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PRIMUM NON NOCERE: Vaccinazioni, la testimonianza di una famiglia su Radiocolors.it

PRIMUM NON NOCERE E' SEMPRE STATO UN PRINCIPIO FONDAMENTALE DELLA MEDICINA.
Primum non nŏcēre è una locuzione latina che significa "per prima cosa, non nuocere".

Solitamente è uno dei principi che si insegna per primo nelle facoltà di medicina, anche se è chiaramente applicabile quotidianamente in ogni circostanza della vita.

Ciò significa che, nella scelta di qualsiasi terapia, bisogna innanzitutto non arrecare danno al paziente e per questo, tra i trattamenti possibili, va sempre privilegiato quello che ha meno controindicazioni.

Ieri mattina Mirco Ercolani ha rilasciato la sua intervista a David Gramiccioli Ouverture durante la trasmissione Overture su Colors Radio. Potete ascoltare il podcast dell'intervista al seguente link

http://www.vetrinaservizi.it/pagina2446_ouverture.html


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Con l'occasione pubblichiamo la testimonianza della famiglia Ercolani pervenuta alcuni giorni fà all'indirizzo mail della nostra Associazione AURET Autismo Ricerca e Terapia, con autorizzazione alla divulgazione:


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<<Saluti a tutti,
con la presente lettera, vogliamo dividere il nostro trascorso e la nostra esperienza con tutti Voi e con coloro che si trovano a dover intraprendere la scelta più corretta e giusta per la salvaguardia della salute dei propri figli nel momento attuale e futuro del loro cammino terreno. Abbiamo deciso di scrivere questa nostra testimonianza, per continuare a passare quel testimone di conoscenze ed esperienze vissute personalmente sulla propria pelle da tante famiglie e dai loro incolpevoli figli, in seguito a reazioni avverse, che si sono manifestate dopo somministrazione di preparati vaccinali. Testimonianze che hanno avuto il valore indicibile di non farci sentire soli ed isolati, che ci sono persone che come noi hanno affrontato, affrontano e purtroppo affronteranno situazioni difficili, spesso impossibili da superare e metabolizzare per l’enorme ferita che lasciano, viva e sanguinante, nel cuore e nell’anima. Per testimoniare che ci sono persone, medici, comitati e organizzazioni come Auret a cui va la nostra infinita riconoscenza ed il nostro più sentito ringraziamento per l’aiuto profuso nei nostri confronti. Spero che quanto mi appresto a scrivere sia utile soprattutto ai genitori per una scelta più consapevole ed informata e per far capire che è giunto il momento di uscire dal buio della deviata informazione medico-scientifica che ci viene propinata quotidianamente. Mi chiamo Mirco Ercolani, ho 42 anni e sono padre di due bambini, rispettivamente di 9 anni e mezzo e sei anni e mezzo. Passo subito a descrivervi il quadro clinico dei parenti prossimi ai bambini, per far capire quanto una semplice acquisizione anamnestica di informazioni medico-cliniche possa delineare un quadro di potenziale rischio alla somministrazione dei vaccini:

- madre, intossicazione da metalli pesanti (analisi minerale tissutale), dovuta alla rimozione con protocollo non protetto nell’estate del 2008 di numero otto amalgami dentari, sostituiti con altrettanti amalgami di vecchio tipo, contenenti rame, stagno, argento e in passato piombo, tenuta insieme da mercurio liquido. L’insanitaria procedura è stata effettuata nell’imminente gestazione di Nicola da parte della stessa. In seguito a richiamo vaccinale antitetanico, (successivamente abbiamo scoperto che insieme al tetano gli era stato somministrato anche la non richiesta Difterire), cominciava ad accusare malessere generale, stanchezza cronica, disturbi gastro-intestinali, rinocongiuntivite, dermatite atopica, eczemi diffusi e parestesie arti superiori e in minore gravità agli arti inferiori. Successivamente, accertamenti per mezzo di risonanza magnetica nucleare con somministrazione di mezzo di contrasto (Gadolinio), diagnosticava una lesione della sostanza bianca mielinica periventricolare, iperintensa, costituita da un’areola di circa 12 mm. di diametro del corno frontale di sinistra e due alterazioni puntiformi, con analoghe caratteristiche di segnale, rilevate in prossimità della giunzione cortico-sottocorticale;

