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VACCINI, PRESA DIRETTA: AVRA’ FATTO PRESA ? La risposta di Comilva

Commentiamo, a freddo, il minestrone servitoci domenica scorsa da RAI3 sulle vaccinazioni: tra gite, scivoloni e tormentoni intramontabili ci è venuta voglia di raccontarvi una storia diversa da quella che abbiamo visto. Già, antivaccinisti che non siete altro …

0 gennaio 2016: va in onda lo show dei vaccini. RAI3, con la trasmissione PRESA DIRETTA [1], condotta con piglio cabarettistico dall’ineffabile Riccardo Iacona e dalle sue “girls”, manda in onda uno spot infinito dedicato ai vaccini e ai VACCINISTI convinti. Tutti gli altri sono “ANTIVACCINISTI”.

Il commento potrebbe finire qui, se non fosse che ci preme dire la nostra, come sempre, in barba al totalitarismo dell’informazione a senso unico, ai paradigmi e alla disinformazione imperante sull’argomento.

L’incipit non poteva essere che la celebrazione delle vaccinazioni dei pupi ministeriali (cari) esibiti loro malgrado al popolo gregge perché accorra ad abbeverarsi alla fonte della scienza di regime. Peccato che, nemmeno iniziato il programma, ci sia la prima scivolata lunga sul trivalente MPR definito “il primo vaccino obbligatorio che si fa dal 12° al 15° mese … peccato che non sia né il primo né sia obbligatorio. Sulle esortazioni della Ministra a vaccinarsi sorvoliamo, tanto le sappiamo a memoria come l’Ave Maria oramai.

Non poteva mancare il riferimento istituzionale all’OMS per avere idea di chi sono questi famosi “ANTIVACCINISTI”, ma crediamo che per farlo potesse bastare la semplice consultazione del sito, invece di raggiungere i prestigiosi uffici regionali europei a Copenaghen (gita N. 1).

Al secondo posto in ordine di comparizione arriviamo noi (onorati …): anche qui il caro Maurizio Bigi (che conosciamo e rispettiamo come professionista) non fa un buon servizio alla cronaca, preoccupato com’è di trovarsi in casa la sede del COMILVA: attribuisce a Rimini la paternità dei movimenti che continuano a definire “antivaccino” (ma che in realtà sono, come sappiamo bene, movimenti per la libertà di scelta) e, con la partecipazione del narratore, annuncia la preoccupante soglia del 92% (2013) della copertura vaccinale dei vaccini obbligatori (a fronte della conclamata soglia di sicurezza del 95% minima necessaria, sempre per la famosa questione del gregge …).

Basta guardarsi un attimo attorno [2] per rendersi conto che la Provincia Autonoma di Bolzano si attesta nel 2014 ad un bel 88.5% circa, con buona pace di tutti e senza alcuna emergenza. Non poteva mancare nemmeno la solita lamentela della bassa copertura vaccinale per il morbillo, ma anche qui il riminese e l’Emilia Romagna (88.2%) segnano il passo ad altri protagonisti nazionali come la Valle D’Aosta (77.6%) e, ancora una volta, l’Alto Adige (68.8%). E poi, la solita litania della protezione degli “sfortunati” che non possono essere vaccinati e che sono a rischio a causa di quelli che non si vaccinano, quando sappiamo benissimo che la diffusione virale avviene anche attraverso i vaccinati (vedi in particolare pertosse e morbillo …) [3][4].

La nostra associazione viene vista “da lontano”, attraverso alcune incursioni nel nostro sito internet e con alcuni passaggi (rubati con una telecamera nascosta) di un recente incontro tenutosi a Cesena dove compare l’Avv. Luca Ventaloro. Pochi passaggi che servono al cronista per rifinire la nostra collocazione “antivaccinista”, per dire che la famosa Sentenza di Rimini [5] (Autismo da vaccino MPR) è stata superata in appello (e noi, secondo la cronista, non l’abbiamo detto, peccato che abbia letto solo l’articolo del 2012 e non quello di quest’anno [6]). Almeno leggete per favore!

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