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Il castello costruito dall'AIDS 2/2

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Il Castello costruito dall'AIDS (2)


Il presente articolo (questa è la seconda parte) tratta di abusi farmaceutici che avvengono in un orfanotrofio di New York. Il lavoro di investigazione e di scrittura di questo pezzo è stato svolto durante il periodo che va dall'estate all'inverno del 2003 e pubblicato nel Gennaio del 2004 e con successivi aggiornamenti occasionali. E' servito per gettare le basi per le investigazioni riportate nella pellicola della BBC "Guinea Pig Kids" che hanno portato alla successiva investigazione dell'Associated Press e altri articoli di punta del New York Times. Le indagini sono in corso.


Liam Scheff. E-mail: liamscheff@yahoo.com

Versione Inglese - http://www.altheal.org/toxicity/house.htm

Versione Francese - http://www.sidasante.com/journal/maison.htm

traduzione italiana a cura di Ivan Ingrillì 


[continua da: Il castello construito dall'AIDS 1/2 ]

La dottoressa dell'ICC

Per confermare la storia di Mona, ho parlato con la dottoressa Katherine Painter, il direttore medico dell'ICC. Gli ho chiesto dei farmaci usati per il trattamento dell'AIDS, degli studi clinici e circa le operazioni allo stomaco dei bambini che non possono o non vogliono assumere i farmaci. La dott.ssa Painter mi ha detto che la sfida più grande che i bambini affrontano all'ICC non è la malattia, ma l'asservimento al loro regime farmaceutico. Mi ha anche confermato che ci sono "carichi e carichi di studi che vengono condotti sui bambini".

Per accedere ai file audio dell'intervista, cliccare qui.

LS: Di che cosa si occupa l'ICC

Dr. KP: L'ICC ha a che fare con bambini che hanno un quadro medico complesso ma che non hanno malattie acute, la cui assistenza medica offre maggiori sfide rispetto ad altri casi. Abbiamo in incremento rispetto agli anni passati che ha a che fare con l'aderenza ai trattamenti. Ci sono molti casi di bambini la cui affezione da HIV può essere ben controllata ma queste famiglie stanno avendo dei problemi con l'aderenza al regime medico dei bambini. 

Quello che chiediamo ai famigliari e ai nostri pazienti in termini di aderenza è qualcosa che va oltre il 100% - Prendere tutte le loro medicine per tutto il tempo necessario, sia che le abbiano a portata di mano o meno, se il farmaco li far stare male o se stanno male per un altra malattia concomitante.

L'ICC e' affiliato con il Columbia Presbyterian. Facciamo da calamita per circa 6 ospedali di New York - Columbia Presbyterian, Harlem Hospital, New York Hospital, St. Luke 's / Roosevelt, King County e SUNY di Brooklyn. Riceviamo casi dalle cliniche in città che si occupano di HIV, nei cinque borghi e nella Westchester lungo l'isolta. La maggior parte delle cliniche si trovano in centri medici.

LS: L'ICC partecipa alle sperimentazione cliniche dei farmaci?

KP:  Molte delle cliniche che fanno riferimento a noi stanno partecipando ai test clinici sui farmaci. I bambini che partecipano ai test clinici vengono sottoposti a monitoraggio, test e alla fornitura di un farmaco sperimentale attraverso i laboratori clinici e conduciamo i trattamente qui.


Il Castello costruito dall'AIDS 1/2

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Il Castello costruito dall'AIDS


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Il presente articolo tratta di abusi farmaceutici che avvengono in un orfanotrofio di New York. Il lavoro di investigazione e di scrittura di questo pezzo è stato svolto durante il periodo che va dall'estate all'inverno del 2003 e pubblicato nel Gennaio del 2004 e con successivi aggiornamenti occasionali. E' servito per gettare le basi per le investigazioni riportate nella pellicola della BBC "Guinea Pig Kids" che hanno portato alla successiva investigazione dell'Associated Press e altri articoli di punta del New York Times. Le indagini sono in corso.