- padre, in seguito alla somministrazione di vaccini durante il servizio militare di leva, (meningococcica, antiepatite B,antitetanica, antitubercolina), accusava sintomatologia multipla, riassumibili in stanchezza cronica, rinocongiuntivite, dermatite atopica ed eczemi diffusi, alterazione cuoio capelluto ed alopecia, allergia a molteplici sostanze inalanti, disturbi gastro intestinali e intolleranze alimentari. Successivamente in seguito a rimozione con protocollo non protetto nell’estate del 2008, di numero undici amalgami dentari sostituiti con altrettanti amalgami contenenti rame, stagno, argento e in passato piombo, tenuta insieme da mercurio liquido e a richiamo vaccinale antitetanico, (successivamente abbiamo scoperto che insieme al tetano gli era stato somministrato anche la non richiesta Difterite, intossicazione da metalli pesanti rilevata da analisi minerale tissutale), si verificava sistematico peggioramento del quadro clinico generale con diagnosi di spondiloartrite sieronegativa con positività ANA. La tipizzazione HLA A-B-C sierologica evidenziava valore HLA-Cw, predisponente la psoriasi, latente non sintomatica, riconducibile alla spondiloartrite sieronegativa.Pressione endoculare elevata,colite spastica con alterazione della morfologia dei villi intestinali, alterazione membrana cellulare con squilibrio forte (CNR Bologna), alterazione microbiota intestinale con squilibrio forte (Laboratorio Val Sambro S.r.l - Bologna).

- fratello: in seguito a vaccinazioni, come da programma “insanitario” nazionale, manifestava irritabilità, inappetenza, pianto inconsolabile, alterazione abitudine intestinale, febbre elevatissima (39,5°C-40°C), intolleranze alimentari, broncostruzione e broncospasmo con frequenti accessi per assistenza ospedaliera, eczema e dermatite atopica. Intossicazione da metalli pesanti (analisi minerale tissutale);
nonno paterno, soffre di maculopatia degenerativa; nonna paterna, patologia otorinolaringoiatrica autoimmune, ipertesa e problemi cardiaci; nonno materno, carcinoma vescicale, mielodisplasia, splenomegalia e steatosi epatica; nonna materna, lesioni neurologiche puntiformi diffuse con diagnosi di non precisata natura.

