che ne fanno parte, ma mi rifiuterò di prestare il fianco ad un processo antistorico ed illiberale che fa ripiombare l’Italia nei più bui periodi dell’Oscurantismo medioevale o quantomeno in quelli degli anni 60 quando, a fronte del rifiuto vaccinale, qualche fanatico residuo del ventennio azzardava al Tribunale dei Minori la richiesta della sospensione della patria potestà ai genitori e la vaccinazione coatta.
Più che la mia libertà personale di esprimere liberamente e democraticamente il mio pensiero in tema di vaccinazioni, così come su qualsiasi altra questione, rivendico quindi per ogni medico la piena libertà di applicazione dell’art. 4 del nuovo codice di deontologia medica recentemente approvato: “art. 4 – libertà e indipendenza della professione. Autonomia e responsabilità del medico. L’esercizio professionale del medico è fondato sui principi di libertà, indipendenza, autonomia e responsabilità. Il medico ispira la propria attività professionale senza sottostare a interessi, imposizioni o condizionamenti di qualsiasi natura.”, comprendendo quindi tra le imposizioni ed i condizionamenti anche le minacce ritorsive purtroppo da più parti invocate.
Dr. Dario Miedico
Fonte: http://www.assis.it/strumento-imporre-pensiero-unico/
]]>Come molti di voi hanno notato, negli ultimi mesi sono stato talmente preso dal lavoro – sia professionalmente che umanamente – da aver colpevolmente trascurato un po’ il gruppo; peraltro solo pubblicamente perché in questo periodo ho continuato – pur con qualche ritardo – a dare consigli ed a fornire pareri alle decine, anzi centinaia di persone che mi hanno scritto o mi hanno telefonato.
]]> Chi mi conosce sa che – purtroppo (per me) o per fortuna (degli altri) – non sono mai stato particolarmente bravo a tenere distinti l’uomo ed il padre da una parte ed il professionista dall’altra per cui vivo ogni successo ed ogni insuccesso, ogni cosa positiva ed ogni cosa negativa, come fosse mia personale; soprattutto quando si parla, come avvenuto nei mesi scorsi, di vicende tristi quanto complesse che hanno coinvolto una giovane ragazza – Eleonora – che, pur nella malattia, ha dimostrato una maturità, una consapevolezza ed una dignità di fronte alle quali sedicenti luminari, primari, direttori, medici, psicologi, presunti comitati etici etc. scompaiono come inghiottiti dalla nebbia costituita dalla loro piccolezza; fino all’ultimo, Eleonora e con essa i suoi genitori in primis e quindi il sottoscritto ed il Collega Balduin, ha lottato contro tutto e tutti, non solo contro la malattia, apparendo da punto di vista della statura morale come una novella Gulliver di fronte ai lillipuziani!Detto ciò, vengo quindi al primo dei due argomenti che mi ha indotto a riprendere i miei commenti.
Negli ultimi mesi si fa un gran parlare dei provvedimenti con i quali, seguendo un pericolo andazzo avviato lo scorso anno da un’indecente proposta di legge presentata alla Camera da un deputato del PD, dapprima la Regione Emilia Romagna e quindi il Comune di Trieste hanno deliberato di reintrodurre l’obbligo vaccinale per l’accesso, in questo caso, negli asili nido e nelle scuole materne.
Il problema è proprio questo: la gente ne parla…e basta!
Chiunque abbia a cuore la salute dei propri figli (e magari anche di quelli altrui) ha non solo il diritto ma il dovere di approfondire la conoscenza delle vaccinazioni, sia dei benefici che dei rischi – sempre più spesso danni - che possono derivarne per la salute dei bambini (ma vale lo stesso discorso per gli adulti e soprattutto per gli anziani.
Ogni mamma ed ogni babbo che vogliano mettere in pratica la propria responsabilità genitoriale hanno il dovere – più che il diritto - di informarsi in ordine a:
-. Cosa sia un vaccino, cosa contenga, come funzioni ovvero quale sia il meccanismo di (presunta) immunizzazione, quali organi sono deputati (in teoria) al controllo sugli stessi etc.;
-. Quali siano i reali rischi di contrarre una patologia vaccinabile oggi nel nostro paese e soprattutto quali siano gli eventuali rischi per la salute contraendola;
-. Cosa prevedono i protocolli vaccinali, da chi vengono approvati, perché prevedono sempre più vaccini, sempre più coniugati, sempre più precocemente e quindi chi è deputato (in teoria) a controllarne la rispondenza alla medicina piuttosto che ad altri “interessi”;
-. Quali siano i danni neurologico-immunitari sempre più spesso – a dispetto della dolosa negligenza nell’effettuazione delle segnalazioni di presunta reazione avversa a vaccino - conseguenti alle vaccinazioni;
-. Quali siano i loro – reali – diritti e doveri in ordine alle vaccinazioni.
Purtroppo, come troppo spesso accade da oltre due decenni in questo disastrato Paese che è l’Italia – stretta tra una popolazione di ignavi, una classe dirigente corrotta ed opportunista ed una classe politica a tutti i livelli altrettanto corrotta quanto incapace – è invalsa l’abitudine di parlare, parlare, parlare, talvolta scrivere – soprattutto ad opera di sedicenti “professionisti” – senza la minima cognizione di causa, senza aver approfondito l’argomento, senza aver studiato ovvero su argomenti in ordine ai quali non si ha la benché minima preparazione.
Fintanto che la questione rimane circoscritta ad argomenti come calcio, automobilismo, tempo e similari nell’ambito di discussioni da bar, nulla questio; se però gli argomenti iniziano a salire di livello, a riguardare milioni di bambini ed adulti e dal bar si passa a consessi appena appena superiori, a partire dalla rete per finire in consigli comunali, regionali o Parlamento, allora è bene iniziare a preoccuparsi.
