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Invalido per un vaccino sbagliato. Super-risarcimento dopo 50 anni

Invalido per un vaccino sbagliato. Super-risarcimento dopo 50 anni

Pisa 20 Gennaio 2016 - Ha ottenuto giustizia dopo 48 anni, un uomo residente a San Giuliano Terme, colpito da poliomelite a causa di una vaccinazione che in Italia ha reso invalide diverse persone. Ma per lui si avvicinano ancora altre battaglie. M.M., nato nel 1967, è stato colpito dalla malattia di Heine Medin, questo uno dei nomi scientifici della patologia, pochi mesi dopo essere stato sottoposto alla vaccinazione di tipo Sabin. Il neonato presentava febbre alta, pur in assenza di sintomi influenzali e aveva problemi a reggersi sulla gamba sinistra.

Negli anni successivi dovette sottoporsi a varie cure, come quelle nella clinica Don Gnocchi a Roma.L’uomo ha subito diverse operazioni per consentire l’allungamento dei tendini e della gamba colpiti dalla malattia. Soltanto nel 2010, M.M. è venuto a conoscenza della possibilità di aver contratto la malattia tramite una vaccinazione, frequentando un’associazione di invalidi civili. La legge 210 del 1992, infatti, stabilisce l’obbligo di indennizzo per i soggetti colpiti da complicanze irreversibili a causa di vaccinazioni obbligatorie, oltre che di trasfusioni.

Una possibilità di cui non era mai venuto a conoscenza. Nel 2011, dopo l’avvio del procedimento previsto dalla normativa, la commissione medica militare di La Spezia ha stabilito che la poliomelite era stata causata proprio dalla vaccinazione. Ma l’indennizzo venne respinto, perché, in base alla legge, i termini erano prescritti. Un’altra risposta negativa, poco dopo, è arrivata anche dal ministero della Salute. L’uomo si è rivolto all’avvocato Leonardo Di Maio, del Foro di Pisa, per la presentazione di un ricorso al tribunale del lavoro di Pisa, competente in materia di assistenza obbligatoria.

Dopo un breve rinvio d’ufficio, la causa si è conclusa con la sconfitta del ministero. Il giudice ha stabilito, accogliendo la tesi dell’avvocato Di Maio, ha che solo la conoscenza o la conoscibilità della causa di malattia, e non della patologia di per sé, che determina la decorrenza dei termini. La vicenda, però, era ben lontana dalla chiusura definitiva, visto che il ministero non aveva adempiuto alla sentenza. Così, Di Maio ha presentato una richiesta di ottemperanza al Tar della Toscana, ottenendo il 16 giugno scorso, un provvedimento di esecuzione della sentenza, nominando il prefetto di Pisa commissario ad acta in caso di ulteriore inadempimento.

A fine agosto, il ministero ha corrisposto a M.M. gli arretrati relativi all’indennizzo dal 2010, 130mila euro una tantum, dovuti per legge, e un assegno mensile da 770 euro. Di Maio, lo scorso ottobre, ha presentato al ministero un’istanza per ottenere un ulteriore bonus mensile quattro volte a quello già percepito, oltre che altri 270mila euro, in base alla legge 229 del 2005. I benefit arriveranno nelle prossime settimane all’interessato. Resta aperta, comunque, la possibilità di un’ulteriore vertenza col ministero sull’adeguamento degli emolumenti alla rivalutazione dell’Istat.

di DANIELE BERNARDINI

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fonte: http://www.lanazione.it/pisa/poliomelite-vaccino-invalido-1.1659409