Liam Scheff. E-mail: liamscheff@yahoo.com

Versione Inglese - http://www.altheal.org/toxicity/house.htm

Versione Francese - http://www.sidasante.com/journal/maison.htm

Introduzione:

Nel Washington Heights, a New York c'e' un edificio in mattoni di quattro piani chiamato Incarnation Children Center (ICC). Questo ex convento ospita stabilmente quei bambini che sono stati rimossi dalle loro abitazioni dall'ACS (Agency for Child Services, i servizi sociali). I bambini sono di colore, ispanici e poveri. Molte delle loro madri hanno avuto storie di abusi di droga e sono morte. Una volta portati all'ICC, i bambini diventano soggetti alle sperimentazioni dei farmaci sponsorizzate dalla NIAID (Istituto Nazionale delle Allergie e delle Malattie Infettive, una divisione del NIH, l'Istituto Sanitario Nazionale), dalla NICHD (Istituto Nazionale della Salute del Bambino e dello Sviluppo Umano) in congiunzione con alcune delle più grandi compagnie farmaceutiche - GlaxoSmithKline, Pfizer, Genentech, Chiron/Biocine e altri.

I farmaci che vengono somministrati ai bambini sono tossici e portano a conseguenze conosciute quali mutazioni genetiche, collasso degli organi, bone morrow death, malformazioni fisiche, danni celebrali e disfunzioni dermiche che possono essere fatali. Se i bambini rifiutano i farmaci, vengono bloccati e forzati nella loro assunzione. Se la resistenza continua vengono portati al Columbia PresyterianHospital dove un chirurgo gli piazza un tubo che attraverso l'addome arriva nello stomaco. Da qui in poi i farmaci verranno iniettati direttamente dentro il loro intestino. 

Nel 2003, due bambini dell'età di 6 e 12 anni, ebbero dei collassi debilitanti a causa della tossicità dei farmaci. Il più piccolo divenne cieco. Morirono entrambe dopo poco tempo. Un altro ragazzo di 14 anni è morto recentemente. Un bambino di 8 anni ha dovuto subire due interventi chirurgici per rimuovere degli enormi grumi di grasso dal suo collo che gli erano stati provocati dai farmaci.

Questa non è fantascienza. E' ricerca. Ricerca sull'AIDS. I bambini dell'ICC sono nati da madri che erano risultate positive al HIV e che si erano auto-diagnosticate positive.  In qualsiasi caso ne ai genitori ne ai piccoli pazienti è stata svelata una questione cruciale: il test dell'AIDS è di fatto estremamente inaccurato (1,2). Il test dell'HIV reagisce a circa una settantina di disturbi comuni che generano dei falsi positivi. Condizioni comuni come i raffreddori, herpes, tubercolosi, abuso di droghe, vaccinazioni e, attenzione, le gravidanze in corso e quelle recenti (3,4,5). Qui si tratta di un doppio errore perché i fattori che causano il falso positivo nelle gestanti possono essere trasmessi al loro bambino a cui viene attribuito la stessa diagnosi errata. 

Molti di noi non conoscevano queste cose prima d'ora. E' senza ombra di dubbio il più grande segreto della medicina. Tuttavia anche se è un fatto ben noto tra i ricercatori dell'HIV che il test dell'Aids sia estremamente inaccurato, non viene detto ai medici e certamente non viene detto ai bambini dell'ICC che vengono usati come le cavie da laboratorio per testare i farmaci di nuova generazione per l'AIDS. L'ICC viene gestito dal "Presbyterian Hospital Columbia University" in affiliazione alla "Catholic Home Charities" dell'arcidiocesi di New York.


Lettera ai giornali sul caso Monsellato

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In seguito alla vergognosa campagna giornalistica contro l'omeopatia. Questa lettera e' stata spedita a tutte le testate giornalistiche, pensate sia stata presa in considerazione?



Gentile Direttore,

Le scrivo in merito alla recentissima tragica morte del figlio di un collega omeopata, ma soprattutto alla vergognosa strumentalizzazione e alla campagna denigratoria (l'ennesima) che si scatena in questi casi da parte della cosiddetta scienza ufficiale e dei giornalisti (?) asserviti, quella scienza che  - sola -  si arroga il diritto di stabilire cosa sia "scientifico" e cosa non meriti questo appellativo, che  - sola -  spesso senza minimamente conoscere ciò di cui pretende di discutere, si permette di denigrare, svilire, deridere e tentare continuamente di umiliare ed ostacolare quanti professano la scienza medica senza imbottire di sostanze tossiche le persone che loro si affidano. Mi arrogo, certo di interpretare il sentimento di tutti i Colleghi che praticano la Medicina Biologica, il diritto-dovere di difendere questa meravigliosa ed efficientissima scelta terapeutica : siamo stanchi di queste continue cacce alle streghe e di questi atteggiamenti, Le assicuro, solo ed esclusivamente italiani. 