Da anni, sia in questo gruppo che nelle pagine che nei nostri profili privati, a differenza di altri – evidentemente meno lungimiranti o semplicemente in altre faccende affaccendati - abbiamo invitato gli iscritti e gli amici ad attivarsi in ogni sede per contrastare le tante falsità “istituzionali” e scongiurare quindi questa recrudescenza di “violenza” popolar-istituzionale che ci fa tornare indietro ad epoche storiche nelle quali le opinioni e la logica dovevano comunque cedere il passo alla violenza del più “forte”; epoche che speravano di aver definitivamente archiviato e che invece ci si stanno ripresentando con tutta la loro pericolosità.
In questi anni abbiamo invitato tutti ad evitare gli scontri diretti con le istituzioni e quindi ad adoperarsi, dapprima “politicamente” e quindi “giudizialmente”, per tutelare la salute propria e dei propri figli.
Abbiamo fornito per anni gratuitamente – e lo facciamo tuttora – sia personalmente che grazie all’ausilio dei tanti amici medici, biologi etc., sia il nostro modulo di dissenso che informazioni, suggerimenti, pareri medici e legali, notizie, documenti e quanto altro necessario per aiutare le famiglie e tranquillizzare genitori spaventati dall’arroganza e dalla violenza di chi dovrebbe essere deputato a “servire” anziché ad offendere.
Nel contempo, abbiamo richiesto in cambio solo poche cose:
1. Di evitare di trasformare problematiche “REALI” in mere sciocchezze “VIRTUALI” ovvero di evitare di trascorrere tempo inutile su Facebook o in rete in generale per uscire nel mondo reale, a parlare con amici e con politici di tutti i livelli.
Per questo motivo il nostro Gruppo, a differenza di altri, è stato pensato e gestito in questi anni – grazie soprattutto al certosino quanto impagabile lavoro di Sandra - in modo tale da evitare sterili discussioni e ripetizioni e soprattutto contrasti e litigi.
2. Di attivarsi a livello locale per porre in essere iniziative – incontri e colloqui istituzionali e/o con politici, convegni, conferenze etc. - tese ad informare sia le istituzioni che la popolazione su quanto attiene ai vaccini ovvero sulla VERITA’ dapprima NASCOSTA e quindi NEGATA.
Per questo motivo abbiamo dato sempre GRATUITAMENTE la nostra disponibilità ad aiutare nell’organizzazione di convegni e/o conferenze, a partecipare come relatori e a sfruttare le nostre amicizie in campo medico-scientifico per fornire relatori sempre più qualificati e preparati.
3. Di attivarsi per cercare di “fare quadrato” tra famiglie, associazioni e professionisti che gravitano in questo ambito al fine di rendere sempre più incisive e cogenti le nostre opinioni.
Per questo – a differenza di altri - abbiamo sempre dato la nostra disponibilità a partecipare attivamente ad iniziative altrui o proposte ed organizzate da terzi e soprattutto abbiamo evitato – sempre a differenza di altri – di criticare idee, opinioni ed iniziative che non fossero nostre.
Abbiamo sempre ritenuto che fosse profondamente sbagliato dare vita a sterili contrasti tra soggetti appartenenti – almeno in teoria – alla stessa “parte”; contrasti pubblici che hanno il solo effetto di indebolire da una parte l’immagine stessa del “movimento” e dall’altra di far “divertire” la controparte.
4. Di sostenere volontariamente le attività di AURET sia entrando a far parte dell’associazione, e quindi fornendo un aiuto materiale nelle varie attività, sia sovvenzionando l’associazione: iscrivendosi, facendo donazioni e/o destinandole il 5x1000 in denuncia dei redditi.
Per questo siamo stati sempre disponibili con tutti, a tutte le ore, e non abbiamo mai voluto imporre alcunché.
Purtroppo, in tutta onestà, non ci si può esimere dal prendere atto del sostanziale fallimento dei nostri intenti.
Le persone, lungi dal comprendere lo spirito del nostro Gruppo:
1. Anziché abbandonare le sterili “chiacchiere” in rete, hanno preferito spostarsi di gruppo in gruppo, di pagina in pagina pur di non tornare nella vita REALE.
2. Anziché alzare le gambe dalla sedia, staccare gli occhi dal video e le dita dalla tastiera, per rimboccarsi veramente le maniche nella vita REALE confrontandosi con persone reali, amministratori e politici, hanno preferito perseverare in un’attività sicuramente più “comoda” ma con scarsissimi benefici pratici, come dimostrano anche i più recenti avvenimenti.
3. Anziché VIVERE ricercando un’auspicabile unità d’intenti ed affrontare quindi apertamente la controparte, molti hanno preferito SOPRAVVIVERE (si fa per dire) “divertendosi” a criticare, a fare le pulci a quelli con i quali avrebbero dovuto stringere accordi e collaborare nell’interesse di tutti; altri, per motivi economici o di interesse, hanno preso le distanze dal movimento dando luogo a “distinguo” e/o a comportamenti “bipolari” che ne tradiscono gli copi; altri ancora, per puro egoismo o per semplice mania di protagonismo, hanno preferito fare scelte diverse ed abbandonare chi li aveva aiutati.
4. Anziché associarsi ad AURET e collaborare e/o sostenere, materialmente ed economicamente, le attività dell’associazione, ricevuto ciò di cui necessitavano (parere, informazioni, documenti, moduli, etc.), hanno pensato “bene” di ritornarsene nel loro mondo; senza però considerare che, come dimostrato anche dagli ultimi accadimenti, si ha sempre bisogno di qualcuno e continuando ad agire in maniera egoistica potrebbe arrivare il giorno in cui anche gli altri potrebbero non essere più disponibili ad aiutarli.