Nicola, fino a 4 mesi gode di ottima salute, 29/01/2010, prima somministrazione Infarix Hexa e Prevenar 7, manifesta irritabilità, inappetenza con constatazione del pediatra curante, del momentaneo blocco della crescita ai controlli di routine mensili e primo episodio di broncospasmo trattato con bronco dilatatori per aerosol e cortisonici orali. La sintomatologia si manifestava a circa 18 ore dall’inoculazione. Regressione della stessa nella spazio temporale di 7 giorni. 30/04/2010, seconda somministrazione di Infarix Hexa e Prevenar 7. Ripetizione della sintomatologia di cui sopra, irritabilità, inappetenza, secondo episodio di broncospasmo a cui si aggiungono temperatura 39°C-39.5°C, comparsa di sintomatologia affine ad orticaria ed eczemi diffusi di lieve entità. Si ripete terapia con bronco dilatatori per mezzo aerosol e cortisone terapia orale. Manifestazione della sintomatologia a circa 12 ore dalla somministrazione dei vaccini, regredita dopo circa 10 giorni. Ripetizione frequente di recidive broncostruttive nell’intervallo tra il secondo e il terzo richiamo vaccinale. 19/11/2010, terza somministrazione di Infarix Hexa e Prevenar 13, dopo circa 08 ore orticaria ed eczemi diffusi con interessamento oculare, visivamente gonfi ed arrossati. Regressione dell’orticaria e della sintomatologia dermatologica di cui sopra e comparsa circa 20 ore dall’inoculazione del terzo richiamo, della ben nota sintomatologia precedentemente menzionata dopo la prima e seconda dose inoculata. Irritabilità, inappetenza e terzo episodio di broncospasmo e broncostruzione che ha reso necessario l’accesso al pronto soccorso sanitario pediatrico per l’inefficacia (No Responder) dei trattamenti eseguiti a domicilio. Trattamento con associazione di bronco dilatatori per aerosol e cortisonici per via orale. Diagnosi di bronchite asmatiforme. Regressione della sintomatologia dopo 15 giorni a causa di una importante componente catarrale palliata con antibiotico terapia. Intensificazione di recidivanti episodi di broncospasmo, broncostruzione, dispnea, broncostenosi, impegno diaframmatici e rientramenti sottocostali, desaturazione con SaO2 che si attestano al 83%-85% palliata con ossigenoterapia con Ventimask ad alti flussi (12 litri al 50%), due complicanze per sovrapposizione batterica e successiva diagnosi di bronco polmonite. Il decorso di guarigione dalle recidive e sempre lento e difficoltoso per la forte componente catarrale che spesso richiede il trattamento con antibiotico terapia. 13/05/2011 somministrazione di MMR Vax Pro. Dopo circa 10 giorni, inappetenza, irritabilità, stipsi, astenia, disturbi del sonno, febbre elevata superiore a 39°C. Da questo momento Nicola ha sofferto di episodi recidivanti ricorrenti, fino a 12 nell’arco di tempo da Ottobre a Marzo, con un sistema immunitario incapace di fronteggiare il minimo insulto meteorologico e virale, ma, al contrario, estremamente reattivo nei confronti di molteplici inalanti e alimenti.

Gli accertamenti diagnostici da noi effettuati hanno rilevato:
- Reazione altissima per presenza di metalli misti nelle urine (Metal Test-Metodo CSM);
- Intossicazione cronica da metalli pesanti, prevalentemente Mercurio, Piombo, Alluminio e Uranio. (Analisi minerale tissutale- Mineral Test Civitanova Marche);
- Forte squilibrio delle membrane cellulari (Lipinutragen Srl.-Laboratorio Lipodomica- Area della ricerca- CNR di Bologna);
- Forte alterazione microbiota intestinale (Gut System-Laboratorio Analisi Cliniche Val Sambro S.r.l.);
- Valori sopra la norma di IgE totali e di alcune IgE specfiche (Prist e Rast-UOC Diagnostica di Laboratorio Ospedale Media Valle del Tevere);
- Valori sotto la norma per linfocitopenia assoluta T. In particolare i linfociti assoluti T CD4+ e T CD8+ (Analisi immunofenotipica-Laboratorio di Immunologia Clinica e Immunologia del Trapianto Ospedale Santa Maria della Misericordia).
Qualunque medico, in scienza e coscienza, (Primum Non Nocere), avrebbe dovuto riconoscere che nostro figlio Nicola, ha sofferto e soffre di uno squilibrio del sistema immunitario, con iper stimolazione del sistema linfocitario T helper 2 (TH2) e una soppressione del sistema linfocitario T helper 1 (TH1), caratteristica innata di ogni neonato e della madre che lo porta in grembo, al fine di rendere possibile il compimento della gestazione senza rigetti da auto immunità. Lo squilibrio tuttora presente, (Nicola alterna 10 giorni del suo relativo “star bene”, a 10 giorni di svariate problematiche di natura virale, rino virale, asmatica, bronchite, allergie varie, ecc…, ecc…), è stato mitigato da anni di viaggi della speranza in giro per l’Italia, al fine di trovare la soluzione ai nostri problemi.
Nonostante abbiamo esplicitamente menzionato le varie reazioni avverse verificatesi dopo i primi due richiami vaccinali al personale sanitario del centro vaccinale, preposto alla somministrazione degli stessi vaccini e ad esplicita mia domanda se il sistema immunitario del bambino non era ancora pronto a ricevere questi insulti esogeni, perché immaturo e/o compromesso da un quadro clinico non di nostra conoscenza e se quindi non fosse più indicato posticipare il terzo richiamo, fare eventuali approfondimenti con esami emato-chimici, ecc…ecc…, gli stessi mi rispondevano in maniera frettolosa, indisposta e sarcastica, che il sistema immunitario del bambino era perfettamente maturo e che il vaccino è innocuo e ben tollerato.