L'Italia  - infatti -  paga qualcosa come 15 milioni di euro all'anno di penali per non VOLERSI adeguare alle normative europee in merito alla Medicina Biologica, ma questo gli Italiani non devono saperlo. Abbiamo speso miliardi di euro per un vaccino fasullo e inefficace il cui contratto ancor più fasullo e "capestro" era stato secretato dallo Stato, e non se ne deve parlare... Abbiamo un bambino su 70 con una patologia dello spettro autistico ( nella cui patogenesi possono giocare un ruolo determinante i vaccini, cosa riconosciuta in alcune sentenze ), e non se ne deve discutere...!!!A Napoli si tenta di chiudere un Centro del S. Paolo in attivo di 200.000 Euro/anno ( l'unica struttura in attivo delle AUSL di Napoli ! ) solo perchè vi si pratica l'omeopatia, e nessuno lo denuncia. Ci nutriamo e curiamo come i polli, consentendo l'uso di farmaci e prodotti spazzatura tossici e cancerogeni che Nazioni serie hanno messo al bando ( vedi RED BULL e centinaia di altre porcherie indegne ), ed è tutto O.K.... I media  - abilmente pilotati e forse foraggiati a dovere -  non fanno che pubblicizzare farmaci e vaccini di dubbia utilità quando non di certa pericolosità ( vedi "Suine" ed "Aviarie" costruite a tavolino ), e nessuno fiata.

Ultima penosa pubblicità  - "quasi occulta", direi, su "Forum" di ieri, dei vaccini di tutti i tipi, con annessa denigrazione della Medicina Naturale e dei genitori che scelgono scientemente e coscienziosamente di non sottoporre i loro figli a pratiche vaccinali di dubbia efficacia e talora accertata pericolosità, ovviamente  - come sempre -  rigorosamente senza contraddittorio...! Siamo stanchi di essere considerati figli di un dio minore, gente senza scrupoli ( quando ne abbiamo per certo almeno quanti i colleghi allopati ) e venditori di fumo: le prove circa gli effettivi meccanismi di azione dell'omeopatia ci sono almeno dal 1920 ( vedasi "ormesi" o "Legge di Arndt-Schultz" ), e vengono da decenni prodotti studi comparativi e in "doppio cieco" che parlano chiarissimo a tutti meno a chi non vuol sentirne, leggerne e capirne ; milioni di cittadini si affidano con fiducia e spessissimo con ottimi risultati all'omeopatia, cui arrivano il più delle volte dopo non aver ottenuto risposte soddisfacenti dalla"scienza ufficiale", ed in realtà è questo  - più di ogni altro -  il motivo per cui siamo soggetti a queste persecuzioni scientificamente condotte dagli stessi "scienziati" che vogliono vaccinarci tutti con vaccini inefficaci, dannosi e costosissimi...

Alla massa il nome di Marcello Monsellato ( il papà del bimbo deceduto per cause da chiarire ) non dirà molto, ma gli addetti ai lavori sanno bene che egli è un Maestro della Medicina, noto in Italia quanto all'estero, e che conosce Fisiologia, Patologia e Clinica come pochi altri.  Trovo giustissimo accertare le cause del decesso del figlio, ma aggiungere alla tragedia che lo ha colpito una inquisizione strumentale ed un linciaggio mediatico potenzialmente pilotabili ( "pensar male è peccato, ma spesso ci si prende..." ) è un'operazione vile e criminosa da evitare, e mi auguro vivamente che l'Ordine dei Medici vigili su eventuali eccessi ed abusi, considerando che siamo Medici anche noi. Chiudo con un fiducioso auspicio che questa lettera venga pubblicata, e con un realistico aforisma di Einstein : "E' più facile rompere un atomo che un pregiudizio...!"