In questi mesi, ci sono state poche cose da salvare: l’impegno di David Gramiccioli e di Colors Radio per le nostre battaglie; la giornata nazionale per l’abolizione dell’obbligo vaccinale di Roma; un rigurgito di interesse per la problematica da parte dei giovani genitori dovuti alla paura della restaurazione dell’obbligo vaccinale; facciamo sì di non disperdere quanto di buono si è costruito finora.
In conclusione, sperando che vi sia qualcuno ancora disposto a leggere più di tre righe, confidiamo nell’intelligenza degli iscritti e degli amici per costruire un’AURET ed un movimento sempre più coesi e forti.
Cordialità
Roberto Mastalia
]]>Negli ultimi mesi, nonostante fossi immerso nel lavoro, più volte ho dovuto frenare il mio istinto per evitare di rivolgere commenti caustici nei confronti di parole e scritti provenienti dai soggetti più disparati; molti di questi, peraltro, già ripetutamente criticati in maniera altrettanto caustica nei mesi ed anni scorsi.
Presidente della Repubblica, Ministra della Salute e politicanti di varia provenienza ed estrazione hanno fatto a gara nello spacciare per verità luoghi comuni assolutamente falsi; in ciò, seguiti da dirigenti di agenzie nazionali, professori universitari e medici “diversamente”colti, “diversamente” preparati, “diversamente” intelligenti e “diversamente” onesti – quanto meno dal punto di vista meramente intellettuale.
Naturalmente, l’innalzamento del livello dello scontro in ordine a vaccini e vaccinazioni, l’aumento del numero degli interessati oltre che degli interessi in gioco, ha comportato un aumento di interesse per l’argomento anche da parte di coloro i quali - per decenni – ne sono rimasti completamente estranei in quanto “in altre faccende affaccendati”.
Come sempre accade in questi casi, poche iniziative lodevoli e professionisti apprezzabili si nascondono in realtà decine e decine di “sciacalli” interessati solo ed esclusivamente a trarre beneficio economico – diretto o indiretto – da tali argomenti.
In questi ultimi tempi abbiamo notato per esempio il progressivo aumento di interesse per l’argomento vaccini da parte del Codacons; circostanza questa che, soprattutto negli ultimi giorni, ha avuto un certo rilievo anche nel nostro gruppo.
Stanti le molte prese di posizione degli ultimi giorni sull’argomento, come sempre fatto anche in passato, ritengo doveroso esprimere quello che è il mio pensiero e che ritengo sia il pensiero dei fondatori ed amministratori “storici” del Gruppo.
A tal proposito, riteniamo assolutamente necessario scindere il nostro giudizio sulle iniziative del Codacons “vivisezionandole” una per una:
In primo luogo, non possiamo non essere contenti del fatto che il Codacons – finalmente, dopo decenni di inspiegabile “latitanza” – si sia finalmente interessato all’argomento vaccini e vaccinazioni.
Per contro, non possiamo esimerci dal rilevare una certa “schizofrenia” o “bipolarità” di comportamento da parte dello stesso Codacons se è vero – come è vero – che da una parte sembra predicare bene e dall’altra razzolare male.
Negli ultimi tempi il Codacons ha promosso una di raccolta di testimonianze di familiari di soggetti danneggiati con lo scopo – secondo loro – di utilizzarle per promuovere iniziative giudiziarie; iniziativa che ha trovato appoggio anche all’interno del nostro Gruppo.
Tale iniziativa non ha nulla di sbagliato, anzi, ma l’onestà intellettuale che ci contraddistingue ci impone una serie di domande:
1. Dov’era il Codacons quando, negli anni scorsi, abbiamo promosso analoghe raccolte di testimonianze per suffragare iniziative giudiziarie avviate per esempio dalla Procura di Trani?
2. Dov’era il Codacons quando, almeno negli ultimi due decenni, genitori, associazioni e professionisti, portavano avanti lotte serrate contro l’obbligo vaccinale e per la libertà di scelta?
3. Dov’era il Codacons quando, a partire dai primi anni ’90, sono stati ritirati dal commercio vaccini che hanno danneggiato centinaia di bambini e fatto la (triste) “storia” del movimento?
4. Dov’era il Codacons quando negli ultimi anni sollevavamo il problema dei lotti e dei vaccini (esavalente, anti-meningococco, antinfluenzali etc.) ritirati dal commercio?
5. Dov’era il Codacons quando organizzavamo convegni, congressi ed iniziative varie per informare la popolazione in tutta Italia?
6. Dov’era il Codacons quando venivano introdotti i vaccini coniugati ed eliminati quelli singoli?
7. Dov’era il Codacons quando la Ministra ed altri dirigenti pubblici rilasciavano dichiarazioni palesemente false in ordine ai vaccini?
E potremmo continuare ancora…
9. Analogamente, dov’erano questi professionisti, questi “parvenu dei vaccini”, in questi anni?
Nel contempo, non possiamo fare a meno di rilevare una strana “schizofrenia” o “bipolarità” di comportamento da parte del Codacons e del suo presidente.
Se da una parte in Codacons afferma di voler portare avanti singolari quanto discutibili (a dir poco) iniziative come quella di voler denunciare per “abuso di atti d’ufficio e violenza privata” gli asili dell’Emilia Romagna che dovessero adottare la legge regionale ritenendo, in base ad una personalissima e non condivisibile interpretazione del diritto - “non applicabile la legge” *, dall’altra il suo presidente Carlo Rienzi afferma in un articolo pubblicato in data odierna dall’Huffington Post ** che:
“La vaccinazione è sacrosanta, utile e necessaria. Dico questo subito per fugare ogni dubbio. E lo ripeto: dovete somministrare ai vostri figli i vaccini obbligatori per legge. Ma lucrare sulla salute della gente non è altrettanto sacrosanto.”;
ciò in quanto, per il predetto presidente del Codacons, evidentemente il problema dei vaccini non è legato tanto alla loro potenziale dannosità – della quale non si interessa minimamente - ma unicamente al fatto che qualcuno possa lucrare e speculare su di essi.
