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VACCINI - SATIRA (PRESUNTA): TRA CONTRADDIZIONI, IGNORANZA E “PROBLEMI” VARI

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SATIRA (PRESUNTA): TRA CONTRADDIZIONI, IGNORANZA E “PROBLEMI” VARI

La satira è un genere di composizione poetica e più in generale di comunicazione che si caratterizza per la sua forte impronta di critica politica al potere con espressioni che vanno dall'ironia pacata e discorsiva fino allo scherno ed all'invettiva sferzante.
Sin dall’antichità ed in particolare dall’antica Grecia, è stato lo strumento principe per mettere in risalto e ridicolizzare, grazie all’ironia ed al sarcasmo, i difetti e le storture del potere.

Tra le forme nelle quali la satira si è estrinsecata nel corso dei secoli, soprattutto negli ultimi due secoli, si evidenzia la “Vignetta” che ha l’innegabile pregio dell’immediatezzaa del messaggio e resa celebre da riviste come “Il Male”, “Cuore” ed il “Vernacoliere” e da vignettisti come Francesco Tullio Altan, Angese, Massimo Bucchi, Renato Calligaro, Daniele Calurii ed Emiliano Pagani, Disegni e Caviglia, Giorgio Forattini, Giannelli, Federico Maria Sardelli, Vauro Senesi, Sergio Staino, Vincino, etc.

Per essere realmente efficace, la satira necessita di alcuni requisiti essenziali in chi si vuole cimentare con essa: una buona dose di intelligenza e di cultura e quindi di ironia e sarcasmo.

Per questo motivo, la visione della vignetta di Mario Natangelo pubblicata in data 22.03.2017 ne “Il Fatto Quotidiano”, relativa alla manifestazione tenutasi a Roma il giorno prima per la Libertà di scelta vaccinale, non poteva non colpire un assiduo lettore del giornale come il sottoscritto per la sua superficialità, approssimazione e banalità.
Analizziamo quindi le strisce in tutte le loro parti.


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1. In primo luogo, dal punto di vista “filosofico”, corre l’obbligo criticare il fatto che un autore “satirico” ritenga opportuno rivolgere la sua “satira” contro la manifestazione di centinaia di persone che chiedono alle istituzioni di tutelare i loro diritti e le loro libertà, costituzionalmente garantite, anziché contro quei politici e quei poteri che cercano di limitare i primi e di cancellare le seconde.

Per questo motivo riteniamo che l’autore abbia dei “problemi” con la satira!

2. In secondo luogo, è altrettanto necessario sottolineare come lo stesso autore nel presentare le strisce nel suo sito, afferma dapprima “E POI SONO ANDATO CON GLI ANTIVACCINO” e quindi “Sono stato in piazza con gli antivaccinisti”; considerato che la manifestazione aveva come titolo “Prima…Vera giornata per la libertà di scelta vaccinale” e che tutti coloro i quali hanno preso il megafono o hanno rilasciato interviste - e sottolineo TUTTI – hanno premesso di non essere contrari a vaccini e vaccinazioni ma di rivendicare il diritto alla libertà di scelta in questo campo, è evidente che: o Natangelo non è in grado di capire la differenza tra rivendicare la libertà di fare o di non fare qualcosa e l’essere “anti”; oppure ha qualche motivo per scrivere una falsità!

Personalmente, da tifoso di calcio, rivendico il diritto di tifare per la Juventus e di non tifare per esempio per l’inter ma non sono “anti” alcuna squadra; magari, dopo questo esempio, la differenza sarà più chiara anche a lui!

È comunque evidente che Natangelo, oltre che con la “verità” ha dei “problemi” con la logica!

3. Quindi, nel primo riquadro, ritenendo evidentemente di far satira e riuscendo invece ad essere solo comico e macchietti stico, scrive: “La scienza ci ha stufato! Basta con i professoroni che studiano sui libri invece che su internet!”.

Dato che:

-. Nessuno tra coloro i quali hanno preso la parola o rilasciato interviste – e sottolineo NESSUNO – ha mai fatto affermazioni di questo tipo;

-. Da anni lamentiamo esattamente il contrario ovvero la falsità delle affermazioni di medici, professori e rappresentanti istituzionali assolutamente contraria alla scienza, agli studi scientifici ed ai dati epidemiologici ufficiali.
Senza contare poi che è proprio internet lo strumento principale per riuscire ad accedere alle fonti medico-scientifiche più recenti ed accreditate per mezzo di motori di ricerca quali PubMed, PlosOne, Jama etc.
È quindi evidente che il vignettista, nonostante ne faccia un uso quotidiano, ha dei “problemi” con internet!

