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Vaccini, quei ritiri dal mercato di cui nessuno parla

Vaccini, quei ritiri dal mercato di cui nessuno parla

I dati sono di quelli che possono spaventare ma anche la campagna di rassicurazione – senza se e senza ma – che in queste settimane imperversa su quotidiani e tv non promette nulla di buono. Stiamo parlando del calo della copertura vaccinale registrata dall’Istituto superiore di sanità secondo cui sono scese al di sotto del 95% le vaccinazioni per poliomielite, tetano, difterite ed epatite B. Percentuali ancora più basse si registrano per le vaccinazioni contro il morbillo, la parotite e la rosolia che raggiungono una copertura dell’86%.

La risposta unanime che proviene dal mondo scientifico è che i vaccini sono una grande scoperta e sono sicuri. Nessuna voce fuori dal coro: tutti hanno dimenticato, ad esempio, i ritiri di vaccini che si sono susseguiti – giusto per delimitare un arco temporale – dal 2012 ad oggi. Nessun ricordo anche delle due sentenze che hanno riconosciuto un indennizzo a favore di bambini danneggiati in conseguenza della somministrazione del vaccino. Spiega Eugenio Serravalle, pediatra di lungo corso con una decennale esperienza sul campo, che nello svolgimento della sua professione ha deciso di adottare il principio di cautela: “I vaccini possono causare reazioni avverse anche gravi e attualmente non ci sono strumenti scientifici per sapere in anticipo a chi possono far male e a chi no. Come tutti i farmaci non sono esenti da effetti collaterali”.

I RICHIAMI

Ad intaccare la fiducia dei genitori verso i vaccini sono state anche i ritiri che si sono susseguiti negli anni. Dal 2012 ad oggi sono stati 8 i vaccini ritirati dal mercato per ragioni diverse: questo significa che il sistema di farmacovigilanza non sempre ha funzionato come si deve e questo dato non può essere sottovalutato. Una breve cronologia dei ritiri più recenti può aiutare :

6 ottobre 2012: L’Istituto di stato per il controllo dei farmaci della Slovacchia (SUKL) ritira dal mercato il vaccino esavalente Infanrix Hexa prodotto dalla Glaxo-Smith-Kline per la contaminazione microbica dell’ambiente di produzione. La stessa decisione viene presa da Spagna, Germania, Australia, Francia e Canada.

17 ottobre: La Crucell dispone il ritiro di 2 milioni e 300 mila dosi in tutta Italia dopo aver riscontrato “potenziali pericoli” per la salute in due lotti (su 32) del farmaco Inflexal V per una contaminazione microbica.

24 ottobre 2012: Il ministero della Salute e l’Aifa dispongono il divieto immediato a scopo cautelativo (e in attesa di ulteriori indagini) dell’utilizzo dei vaccini antinfluenzali della Novartis: Agrippal, Influpozzi sub unità, Influpozzi adiuvato, Fluad perché potrebbero presentare una aumentata reattogenicità, cioè la capacità di indurre effetti collaterali e reazioni indesiderate.

13 ottobre 2014: L’Aifa dispone il ritiro di alcuni lotti del vaccino Meningitec della ditta Nuron Biotech BV per la presenza di un particolato color arancio rossastro, identificato come microresidui metallici, in alcune siringhe.

27 novembre 2014: L’Aifa dispone, a titolo esclusivamente cautelativo, il divieto di utilizzo di due lotti (142701 e 143301) del vaccino antinfluenzale Fluad della Novartis a seguito delle segnalazioni di quattro eventi avversi gravi o fatali, verificatisi in concomitanza temporale con la somministrazione della dose di vaccino.

LE SENTENZE

In medicina il rischio zero non esiste: vale per i farmaci e vale ancor più per i vaccini. Il corpo umano è un organismo complesso a risposta multipla e non esiste una risposta univoca di un farmaco/vaccino ma n risposte. E queste due sentenze condividono questo principio.

Marzo 2012: Secondo il Tribunale di Rimini, che ha condannato in primo grado il ministero della Salute a risarcire la famiglia del piccolo B.V., il vaccino per il morbillo sarebbe la causa della Sindrome di Kanner (meglio nota come: autismo) di cui si è ammalato il piccolo in seguito all’iniezione nel 2004. C’è da dire che in secondo grado il Tribunale di Bologna ha ribaltato il verdetto sostenendo che non c’è relazione.

Novembre 2014: Il Tribunale del lavoro di Milano riconosce “un nesso causale” tra l’iniezione del vaccino esavalente Infanrix Hexa e l’autismo.


Fonte: http://www.testmagazine.it/2015/10/17/3298/3298/