Purtroppo, viviamo in uno strano Paese nel quale LE LEGGI NON SI APPLICANO nel loro tenore letterale ma si INTERPRETANO a seconda della convenienza del momento.
Anche in questa occasione il Codacons dimostra di avere lo stesso (errato) approccio alla vigente normativa che nei giorni scorsi ha visto rigettare il suo ricorso avverso il referendum sia dalla Cassazione che dalla Consulta!
Contrariamente a quanto riportato dal Codacons, infatti, fintanto che la legge regionale dell’Emilia Romagna non sarà revocata o dichiarata incostituzionale dalla Consulta, imporrà agli operatori del settore di adeguarsi alla stessa a pena – questa volta veramente – di essere accusati di abuso d’ufficio!
Nel medesimo articolo inoltre Rienzi afferma che:
“Il decreto ministeriale del 7 aprile 1999, "Nuovo calendario delle vaccinazioni obbligatorie e raccomandate per l'età evolutiva", dispone chiaramente che sono solo quattro i vaccini obbligatori da somministrare ai bambini e precisamente: antidifterite, antitetanica, antipoliomelite, antiepatite virale B. Nonostante l'obbligo di legge, non è però disponibile presso le Asl un vaccino tetravalente che comprenda le sole vaccinazioni obbligatorie.”
giungendo alla discutibilissima conclusione che solo per questo motivo ci si troverebbe di fronte ad:
“…un trattamento sanitario obbligatorio, contrario all'art. 32 della Costituzione che garantisce, al contrario, libertà di scelta in ordine ai trattamenti sanitari non previsti come obbligatori dalla legge.”.
Tali affermazioni dimostrano in maniera inequivocabile che:
a. Il presidente Rienzi ha una conoscenza piuttosto limitata dei vaccini, della loro composizione, potenziale dannosità etc.;
b. Il presidente Rienzi ed il Codacons sembrano scoprire solo oggi - a distanza di oltre venti anni dall’introduzione dei primi vaccini coniugati, di oltre sedici dalla prima immissione in commercio dell’Infanrix Hexa - che l’Infanrix Hexa: insieme ai quattro vaccini cd “obbligatori” contiene anche due vaccini cd “raccomandati”; non può essere considerato perciò “obbligatorio”; è divenuto da anni l’unico messo a disposizione dal SSN.
c. La sedicente raccolta di testimonianze di danneggiati da parte del Codacons appare oggettivamente in contrasto con il pensiero del suo presidente per cui: o la raccolta è un mero specchietto per le allodole o Rienzi non dice il vero; in entrambi i casi, riteniamo ci siano troppi lati oscuri.
d. In realtà, considerato il comportamento tenuto da Rienzi ed al Codacons nei decenni precedenti, è logico ritenere la raccolta di testimonianze sia un’iniziativa di pura facciata ed abbia come unico scopo, in un momento di gradi paure e timori da parte dei genitori, quello di avvicinare al Codacons quanta più gente possibile.
Come scritto e ripetuto centinaia di volte in passato, non siamo “antivaccinisti” ma solo persone le quali, in base agli studi scientifici a disposizione, ritengono che:
a. I vaccini sono potenzialmente pericolosi;
b. I protocolli vaccinali sono assolutamente contrari alla scienza ed alla medicina in quanto irrispettosi della fragilità neurologico immunitaria di bambini ed adulti.
a. I vaccini possono essere potenzialmente pericolosi in quanto tali perché contenenti virus attenuati vivi, metalli (Thimerosal, Alluminio, etc.), Formaldeide, Squalene, cellule umane, antibiotici, tracce di uova, DNA recombinante umano, animale etc.; perché realizzati male o in quanto contaminati da altre sostanze; perché conservati male in violazione della cd “catena del freddo”, etc.;
b. I protocolli vaccinali sono contrari alla scienza, così come confermato da prestigiosi ricercatori internazionali, in quanto: non prevedono esami preventivi né successivi; non prevedono una corretta anamnesi personale del bambino e familiare; sono eccessivamente precoci; prevedono l’uso di prodotti coniugati anziché singoli, etc.
Da quanto sopra si evince come quello che per il Codacons ed il suo presidente Rienzi è “IL PROBLEMA” dei vaccini, ovvero il fatto che l’esavalente contenga anche due vaccini cd “raccomandati”, per noi non è altro che “UNO DEI TANTI PROBLEMI” legati ai vaccini, neppure dei più rilevanti.
Il Codacons e Rienzi trasformano il problema dei vaccini in un mero “PROBLEMA CONTABILE”, legato alla speculazione economica a monte, mentre per noi era, è e sarà sempre, prima di tutto, un “PROBLEMA DI SALUTE”!
Rienzi ci dimostra che, qualora le case farmaceutiche dovessero fornire gratuitamente il prodotto oppure il Ministero dovesse reintrodurre le vaccinazioni singole, per il Codacons verrebbe meno ogni problema legato ai vaccini; per noi, invece, rimarrebbero ancora in piedi il 95% dei reali problemi legati ai vaccini e che ci fanno diffidare di questi!
È altrettanto evidente come il comportamento “schizofrenico” del Codacons nasconda in realtà il suo cd “cerchiobottismo”; se da una parte è importante attrarre a sé quel 10-15% di persone “scettiche” sui vaccini, dall’altra è ancora più importante non allontanare l’85-90% di persone che invece non si pongono alcun problema.