Cordialmente ! Massimo Pietrangeli, medico orgogliosamente omotossicologo

 

Il giorno 4 agosto 2011 alle ore 10, a Verona (zona Porto S. Pancrazio) si è tenuta una cerimonia ufficiale per l'intitolazione di un'area verde ai Fratelli Tremante, con la seguente denominazione: "AI FRATELLI MARCO E ANDREA TREMANTE DECEDUTI IN SEGUITO A VACCINAZIONE OBBLIGATORIA".
Questo è stato un avvenimento molto importante e, fino ad ora, unico al mondo.
(COMILVA)


fratelli_trem.jpg


"Signore e signori, Autorità presenti,
Un cordiale saluto unito al ringraziamento per la vostra vicinanza in una occasione da tempo attesa e sollecitata.
Grazie alla consapevolezza ed all'impegno delle autorità civili del nostro comune, in particolare del Sindaco Flavio Tosi e dell'assessore , viene, probabilmente per la prima volta al mondo, dedicata un'area pubblica a persone che sono decedute in conseguenza dei danni subiti per la pratica obbligatoria delle vaccinazioni. L'intitolazione porta il nome dei Fratelli Tremante, Marco ed Andrea, ma con loro sono ricordate tutte le vittime delle vaccinazioni e le famiglie che nel dolore e nel silenzio hanno visto fin qui soffocata la loro dignità umana. Sì, perché il silenzio indifferente è doloroso, tanto quanto la malattia provocata che conduce alla morte.

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Per questo tutte le famiglie delle vittime e dei danneggiati in conseguenza della pratica vaccinale obbligatoria sono oggi idealmente qui, con noi, e le sento particolarmente vicine assieme ai miei figli Luca, unico a non avere subito danni, e Alberto, gemello di Andrea, icona vivente delle atrocità che possono essere causate dai vaccini. Finalmente tutte le vittime e i danneggiati per la pratica obbligatoria delle vaccinazioni hanno un luogo in Verona, per ora il primo e unico, in cui riconoscersi ed essere riconosciuti come tali. Mi sono vicini in questo momento e ringrazio i miei parenti più stretti: mi hanno supportato e spesso sopportato in questi anni temendo, a volte, che fossi pazzo o visionario. Un ringraziamento anche al personale che ha garantito negli ultimi nove anni l'assistenza continua ad Alberto, con professionalità e partecipazione sentita, mantenendo così una parvenza di normalità alla vita quotidiana. Sono nove anni che è mancata Franca, sposa e madre che ha vissuto con dignità e nel silenzio il dolore che io, per il mio carattere battagliero, ho invece urlato in faccia al mondo. Se ne è andata, stroncata da un tumore al cui insorgere non sono stati certamente estranei gli strapazzi, le ansie e la sofferenza interiore: i mesi trascorsi nelle sale di rianimazione, accanto ai figli, le notti trascorse per anni accanto al letto di Alberto, nella nostra stanza matrimoniale trasformata in una sala di rianimazione per consentirgli la sopravvivenza, contro ogni logica medica che ne aveva già previsto la fine precoce. Oggi questa giornata è dedicata anche a lei che sta assieme ai nostri due figli nel cielo, oltre le nubi impalpabili, dopo avere calpestato per anni gli aculei spinosi delle nostre incalcolabili sofferenze.

Oggi non voglio elencare le prevaricazioni, le ottusità e le angherie subite in nome di teorie e presunte verità scientifiche che non vogliono essere seriamente sottoposte a verifica critica. Chi lo desidera ha la possibilità di documentarsi ampiamente e di mettere a confronto intelligentemente le diverse posizioni. I dati che stanno in questo momento emergendo, anche negli Stati Uniti, sono impressionanti.

