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INCHIESTA: ISRAELE-USA. SLA, ARRIVA IL TRATTAMENTO RIVOLUZIONARIO CON LE STAMINALI MESENCHIMALI

L'INCHIESTA

ISRAELE-USA. SLA, ARRIVA IL TRATTAMENTO RIVOLUZIONARIO CON LE STAMINALI MESENCHIMALI

Sorprendenti i dati pubblicati su JAMA Neurology di un trial clinico condotto dal Dr. Dimitrios Karussis, con infusioni intratecali di cellule staminali mesenchimali a malati di Sclerosi Laterale Amiotrofica. Il 90% dei pazienti ha mostrato rallentamento della progressione della malattia, come misurato dalla loro funzione respiratoria o la loro disabilità motoria generale

di Cinzia Marchegiani

Staminali mesenchimali si, staminali mesenchimali no! Il dilemma sembra ormai dileguarsi come neve al sole, dopo un dibattito acceso sollevato in Italia dal caso Stamina e dibattuto fortemente dalla senatrice Cattaneo che asseriva che le staminali mesenchimali non potevano trasformarsi in neuroni e quindi non potevano avere un ruolo decisivo per le malattie neurodegenerative. La Cattaneo in un’intervista spiegava: “Ad oggi non è infatti possibile trasformare le cellule mesenchimali che in genere possono dare origine a tessuto osseo, cartilagineo e adiposo in neuroni”. Elena Cattaneo, che in seno alla battaglia contro le terapie compassionevoli effettuate agli Spedali Civili di Brescia col metodo Stamina (che utilizzava cellule staminali prelevate dallo stroma osseo) fu nominata senatrice a vita da Giorgio Napolitano è soprattutto ricordata per le sue incessanti battaglie in passato spese invano per opporsi all’estromissione dei progetti di ricerche che utilizzavano le staminali embrionali al bando di ricerca sanitaria riferito all’anno 2008 che metteva a disposizione un fondo di ben 8 milioni di euro per la ricerca italiana. Né il ricorso al Tar del Lazio (n. 3751/2009) né quello successivo al Consiglio di Stato nel dicembre 2009 diedero ragione alla Cattaneo, niente finanziamenti per le staminali embrionali. Le stesse staminali embrionali in realtà l’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) ha stabilito che non sono adatte per uso terapeutico poiché ancora hanno problemi legati all’instabilità cromosomiale, tutta colpa del loro forte potenziale cancerogeno.


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LA SPERANZA CONCRETA PER I MALATI DI SLA ARRIVA DALLE CELLULE STAMINALI MESENCHIMALI DEL MIDOLLO OSSEO. L’11 gennaio 2016 per i malati di Sclerosi Laterale Amiotrofica è un giorno storico. Brain StormTherapeutics, ha annunciato la pubblicazione di un articolo nel numero di gennaio 2016 di JAMA Neurology che conferma la sicurezza e gli effetti clinici delle cellule staminali mesenchimali in pazienti con sclerosi laterale amiotrofica: “I dati forniscono un'indicazione di beneficio clinicamente significativo, come risulta da un tasso più lento di progressione della malattia nel periodo post trattamento”.

IL PRODOTTO NUROWN. I medici israeliani hanno collaborato con la ditta BrainStorm Cell Therapeutics, che ha aperto la strada cocktail di fattori di crescita aggiunti alle cellule staminali. Il processo incoraggia le cellule a diventare neuroni. NurOwn è una tecnologia delle cellule staminali che utilizza cellule adulte isolate dal paziente. Il metodo impiega cellule staminali mesenchimali (MSC) derivate dal midollo osseo indotte a secernere fattori di crescita neuronali e fattori neurotrofici. Quando le cellule alterate sono reintrodotti nel paziente, sono indirizzate a proteggere i neuroni motori esistenti, nonché di promuovere la crescita di nuovi neuroni e la formazione di connessioni neurone-muscolari.

TRIAL IN FASE II APPROVATO DALLA FDA AMERICANA. Il NurOwn® aveva ricevuto designazione di farmaco orfano dalla Food and Drug Administration (FDA) nel febbraio 2011, e della Commissione europea nel luglio 2013. Nel mese di ottobre 2014 Brainstorm ha ottenuto la designazione Fast Track per NurOwn® dalla FDA.Uno studio del 2011 stabilito che l'approccio auto-trapianto di BrainStorm ha un alto profilo di sicurezza, senza il rischio di rigetto e senza bisogno di trattamento con farmaci immunosoppressori che può causare effetti collaterali gravi e / o di lunga durata. Il trial di fase II in doppio cieco di cellule staminali per la SLA, viene condotto presso il Massachusetts General Hospital di Boston e l'Università del Massachusetts Memorial Hospital di Worcester. Il processo è anche condotto presso la Mayo Clinic.