È di tutta evidenza come noi, con la coerenza che ci ha sempre contraddistinti, non si possa in alcun modo condividere né il pensiero né tantomeno iniziative contraddittorie e che appaiono di pura facciata come quelle portate avanti dal Codacons sui vaccini come sui più disparati argomenti.
Non siamo interessati a quelle che Rienzi definisce “numerose battaglie giudiziarie, sia in sede amministrativa che penale, presentando tra l'altro esposti a ben 104 procure della Repubblica” perché riteniamo che la validità di una battaglia dipenda dalla QUALITÀ delle iniziative assunte piuttosto che dalla loro QUANTITÀ.
Non siamo interessati ad iniziative di facciata che hanno come unico scopo quello di rendere maggiormente visibili noi stessi ed AURET ma solo ad iniziative mirate ed almeno potenzialmente in grado di provocare vantaggi oggettivi.
Non siamo interessati ad “interpretazioni singolari” delle norme e del diritto al solo scopo di trovare un giustificazione ad iniziative giudiziarie, soprattutto se dovessero coinvolgere direttamente le famiglie, spinte ad agire in giudizio con la prospettiva della gratuità (o quasi) dell’azione; in realtà, come noto, non tutto ciò che è gratuito è bene e ciò che è a pagamento è male; basta guardare ai vaccini stessi!
Non siamo interessati a comportamenti altalenanti o contrastanti tra loro a seconda delle convenienze ma siamo fieri della nostra coerenza; non siamo mai stati “ruffiani” in passato, anche quando ciò avrebbe potuto portarci delle “convenienze”, né lo diventeremo mai.
Conseguentemente, pur augurando al Codacons di avere risultati migliori rispetto anche a quelli del recente passato, riteniamo però di non dover sostenere in alcun modo come Gruppo le iniziative del Codacons in quanto diametralmente opposte ed antitetiche rispetto al nostro pensiero; chi non condivide il nostro pensiero e, in maniera piuttosto avventata, nei giorni scorsi si è lanciato in commenti di altra natura è vivamente invitato a trarre le dovute conseguenze dal suo comportamento in quanto non abbiamo bisogno di persone né instabili né avventate.
Cordialmente
Roberto Mastalia (AURET)
*cfr.: articolo del 22.10.2016 in
http://www.codacons.it/articoli/vaccini_codacons_legge_er_inapplicabile_rischi_denunce_292038.html
** cfr.: articolo Huffington Post del 10.12.2016 in
http://www.huffingtonpost.it/carlo-rienzi/vaccini-salute-pubblica_b_12730484.html
L’Efsa precisa che concederà i dati grezzi contenuti negli studi delle aziende produttrici “nel rispetto degli obblighi europei di legge in materia di trattamento delle informazioni commercialmente sensibili”, ritenendo che, insieme a quelli già pubblicati sul proprio sito, “tali dati saranno sufficienti a far sì che uno scienziato esterno all’Efsa sia in grado di analizzare la valutazione del glifosato effettuata dall’Efsa e dagli Stati membri dell’Ue”.
RIPRODUZIONE RISERVATE.
Fonte: http://www.ilfattoalimentare.it/glifosato-efsa-iarc.html
Nel frattempo, come qualcuno aveva ipotizzato, si sta facendo di tutto per screditare l’IARC.
fonte: http://www.reuters.com/article/us-health-cancer-iarc-idUSKCN1261WS
MICHELE BOCCI
DOVREBBERO essere i più sensibili verso la vaccinazione anti influenzale, perché lavorano a contatto con i malati. E invece gli operatori sanitari sono tra le categorie che si vaccinano di meno, tra quelle per le quali la prevenzione della malattia stagionale è gratuita. Il dato di copertura, in controtendenza rispetto a quello della popolazione generale, è pure in calo. Non proprio un bello spot per le campagne che vengono promosse dall'assessorato alla salute e nemmeno un supporto agli sforzi che gli epidemiologi fanno ogni anno per convincere chi è a rischio a vaccinarsi.
Nella stagione scorsa, 2015-2016, solo il 15% del personale che lavora nelle aziende sanitarie e ospedaliere toscane si è vaccinato. L'anno prima il dato era al 17,5%. Nessuna ex Asl va bene, dunque, ma a Livorno sono andati malissimo, con un 6,6% di adesione (l'anno prima il dato era intorno all'8%). Va ricordato come spesso si tratti di operatori a contatto con malati anche gravi ai quali è meglio non attaccare una malattia che può portare a complicanze, come appunto l'influenza. Ad andare meglio di tutti è la ex Asl fiorentina, che arriva al 25,4% di copertura. Il dato però è "sporcato" dal calo che c'è stato rispetto al 2014-2015, quando si era vaccinato il 41,1% dei medici, degli infermieri e degli operatori socio sanitari.