Faccio notare che la spocchiosa saccente, supponente ignoranza di questi pseudo-sanitari, non ha ricompresso nell’affermazione, nemmeno il “generalmente” che di norma precede sempre il “Sono innocui e ben tollerati”. Come a dire che per loro sono sempre innocui e ben tollerati. Nicola venne nuovamente vaccinato con il terzo richiamo e quello che accadde poi è quanto sopra sintetizzato. Nonostante tutto, come per il primo figlio, anche per il secondo mi sono state spedite le innumerevoli lettere di richiamo per l’inoculazione del quarto richiamo dei sei anni d’età. E’ evidente che nonostante tutto, si continui a non tenere conto del quadro clinico e sintomatologico dei bambini a cui vengono somministrati più vaccini, ma nemmeno di quello stesso quadro clinico e sintomatologico di quei bambini a cui più vaccini sono già stati inoculati, cagionandogli una reazione avversa. La valutazione del rischio, nella curva che correla i danni e i benefici dei vaccini in base alla qualità della vita del nostro bambino e al numero dei vaccini eseguiti, indica che, nel momento in cui Nicola è stato vaccinato, il punto di “cross-over” era fortemente sbilanciato verso il danno che supera i benefici, quando, al contrario, i benefici dovrebbero superare il danno. Questa indicazione è fortemente permanente anche allo stato attuale. Data la condizione psico-fisica di salute del bambino, (visto che cinque anni e mezzo di continua malattia hanno fortemente e indelebilmente segnato noi genitori, ma ancor più hanno destabilizzato il bambino, sia fisicamente, ed oramai, da diverso tempo, anche psicologicamente, per la negata possibilità di svolgere tutte le normali attività che un bambino della sua età è naturale che compia. come il semplice correre insieme agli amici o fare attività fisica a scuola. Dati i progressi nella conoscenza della fisiologia e fisiopatologia immunitaria indicati anche dalla “PNEI”, (psiconeuroendocrinoimmunologia), risulta essere altamente controindicata la somministrazione del richiamo vaccinale, tanto più, che i vaccini in oggetto, difterite, polio e tetano, sono costituiti da virus uccisi o antigeni di esso che stimolano una risposta immunitaria linfocitaria di tipo 2 (TH2), con persistente grave rischio di peggiorare ulteriormente lo squilibrio già esistente in Nicola. Per quanto sopra riportato è ovviamente palese che al momento non abbiamo più acconsentito ad ulteriori richiami vaccinali con conseguente consegna agli uffici di competenza del nostro “Dissenso Informato”.

Per completezza d’informazione e per meglio comprendere l’antiscientifico ed insanitario protocollo vaccinale italiano, posso testimoniare, in seguito ad analisi anticorpale, che nel caso del primo figlio, risultano valori elevatissimi come per antipolio e morbillo che equivale addirittura a 5500 U.I/ml.. Vale a dire una iper-immunizzazione da iper risposta immunitaria TH1 che ad un eventuale ulteriore richiamo, sottoporrebbe il bambino ad una iper-stimolazione immunitaria con possibili eventuali reazioni avverse non prevedibili.
Posso altresì testimoniare che per il mio secondo figlio, l’equivalente titolo anticorpale contro antigeni uccisi è stabile ed elevata, mentre per morbillo, parotite e rosolia, nonostante i vaccini, rimane permanentemente negativo. Un medico in scienza e coscienza, capirebbe dopo attenta valutazione del quadro clinico generale ed olistico, che questa è un’ulteriore indicazione dello squilibrio immunitario di tipo TH2 che rende totalmente inefficace una risposta anticorpale a quegli antigeni vivi attenuati che richiedono un’impegno immunitario di tipo TH1. Alias, per cercare di ottenere un qualche probabile ed incerto risultato, occorrerebbe vaccinare indiscriminatamente e ripetutamente senza tenere conto degli effetti collaterali, reazioni avverse e quant’altro insito nel carico tossicologico del preparato vaccinale. Condotta anti-medica e anti-scientifica perpetrata sulla salute di tanti bambini innocenti.