LO STUDIO È RIVOLUZIONARIO PER LE MALATTIE NEURODEGENERATIVE. Gli studi pre-clinici hanno dimostrato che i fattori di crescita neurotrofici (NTFS) favorivano la sopravvivenza dei neuroni motori nella SLA, e che la consegna di questi fattori neurotrofici ha un forte effetto sinergico.

SICUREZZA ED EFFICACIA. Gli studi hanno esaminato in primo luogo la sicurezza e l'eventuale efficacia clinica di cellule autologhe MSC-NTF (staminali mesenchimali e fattori di crescita neurotrofici) trapiantate nei 26 pazienti affetti da SLA, arruolati tra il giugno 2011 e ottobre 2014 presso il Hadassah Medical Center di Gerusalemme, Israele. Tutti i pazienti sono stati seguiti per 3 mesi prima del trapianto e 6 mesi dopo il trapianto. Nella fase 1/2 parte del processo, sono stati iniettati 6 pazienti con SLA in fase iniziale per via intramuscolare (IM) e 6 pazienti con malattia più avanzata sono state trapiantate intratecale (IT). Nella fase II, uno studio di dose-escalation 2a fase, 14 pazienti con SLA in fase iniziale hanno ricevuto una combinata IM e IT di trapianto di cellule MSC-NTF autologhe (dello stesso paziente).


NUROWN TOLLERATO E SICURO. Tra i 12 pazienti nello studio di fase 1/2 e 14 pazienti nel trial di fase II di età compresa tra i 20 ei 75 anni, il trattamento è risultato essere sicuro e ben tollerato nel corso del periodo di follow-up dello studio.


RISULTATI IMPRESSIONANTI. I dati forniscono un'indicazione di beneficio clinicamente significativo, come risulta da un tasso più lento di progressione della malattia nel periodo post trattamento. Il dr Karussis ha commentato i risultati dello studio JAMA: "I risultati sono stati impressionanti, con quasi il 90% dei pazienti che sono stati iniettati per via intratecale attraverso il fluido spinale essere responder al trattamento (di almeno il 25%) sia in termini di la loro funzione o motore respiratoria disabilità. Quasi tutti i pazienti iniettati in questo modo mostrato progressione lenta o miglioramento nella loro funzione respiratoria o motoria. La faseII in doppio cieco in corso negli Stati Uniti utilizza un protocollo di trattamento identico".


L’AUTORE, IL DOTTOR KARUSSIS spiega anche la differenza tra cura e benefici: "Anche se questo trattamento non rappresenta una cura per la SLA in questa fase, i nostri dati forniscono forti indizi di effetti benefici clinicamente significativi". Karussis conclude affermando: "Sono fiducioso che in un prossimo futuro potremmo fornire un trattamento per pazienti affetti da SLA che possono fermare la progressione e indurre una sorta di recupero. Vedo questo trattamento come avere il potenziale per diventare uno dei principali strumenti clinici per il trattamento di malattie degenerative del cervello e del midollo spinale, in generale".

STUDI IMPORTANTI CHE CONFERMANO LA POTENZIALITA’ DELLE MESENCHIMALI. Questa nuova pubblicazione su Jama Neurology conferma la potenzialità dei trattamenti intratecali e muscolari con cellule staminali mesenchimali. Il Professor Antonio Uccelli dell’Università di Genova, neurologo e ricercatore che coordinail progetto internazionale MESEMS nel 2012 comunicava il via al primo studio clinico di fase II al mondo mirato a studiare la sicurezza e l'efficacia dell'uso delle cellule staminali mesenchimali contro la Sclerosi Multipla e affermava: “La fase 2 ha valutato soprattutto la sicurezza del trattamento. La convinzione degli studiosi è che le cellule staminali non solo facciano immunomodulazione, cioè blocchino l'auto-aggressione del sistema immunitario al sistema nervoso. Si vuole dimostrare che queste cellule hanno un valore aggiunto e cioè sono anche in grado di rilasciare fattori protettivi dei tessuti e che favoriscono la riparazione”. Il professor Gianni Pezzoli, Presidente della Fondazione Grigioni (nonché Direttore del Centro Parkinson ICP a Milano) spiegava che la ricerca sul parkinsonismo ha importanza non solo per la gestione della malattia di Parkinson ma anche per le malattie neurodegenerative in generale: “Le cellule Staminali Mesenchimali (MSC) sono cellule che si trovano nel midollo osseo e che sono multipotenti ovvero possono trasformarsi in altri tipi di cellule, tra cui i neuroni. Inoltre, producono fattori di crescita che possono essere utilizzate da altre cellule in difficoltà, costituiscono un meccanismo di riparazione naturale del corpo perché in modelli animali è stato dimostrato che quando vi è una piccola lesione vengono immessi nel sangue e vanno ad accumularsi nella sede della lesione”.