]]> Sempre secono i dati diffusi a un congresso nel week end scorso dall'assessorato alla Salute, si sono fermate all'8,3% di copertura le Asl di Massa Carrara e Prato (questultima l'anno prima stava al 15%), al 9,6% Pisa, al 10,6% Lucca, al 13,1% Pistoia, al 13,9% Viareggio, al 16,5% Grosseto, al 17,9% Empoli, al 20,5% Siena, al 21,2% Arezzo. Le ultime due, insieme a Empoli, sono le uniche ad aver sensibilmente migliorato nel giro di un anno. Vanno meglio di chi lavora in ospedale i medici di famiglia, che comunque si attestano intorno al 40% di copertura, cioè molto più in basso di quanto desiderato dalle autorità sanitarie. È ovvio che chi non vaccina se stesso è poco convincente quando suggerisce ad altri di farlo.La campagna per la vaccinazione anti influenzale in Toscana dovrebbe partire intorno alla fine del mese. Come in tutta Italia ancora si sconta l'allarme che dette Aifa nel novembre del 2014 riguardo a due lotti di vaccino che sembrava avessero provocato reazioni "gravi o fatali" (come venne scritto nel comunicato dell'agenzia) in cinque persone. Nel giro di qualche giorno l'allarme rientrò ma restò grande paura nei confronti dello strumento di prevenzione. In Toscana così si scese intorno ad un 50% di copertura tra la popolazione cosiddetta a rischio, perché con più di 65 anni oppure colpita da determinate patologie. Nella stagione 2009-2010 il dato fu superiore al 70%. L'anno scorso si è vista una piccola ripresa, con una salita al 52.5%.
Quest'anno la scelta del vaccino anti influenzale ha portato ad un piccolo incidente diplomatico. La commissione di esperti che si occupa di questa materia infatti aveva indicato alla Regione di acquistare prevalentemente il medicinale cosiddetto tetravalente, perché copre contro quattro ceppi (due A e due B). Le tre grandi Asl hanno disatteso questo suggerimento, scegliendo il trivalente come gli anni scorsi (ha un solo ceppo di B, quello ritenuto più probabilmente circolante nella stagione). Il tetravalente è prodotto da una sola azienda, Gsk, e avrebbe fatto pendere alle Asl circa 4 milioni in più dei due necessari per coprire la popolazione nel modo tradizionale. Gli esperti della commissione vaccini non hanno preso bene la scelta delle aziende e sembravano sul punto di dimettersi. Decisione poi rientrata.
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A Livorno solo il 6,6%, a Firenze l'adesione è crollata dal 41% di due inverni fa al 25,4
A scoprirlo è’ stata l’associazione “Moms across America”, dopo aver inviato alcuni campioni in laboratorio d’analisi, per uno screening di controllo. I vaccini finiti sotto il mirino sono quelli usati più frequentemente: contro il morbillo, la parotite e la rosolia. Presentano infatti livelli di glifosato superiori di 25 volte rispetto agli altri.
]]> L’indagine è stata condotta da uno scienziato indipendente del Microbe Inotech Labs. Che ha inoltrato i risultati al governo statunitense con un’esortazione che però non ha ancora avuto risposta: «Dei test più accurati devono essere fatti con urgenza dalla FDA (Agenzia per l’alimentazione) e dal Centro di prevenzione per le malattie per confermare i risultati esatti. Tuttavia, qualsiasi quantità rilevata è inaccettabile. Bisogna intraprendere delle azioni per proteggere i nostri neonati e i nostri bambini».Non è la prima volta che questo sostanza chimica finisce al centro di dibattiti che la vedono sul banco degli imputati. Il glifosfato è considerato tossico ed è presente in centinaia di erbicidi spruzzati su gran parte del territorio americano: finisce quindi nelle colture e di conseguenza nello stomaco del bestiame che brucano i foraggi inquinati.
Nell’Unione Europea è in corso una battaglia legale per vietarla ma ad oggi sembra persa: l’autorizzazione a usarla è stata prolungata fino alla fine del 2017, in attesa di riscontri scientifici. Che l’associazione Maa sostiene di avere: «Gli scienziati affermano che il glifosato può abbattere la barriera emato-encefalica e consentire l’ingresso delle tossine nel cervello, aumentando l’impatto di esposizione. Il tasso di bambini con improvvisa perdita di funzione, problemi comportamentali e di apprendimento erratici è alle stelle in America».
Ma come può essere presente una sostanza agricola in un vaccino per bambini? «I produttori di vaccini – spiega la Maa – a volte usano sottoprodotti di origine animale nei vaccini quali ad esempio proteine derivanti dal pollo, dalle uova o gelatina che proviene dalle ossa. E se quei produttori di vaccini utilizzano gli animali che provengono da allevamenti intensivi, è probabile che essi sono stati nutriti con Ogm e Glisofato».
Fonte: http://www.gazzettadelmattino.it/usa-allarme-sostanze-tossiche-vaccini-bambini/
]]>Agli autori interessava soprattutto conoscere gli effetti, reali o potenziali, di queste attività sulle politiche di salute pubblica, soprattutto per quanto riguarda il controllo delle malattie non trasmissibili. Le fonti di informazione indagate per risalire a queste attività sono stati: documenti ufficiali delle imprese stesse, disponibili sui siti internet o sui social media (facebook e twitter); documenti disponibili presso istituzioni governative (parlamento, ministeri, altre agenzie governative); documenti disponibili sui siti internet dei tre maggiori partiti politici e delle commissioni elettorali; registri delle attività di lobby (regolamentate in Australia, non in Italia); notizie apparse sui media. Gli autori hanno inoltre fatto richiesta di altri documenti alle ditte stesse e a vari dipartimenti del Ministero della Salute. L’indagine è stata retrospettiva e ha coperto gli anni dal 2012 al 2015.