4. Ancora, nel secondo riquadro si legge “ero in mezzo a 150 persone e bimbi non vaccinati”.
Considerato che alla manifestazione hanno partecipato almeno 1.200 persone (almeno quelle che siamo riusciti a contare) e che, secondo quanto riferito da fonti ufficiali, è stata di gran lunga la manifestazione col maggior numero di partecipanti degli ultimi dieci anni, è evidente che l’autore ha dei problemi anche col far di conto!

A meno che non se ne sia andato via prima delle 15:00 oppure che si sia sbagliato e volesse fare riferimento al numero dei soli bambini presenti!

5. sempre nel medesimo riquadro prosegue affermando “il posto ideale per prendersi il vaiolo”.
Considerato che:

-. L’OMS - e non presunti “antivaccinisti” – ha dichiarato eradicato il vaiolo nel 1980 in quanto l’ultimo caso riscontrato al mondo è stato diagnosticato in Somalia nel 1977; nello stesso anno (1977) la vaccinazione è stata sospesa anche nel nostro Paese per essere poi definitivamente abrogata nel 1981;
-. Tali dati sono facilmente reperibili - guarda caso – proprio in rete;
è di tutta evidenza come l’autore abbia “problemi” con l’epidemiologia! Oltre a quelli già citati in precedenza con internet.

6. Nel terzo riquadro, il vignettista “interpreta” a suo modo alcuni degli slogan urlati dalla folla; interpretazione - naturalmente – faziosa e risibile, soprattutto perché fatta da chi si autodefinisce autore satirico.
In ogni caso, vorremmo ricordare al vignettista che, nonostante la presenza di svariati medici, si trattava di una manifestazione per la libertà di scelta aperta a tutti e non di un “simposio di medici”; evidentemente, se non di comprendonio, manifesta quanto meno anche un serio “problema” di memoria!

7. Nel quarto riquadro l’autore, nel voler fare sfoggio della sua “cultura” scientifica si lancia nella inerpica su cime evidentemente per lui sconosciute come quelle della scienza in genere e della fisica meccanica in particolare.

Nel citare il postulato della “Legge di Lavoisier”, ovvero della “Legge di conservazione della massa”che prende il nome dal suo autore lo studioso francese Antoine-Laurent de Lavoisier, scrive: “Niente si crea e niente si trasforma ma vergogna vergogna vergogna”.
Considerato che – come noto – il predetto postulato recita invece: “Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”, è evidente come l’autore dimostri seri problemi non solo con la fisica meccanica ma anche – come indicato in precedenza – con la logica stante che, anche a non ricordare il postulato, è oggettivamente e logicamente incomprensibile pensare che nulla si trasformi stante che in realtà tutto ciò che ci circonda è in costante trasformazione.

Speriamo poi che il vignettista non abbia scritto la frase pensando che “vergogna” faccia rima con “trasforma” perché altrimenti dovremmo prendere atto di un suo ulteriore “problema”.
Se è vero che Lavoisier era un genio, altrettanto non si può dire per l’autore!

8. Nel successivo riquadro, nel dimostrare quella superficialità denotata sin dall’inizio e senza capire il senso di ciò che stava vedendo, critica uno dei partecipanti in base al suo abbigliamento dimostrando – coerentemente con il suo personaggio così come evidenziatosi in precedenza - di dare maggiore importanza all’apparenza piuttosto che alla verità ed alla consistenza dei contenuti.

9. Nell’ultimo riquadro l’autore chiude scrivendo: “Guardo il cielo, un aereo disegna in cielo una scia chimica”.
È di tutta evidenza la ridondanza nella ripetizione per due volte, nello spazio di sole cinque parole, dello stesso termine “cielo”; ciò, senza considerare poi che, se si guarda il cielo, è piuttosto evidente vedere un aereo che disegna una scia chimica sullo stesso e non certo in fondo al mare!

Per questo motivo, oltre ai già evidenziati “problemi” di logica, il vignettista dimostra di averne anche con la grammatica!
Per quanto attiene la chiosa: “vado via prima che si scateni il panico”, alla luce di quanto visto in precedenza, vogliamo augurarci che lo stesso autore fosse già stato colpito in precedenza da un attacco di panico che lo aveva indotto a tali e tanti strafalcioni!

Francamente, da un vignettista che, come riportato nella sua biografia riporta di aver ricevuto “…il 40° Premio per la satira politica di Forte dei Marmi, il Premio per la Satira Galantara” ci saremmo aspettati qualcosa di meglio!
Sarà una questione di gusti personali ma riteniamo che la satira sia un’altra cosa!

Roberto Mastalia



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