SCIENZA O SCIENTISMO? La scienza è un contenitore di informazioni mai certe, lo scienziato o il ricercatore può solo dimostrare ciò che osserva poiché tutto ciò che non comprende e non riesce a spiegare oggettivamente potrebbe essere solo effetto di un’incapacità temporale o limite della ricerca. Purtroppo sulle discussioni sulle staminali abbiamo vissuto momenti bui e talk show ad uso e consumo per affermare tesi contrastanti, ma la scienza “vera” riesce inaspettatamente ad aprire e scardinare con forza dirompente quegli orizzonti precostituiti con tesi e assiomi degni di una deriva scientistica, cioè l’atteggiamento di coloro che pensano di avere e insegnare ogni verità, ben seduti su cattedre accademiche.

FINANZIAMENTI E GUERRA AGLI ACCESSI. Per chi pensava di poter ottenere importanti e sostanziosi finanziamenti soprattutto europei, grazie al programma europeo Horizon 2014/2010 per la ricerca con le cellule staminali embrionali, ora dovrà fare seriamente i conti con questa scoperta scientifica che va a rafforzare il ruolo predominante delle cellule staminali mesenchimali nella ricerca futura e soprattutto nella terapia per le malattie neurodegenerative.

VANTAGGI STRAORDINARI DELLE CELLULE STAMINALI MESENCHIMALI. Le MSC hanno molti vantaggi spropositati rispetto alle staminali embrionali: non danno problemi di rigetto, e quindi i pazienti trattati non dovranno assumere a vita farmaci immunosoppressori che renderebbero i soggetti più vulnerabili a complicanze infettive che proprio in queste malattie possono anche essere fatali, ma soprattutto non devono rispondere a problemi etici come la distruzione degli embrioni e poi per ultimo, ma non per importanza, non sono instabili come le staminali embrionali che sono invece altamente cancerogene e difficilmente testabili sugli essere umani. Eppure il programma Horizon 2014/20120 era stato chiaro in Unione Europea, finanziamenti si, ma mirati a ricerche che siano concretamente attuabili e le embrionali dovranno superare ancora molti ostacoli e quindi anche le lobby del farmaco guardano ancora con molta reticenza. Non saremo sorpresi se la senatrice Cattaneo dovesse scendere sul sentiero di guerra contro questi dati ufficiali che oggi, da Isralele e oltre oceano, ad onor del vero hanno decretato una verità importante sul ruolo delle staminali mesenchimali. Ricordiamo che appena nominata senatrice aveva confessato in un’intervista che il Presidente della Repubblica Napolitano gli aveva dato l’opportunità di continuare le sue battaglie da dentro il Senato.

IL CASO STRAORDINARIO DI UN 22ENNE. Il nuovo studio su Jama Neurology è una speranza “concreta” per i malati rari. Il dr Karussis e i suoi colleghi di Hadassah Medical Center non a caso hanno affermato che sono sull'orlo di qualcosa di grande. La storia più avvincente che il dr Karussis ha con orgoglio evidenziato, riguarda un ragazzo di 22 anni affetto da SLA: “Con la nuova terapia la malattia ha completamente smesso di progredire e lui ha avuto un miglioramento significativo in molte delle sue funzioni, tra cui la sua capacità di parlare e le sue funzioni motorie delle mani”.

CELLULE STAMINALI IN UNO STUDIO CONDOTTO SULLA SMA1. Un altro studio clinico importante sulle cellule staminali mesenchimali a doppia firma di due scienziati, il Dr Marcello Villanova e il prof. John Robert Bachpubblicato sulla rivista scientifica American Journal of Physical Medicine & Rehabilitation, “Risultati della terapia con cellule staminali mesenchimali allogeniche per tre pazienti con atrofia muscolare spinale di tipo 1”ha mostrato per la prima volta efficacia clinica su tre bambini affetti da SMA 1, malattia la cui prognosi purtroppo è di solito infausta, in quanto la maggioranza dei pazienti muore nei primi due anni di vita per insufficienza respiratoria. Ma questa è un’altra storia che molti giornali italiani sembrerebbero non tenere conto, ma il tempo sembra aver accelerato il propulsore della ricerca scientifica e ciò dimostra che non si può mentire o tacere per troppo tempo…

To be continued!