In totale, gli autori hanno raccolto e catalogato 310 pezzi di informazione. La categoria più numerosa, 148 casi, è stata quella delle informazioni e dei messaggi: per enfatizzare l’importanza economica dell’industria, promuovere la de-regulation, impostare il dibattito sull’alimentazione come fattore di salute pubblica, e modellarne le evidenze scientifiche. Al secondo posto, con 127 casi, la costruzione del consenso: stabilire buone relazioni con key opinion leaders e associazioni professionali, coinvolgere la collettività, creare relazioni con i politici, costruire relazioni con i media. C’erano poi 22 casi di vere e proprie proposte di politiche sanitarie, 12 di incentivi finanziari e un caso di azioni legali. I meccanismi e gli argomenti più usati per modellare il dibattito pubblico erano: smentire qualsiasi responsabilità dell’industria sull’insorgenza di malattie non trasmissibili, promuovere le proprie buone intenzioni e pratiche, ed enfatizzare le attività in favore di stili di vita e di prodotti più salutari. Immancabile naturalmente l’accento sulla ricerca promossa e finanziata dall’industria al fine di migliorare la salute, con i relativi buoni rapporti con l’accademia. Per quanto riguarda le iniziative nella e per la comunità, da notare la sponsorizzazione di sport e attività fisica a tutte le età, ma soprattutto per i bambini e gli adolescenti (una tecnica ben nota per sviare l’attenzione dalla cattiva alimentazione), e l’offerta di informazioni e prodotti per mense di vario tipo (da quelle scolastiche a quelle per i poveri).
In conclusione, le strategie e le attività di Big Food tendenti ad influenzare le politiche di salute sono ben studiate dai loro uffici per le pubbliche relazioni e sono messe in pratica con costanza e regolarità. È molto probabile che raggiungano gli scopi che le ditte si prefiggono, visto che continuano ad investire in esse. È anche probabile che siano simili in tutti i paesi in cui queste imprese multinazionali sono presenti, con qualche necessario aggiustamento alla situazione locale. Quindi anche in Italia.
A cura di Adriano Cattaneo
1. http://www.nograzie.eu/finanziamenti-usa-della-coca-cola/#more-796
2. http://www.nograzie.eu/mi-e-andato-un-sorso-dacqua-di-traverso/
3. Mialon M, Swinburn B, Allender S, Sacks G. Systematic examination of publicly available information reveals the diverse and extensive corporate political activity of the food industry in Australia. BMC Public Health 2016;16:283 https://bmcpublichealth.biomedcentral.com/articles/10.1186/s12889-016-2955-7
Fonte: http://www.nograzie.eu/lattivismo-politico-di-big-food-in-australia/
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I FATTI.Una storia incredibile, cui si fa fatica a credere. È quella che arriva da Trieste, dove una pediatra ha continuato a somministrare vaccini ai suoi piccoli pazienti fino al 15 settembre 2016. A quel punto è arrivata la scoperta: il medico avrebbe operato a lungo nonostante avesse contratto la TBC. Anzi, a quanto sembra la protagonista della vicenda avrebbe cominciato a viverei sintomi della tubercolosi attiva (che dimostra la possibilità di contagio) almeno da un anno.Eppure, per tutto questo tempo nessuno se n'è accorto: la dottoressa avrebbe continuato a prestare servizio, lavorando a contatto con bambini, per tutto il periodo contestato. Solo di recente – dopo un controllo approfondito - avrebbe scoperto di essere affetta daquesta pericolosa patologia.
]]> I BAMBINI. Il problema, ovviamente, è rappresentato dai bambini coinvolti. Tutti i piccoli con cui la pediatra in questione è entrata in contatto sono infatti stati sottoposti ad accertamenti: 3490 bambini - tra zero e sei mesi - saranno sottoposti al test della tubercolina, per verificare se sono entrati in contatto con il batterio. Seicento di loro, sotto l’anno di vita, saranno invece sottoposti alla profilassi, per evitare che un contatto possa degenerare in infezione latente. I rischi sono ovviamente molto gravi, e per questo bisogna accertare rapidamente la portata del contagio.L'INIZIATIVA CODACONS.L'intervento dell'Associazione è motivato dalla necessità di verificare la corretta esecuzione di tutti i controlli di sicurezza necessari. È stata data adeguata attuazione al monitoraggio sanitario previsto dalla legge? Oppure, le misure di prevenzione del rischio e il sistema di visite di controllo periodiche sono stati messi in funzione in modoinsufficiente?
Proprio per fare piena luce su tutta la vicenda, il Codacons ha innanzitutto depositato un esposto in Procura: in questo modo sarà possibile valutare la responsabilità degli enti e dei funzionari preposti alle attività di controllo e sicurezza sanitaria.
Inoltre, l'Associazione ha deciso di mettere a disposizione di tutti i genitori interessati una nomina di persona offesa individuale, in vistadel procedimento penale che eventualmente dovesse essere instaurato in conseguenza dell'esposto Codacons e delle indagini compiute dalla Procura di Trieste. In caso di avvio di un procedimento, infatti, per i genitori coinvolti si aprirebbe la possibilità di costituirsi parte civile e avanzare una richiesta di risarcimento danni nei confronti dei soggetti ritenuti responsabili.
PER ADERIRE. Se vuoi aderire a questa iniziativa iscriviti all'Associazionecliccando qui.
FONTE: http://www.codacons.it/articoli/scandalo_tbc_290630.html
I ricercatori della Columbia University Medical Center e del Data Science Institute alla Columbia University, hanno scoperto una interazione farmacologica potenzialmente pericolosa utilizzando la scienza dei dati. I loro risultati sono stati pubblicati sull’ultimo numero del Journal of American College of Cardiology .
]]> Sicuri se assunti da soli, alcuni farmaci da prescrizione diventano letali se combinati. Molte di queste interazioni sono ben note, ma molte altre sono ancora sconosciute ai medici, aziende farmaceutiche e pazienti. Identificare queste combinazioni rischiose è una priorità, poichè è in aumento il numero di persone che assumono sempre più farmaci.Sfruttando la potenza della scienza dei dati di grandi dimensioni, i ricercatori hanno trovato un modo per ampliare e migliorare la ricerca sulle interazioni farmacologiche pericolose. L’ estrazione da un database del governo degli effetti collaterali segnalti dei farmaci e da un archivio dell’ ospedale universitario dei dati dei pazienti, ha permesso ai ricercatori di scoprire otto coppie di farmaci che sono associate ad un rischio più elevato di una patologia cardiaca potenzialmente mortale. Testando delle cellule del cuore di pazienti in laboratorio, i ricercatori hanno scoperto il motivo per cui la combinazione di due farmaci può interferire con la normale attività elettrica del cuore in alcuni pazienti.