Desidero piuttosto salutare e ringraziare uno scienziato di fama internazionale, il prof. Giulio Tarro, che con onestà e grande coraggio ha riconosciuto ed attestato il danno vaccinale per Andrea ed Alberto e indicato la strada alternativa da seguire per curare Alberto, una strada che gli ha permesso di essere oggi qui con noi e di festeggiare il suo trentacinquesimo compleanno. Altri stupendi medici hanno aiutato Alberto nel suo percorso di vita, tra i quali il prof. Lorenzo Torelli, illustre rianimatore, e il prof. Valsè Pantellini. A questi e ad altri medici meravigliosi, che porto impressi nella mente e nel cuore, che hanno saputo resistere alla contestazione dell'ufficialità scientifica, vanno la mia stima e la mia riconoscenza.
Una dedica desidero farla anche a tutti quei genitori che mi contattano tramite internet per raccontare il loro dolore nello scorgere nei figli i primi segni di quelli che oggi chiamiamo "danni da vaccino" e la rabbia e l'impotenza nel chiedere: "cosa fare?".
Già: "il danno da vaccino", quella piccola, quasi insignificante, per le case farmaceutiche, tassa da pagare per una totale ed efficace protezione dalle malattie infettive! Una bassissima percentuale di reazioni avverse, si dice, dove la colpa sembra non essere più del vaccino ma del sistema immunitario che non reagisce correttamente. Ma le percentuali non sono così basse come le case farmaceutiche, che stilano le statistiche, vorrebbero far credere e soprattutto la colpa non è dei nostri bambini. Mi appello ad ogni medico, perché il problema venga affrontato con occhio più aperto e libero da verità precostituite, perché l'intolleranza ai vaccini sia studiata in profondità, perché si accertino tutti i casi di reazione avversa, perché i genitori delle vittime non siano lasciati soli prima della vaccinazione e dopo all'insorgere eventuale del danno.
Un ringraziamento pubblico lo devo a Flavio Tosi, per quanto ha fatto come assessore regionale alla sanità, fino alla cancellazione nel 2008 dell'obbligatorietà delle vaccinazioni nel Veneto, e per la sensibilità mostrata da sindaco nei confronti della mia famiglia, che si concretizza tra l'altro con l'intitolazione di questa area verde a Marco ed Andrea.
Devo però segnalare che la "non obbligatorietà" non risolve da sé il problema del danno: vuole rendere libera la scelta del genitore, che dovrebbe consapevolmente valutare benefici e rischi di questa pratica medica. Orbene i presunti benefici vengono ampiamente illustrati negli ambulatori; i rischi molto meno, per non dire per niente!
Allora un genitore come può consapevolmente valutare e decidere?

E quando si smetterà di far sentire colpevole, di cosa poi (?), un genitore che opti per la non vaccinazione ? Un appello devo quindi rivolgerlo alle nostre autorità sanitarie regionali, perché sia data una informazione completa ai genitori, che li renda veramente liberi nella loro decisione: c'è in questo una precisa responsabilità morale e professionale. E se, come indica lo stesso prontuario sanitario, la vaccinazione con virus vivo non va effettuata in soggetti con una qualsiasi carenza immunitaria, perché non proporre i necessari accertamenti preventivi ?

Un grazie desidero rivolgerlo anche al Vescovo Mons. Giuseppe Zenti, per una presenza ed una vicinanza già lungamente richiesta ed attesa in chi lo ha preceduto come pastore della Chiesa di Verona e della Chiesa di Roma. A lei Eccellenza , la cui voce sarà certamente più ascoltata della mia, chiedo di sollecitare la Chiesa ad avere uno sguardo libero su questa problematica, capace di non farsi ingannare dalla propaganda delle grandi case farmaceutiche, e di sollecitare i medici che si ispirano al Vangelo, oltre che al giuramento di Ippocrate, affinché siano effettivamente al servizio della libertà di coscienza dei genitori dando una corretta e completa informazione ed erigendosi a difesa della vita, esigendo una ampia ricerca sui danni vaccinali, libera dai condizionamenti dei grandi interessi economici.

L'ultimo appello è per i "media": tocca a voi cercare, ascoltare e far conoscere la verità di tanti bambini e bambine ed anche adulti vittime inconsapevoli di lesioni irreversibili da vaccino, che limitano e limiteranno il loro sviluppo psicofisico e la loro crescita umana. Sono molti, molti di più di quanto comunemente si pensi.
E, se non ci avete pensato fino ad ora, questa giornata la dedico anche a voi."

Giorgio Tremante


http://www.tremante.it/


Il dr Giorgio Vitali ci racconta della truffa sul caso Di Bella in alcune videointerviste davvero interessanti.








APPROFONDIMENTI:




e ovviamente la vecchia pagina del ns sito storico nella sezione "La Libertà di scelta prima e dopo Di Bella".

Ivan





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