Article reference: http://www.laleva.org/it/2015/11/avv_r_mastalia_considerazioni_su_il_medico_che_rispetta_le_linee_guida_non_risponde_del_danno_cagionato_al_paziente.html

Avv. R. Mastalia, considerazioni su "IL MEDICO CHE RISPETTA LE LINEE GUIDA NON RISPONDE DEL DANNO CAGIONATO AL PAZIENTE"

IL MEDICO CHE RISPETTA LE LINEE GUIDA NON RISPONDE DEL DANNO CAGIONATO AL PAZIENTE.

Questa la sconvolgente proposta di legge sulle responsabilità professionale dei medici approvata dalla Commissione Affari Sociali della Camera e che presto sarà in aula per l'approvazione definitiva.
Dietro la scusa di voler ridurre la cd "medicina preventiva" si nasconde in realtà il malcelato tentativo di fare l'ennesimo "favore" sia alla categoria medica che, soprattutto, alle compagnie di assicurazione:

L'eventuale approvazione, infatti, porrebbe il medico-burocrate che si attenga strettamente a non meglio precisate "Linee Guida" al riparo da azioni nei suoi confronti.

Vale la pena ricordare che non esistono "Linee Guida" generalizzate ma che esistono una miriade di Linee Guida: da quelle internazionali a quelle dei singoli stati per giungere spesso a quelle dei singoli ospedali.
A quali dar credito?
Quali porranno realmente al riparo il medico?
Nel contempo, però, sarà ancora possibile considerare "medico", inteso come uomo di scienza tenuto a prendere caso per caso la decisione "giusta" in "scienza e coscienza", un soggetto che, per non avere "guai" si limiti ad attenersi alle Linee Guida?
E' di tutta evidenza come l'approvazione di una legge simile, spingendo il medico-burocrate ad attenersi al dato fattuale, decreterebbe l'inizio della fine della categoria medica intesa come "scienza" votata alla conoscenza, al progresso, alla ricerca di qualcosa di nuovo e di migliore.
Vale la pena ricordare che il progresso dell'uomo, dall'età della pietra ad oggi (anzi, fino ad una ventina d'anni fa), ha avuto come spinta proprio la voglia di conoscere, di andare oltre: se ciò non fosse accaduto, staremmo ancora spaccando ossidiana per ricavarne pugnali e punte di lancia e di freccia e non saremmo certo giunti sulla Luna o al punto di lanciare satelliti in giro per lo spazio

Se i medici - e le rispettive categorie professionali - fossero davvero spinti dal sacro fuoco della conoscenza e dai sacri valori posti alla base della loro professione - tra i quali il "primum non nocere" - oltre che dalla volontà di salvaguardare il paziente ed i suoi diritti, piuttosto che dalla volontà di tutelare ad ogni costo sé stessi, sarebbero i primi a ribellarsi ad un provvedimento normativo di questo tipo che toglie loro ogni capacità decisionale.

Non ci si può continuare a considerare liberi professionisti solo nel momento di rifiutare o rinnegare un paziente che non è gradito per ritornare ad essere semplici "burocrati" all'atto di ricevere stipendi ed incentivi, nel seguire pedissequamente - e spesso ipocritamente - le indicazioni provenienti dall'alto, etc. : occorre dimostrare di esserlo sempre!

Nella vita, occorre prendere delle decisioni, spesso dure e drastiche ma assolutamente necessarie perché, come disse Dalla Chiesa:
"Ci sono cose che non si fanno per coraggio. Si fanno per poter continuare a guardare serenamente negli occhi i propri figli".
Ritengo che questo per i medici, per più motivi, non solo quello legato all'approvazione di questo scellerato disegno di legge, potrebbe essere uno di quelli!

Dimostrateci finalmente di aver prestato il giuramento di Ippocrate e non quello di "Ipocrita”!

articolo di riferimento: http://www.repubblica.it/salute/2015/11/19/news/_il_medico_che_rispetta_le_linee_guida_non_risponde_del_danno_al_paziente_-127737847/