Il team di ricerca ha studiato gli effetti dell’interazione del farmaco –ceftriaxone, un antibiotico venduto con il marchio Rocephin e lansoprazolo, un farmaco prescritto per il bruciore di stomaco, venduto come Prevacid – ampiamente prescritto. I rischi cardiaci di questi farmaci usati da soli, non sono noti, ma insieme, possono aumentare il rischio di una condizione del cuore nota come sindrome del QT lungo, che può causare anomalie del ritmo cardiaco e, in rari casi, la morte improvvisa.
“La sindrome del QT lungo (LQTS, dall’inglese “Long Q-T Syndrome”) è una rara anomalia cardiaca caratterizzata da una ritardata ripolarizzazione delle cellule miocardiche ed associata a sincope. La sincope è determinata il più delle volte, da aritmie maligne, specialmente torsioni di punta, che possono degenerare in fibrillazione ventricolare, sino all’ arresto cardiaco irreversibile del soggetto colpito. Le aritmie nei pazienti affetti da LQTS sono spesso scatenate dall’esercizio fisico o dagli stimoli emotivi“.
Lo studio rileva che i pazienti che assumono ceftriaxone e lansoprazolo insieme, avevano 1,4 volte più probabilità di un prolungamento dell’intervallo QT rispetto alle persone che stavano assumendo solo uno di questi farmaci.
“La cosa più sorprendente è che si può utilizzare un database di miliardi di dati prevedere che due molecole insieme, possono modificare le funzioni di una proteina in una singola cellula deel cuore. Significa che questi algoritmi sono davvero utili nella ricerca medica.” “, ha spiegato l’autore senior dello studio, Nicholas Tatonetti, Assistente Professore di informatica biomedica presso la Columbia University Medical Center e membro del Columbia’s Data Science Institute
Una collaborazione insolita ha portato alla ricerca. Un giornalista del Chicago Tribune ha contattato Tatonetti per avere informazioni sul suo precedente lavoro per lo sviluppo di algoritmi per scoprire le interazioni farmacologiche pericolose. A quel tempo, Tatonetti si era concentrato sul diabete per trovare combinazioni di farmaci che potevano ridurre i livelli di zucchero nel sangue, ma c’era stata una mancanza di interesse per il suo lavoro. Il giornalista, Sam Roe, ha avuto un’idea. Che cosa succede se Tatonetti sposta la sua ricerca per l’individuazione di interazioni farmacologiche potenzialmente fatatli per il cuore? Questo tema poteva riscuotere sicuramente successo.
Roe aveva presentato Tatonetti a Raymond Woosley, un esperto nazionale sulla sindrome del QT lungo indotta da farmaci il cui lavoro precedenza aveva portato alla rimozione di un farmaco per la cura dell’allergia, dal mercato. Woosley ha consegnato a Tatonetti un elenco di farmaci noti per causare il prolungamento dell’intervallo QT e una costellazione di effetti collaterali, che il ricercatore ha utilzzato per scrivere un algoritmo per la ricerca di un database sugli effetti collaterali del farmaco.
Osservando solo gli effetti collaterali, l’algoritmo ha individuato centinaia di coppie di farmaci sospetti. Per restringere la ricerca, i ricercatori si sono rivolti a un database della Columbia di dati dei pazienti per verificare se le coppie di farmaci avevano prodotto effetti misurabili sul cuore. Consultando gli elettrocardiogrammi presenti nel database, i ricercatori hanno individuato il segnale di prolungamento del QT associato alla somministrazione di una dozzina di farmaci prescritti insieme.
Per ulteriore convalida, Woosley ha presentato Tatonetti ad un ex collega, Robert Kass, Presidente del Dipartimento di Farmacologia della Columbia che era anche interessato alla ricerca delle interazioni farmacologiche cardiache pericolose. Delle quattro coppie di farmaci con il maggior effetto, i ricercatori hanno testato la combinazione più utilizzata: ceftriaxone e lansoprazolo.
Come anticipato, i due farmaci prescritti da soli non avevano alcun effetto su un percorso elettrico chiamato canale hERG che aiuta a il cuore a mantenere un ritmo normale. Quando combinati, tuttavia, i ricercatori hanno trovato che i farmaci bloccavano il segnale elettrico del canale responsabile del mantenimento di un normale intervallo QT.
I ricercatori hanno informato la FDA e le aziende della scoperta, Roche per ceftriaxone e Takeda per lansoprazolo e stanno proseguendo a testare le altre tre coppie di farmaci.
I sostenitori della sicurezza dei farmaci sono molto soddisfatti. Lo studio fornisce la prova che gli strumenti scientifici possono scovare segnali significativi negli oceani dei dati. ” Le interazioni farmacologiche si verificano spesso, ma spesso rimangono sconosciute e noi abbiamo bisogno di migliori metodi di rilevamento”, ha detto il coautore dello studio Woosley, Presidente e fondatore di ACZERT, un’organizzazione senza scopo di lucro in Arizona focalizzata sulla sicurezza dei farmaci. “Le tecniche di Nick aprono nuove possibilità di esplorazione dei dati per i ricercatori”.
In un editoriale pubblicato nello stesso numero della rivista, Dan Roden, della Vanderbilt University Medical Center, ha espresso sostegno all’approccio e ha raccomandato gli autori di conferamre i risultati anche in uno studio clinico.
Fonte:Columbia University