Mi avvio alla conclusione, dicendo e condividendo quanto affermato da medici e ricercatori esperti in merito all’argomento in oggetto, ovviamente indipendenti dall’establishment medico e dalla lobby farmaceutica, che è sbagliata una divisione tra pro e contro vaccini, che gli stessi sono un trattamento farmacologico a cui sono sottoposte persone e soprattutto bambini sani, con un sistema immunitario non ancora in grado di rispondere ad un insulto esogeno di così ampia portata, in particolare riferimento alle condizioni di una sempre più incontrollata contaminazione ambientale che determina la nascita di neonati già portatori di un carico tossicologico sopra la soglia di minima accettabilità. Come tutti i farmaci, prima della loro somministrazione deve essere attentamente, ponderatamente in modo particolareggiato ed esaustivo, eseguita una valutazione medica olistica in scienza e coscienza, al fine di individuare predisposizioni e criticità alla comparsa di reazioni avverse. Una linea guida e/o un protocollo medico non può essere indiscriminatamente applicato a milioni di persone.
La nostra salute e soprattutto quella dei nostri bambini non può più essere delegata nella mani di terzi. Informiamoci, leggiamo libri, partecipiamo alle tante conferenze e convegni che vengono tenuti su tutto il territorio italiano, consultiamo internet al fine di formarci quella consapevole e cosciente conoscenza per tagliare quella nebulosa cortina di fumo che per anni ha oscurato la verità e la nostra primaria libertà di scelta. Spetta a noi il primario diritto di scelta dei trattamenti sanitari a cui devono essere sottoposti i nostri bambini, in un contesto sociale in cui non sono più presenti emergenze sanitarie, risultato non riconducibile all’uso indiscriminato che si è fatto negli ultimi anni degli stessi preparati vaccinali. Solo dopo questa attenta valutazione, in accordo con il proprio medico di fiducia, potrà essere effettuata la scelta più corretta.
In caso contrario, nella tragica eventualità di una reazione avversa, tra e nelle istituzioni sanitarie, nessuno saprà darvi aiuto, sostegno, risposte. Volenti e nolenti ci si trova in una condizione di isolata solitudine umana, sociale ed economica. Tornare indietro è impresa ardua e difficile. In molte situazioni praticamente impossibile.

Il nostro approccio terapeutico nel tentativo di risolvere il problema del bambino nel corso degli anni è stato multifattoriale:
-Dieta Biologica esente da tutti gli alimenti industriali e raffinati;
-Integrazione alimentare specifica;
-Fitoterapia;
-Omeopatia;
-Detossificazione dai metalli pesanti;
-Apporto di specifici nutrienti per il ripristino delle membrane cellulari;
-Apporto di specifici Probiotici e Prebiotici per il ripristino del microbiota intestinale;
-Omotossicologia;
-Utilizzo dei farmaci chimici di sintesi solo ed esclusivamente in casi di estrema necessità, per recidive acute non controllabili con altri approcci terapeutici.
La situazione nel corso degli anni ha conosciuto alti e bassi con repentini variazioni del quadro clinico generale, condizione che fino a questo momento, non ci ha permesso di ottenere in maniera significativamente positiva, uno miglioramento progressivo e stabile.
Fine del mese in corso, proveremo la Cease Therapy, nel tentativo di antidotizzare il danno vaccinale.

Spero che la nostra testimonianza, possa esservi utile come spunto di consapevole riflessione per una scelta coscienziosa e responsabile. Cordiali Saluti.
Mirco Ercolani e Famiglia.

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Un sentito GRAZIE a questa famiglia coraggiosa!
lo staff de La Leva di Archimede