Article reference: http://www.laleva.org/it/2015/10/vaccinazioni_rischiose_lho_provato_con_mio_figlio_.html

“Vaccinazioni rischiose, l’ho provato con mio figlio”

“Vaccinazioni rischiose, l’ho provato con mio figlio”

Pubblichiamo la lettera di Katia Tacco, mamma di un bambino danneggiato da vaccino, pubblicata sul quotidiano Il Centro (edizione Teramo) il 20 ottobre 2015.

Egregio Direttore,
mi chiamo Katia Tacco e sono la mamma di un bambino danneggiato da vaccino, che avrebbe qualcosa da dire a proposito dell'intervista al dottor Lombardi che avete pubblicato, in cui il medico si dice favorevole ad inserire anche il vaccino per la varicella nel calendario degli obbligatori, oltre che ad appoggiare l'idea che per poter frequentare la scuola bisognerebbe presentare il tesserino vaccinale.

A parte l' evidente assurdità di quest'ultima cosa, che prima dì tutto andrebbe contro la Costituzione, mi piacerebbe lanciarle una provocazione: se un bambino è vaccinato ma non si è immunizzato, può entrare a scuola sì o no? Le sembra che le abbia fatto una domanda strana? Ma perché anche lei è tra quelli che crede che vaccinato vuol dire immunizzato?

Purtroppo, a causa di quello che è accaduto a mio figlio, su quest'argomento mi sono erudita e, a differenza dì quello che normalmente fanno tutti io sono andata oltre e ho fatto fare le analisi ai miei figli, e non mi sono accontentata di un laboratorio qualunque, ma ho scelto il più prestigioso in Italia per le malattie infettive: lo Spallanzani di Roma.


Sebbene i vaccini obbligatori sono quattro: tetano, difterite, epatite   e poliomielite. Il calendario vaccinale così fatto: prima dose a 3 mesi, seconda dose a 4 mesi e mezzo e terza dose a 12 mesi. Richiamo del tetano e della difterite a 6 anni. Richiamo della polio a 5 anni.

In realtà ai nostri bimbi, nati a partire dal 1999, sono stati somministrati in una sola somministrazione ben sei vaccini ( due non obbligatori haemophilus influenzae tipo B e pertosse ). Questo è stato fatto a nostra insaputa.

Tutt'oggi vengono fatti due vaccini in più e non c'è la possibilità di non farli perché non esiste in commercio la soluzione unica dei 4 vaccini obbligatori (di fatto così facendo hanno reso obbligatori 6 vaccini!).

Adesso viene il bello: nessuno dei miei tre figli (nati nel 2000, 2002, 2004) si sono immunizzati al tetano! Nessuno dei tre si è immunizzato alla difterite! Due dei miei tre figli non sono immunizzati neanche all'Epatite B! Uno dei tre non è nemmeno immunizzato alla Pertosse!

I miei figli hanno fatto anche MPR (morbillo, parotite rosolia) e il risultato è che nessuno dei 3 si è immunizzato alla parotite e le ragazze non sono immunizzate neanche al morbillo.
Pertanto, pur vaccinati, non hanno sviluppato una sufficiente copertura per la maggioranza della malattie!

Pensando che quella dei miei figli fosse un'anomalia ho chiesto a tutti i genitori di mia conoscenza che avevano fatto fare questi esami ai loro figli, che tipo di risultato avessero ottenuto ed ho scoperto che erano pressoché sovrapponibili a quelli dei miei figli! Inoltre la scienza medica è consapevole che il limite degli attuali vaccini è che, anche quando riuscissero nell'intento di immunizzare il soggetto vaccinato, l'immunizzazione non dura mai per tutta la vita.

Allora che senso ha obbligare i bambini?
Tornando alla folle idea di impedire l'accesso dei non vaccinati a scuola, a questo punto bisognerebbe verificare il livello di immunizzazione non solo dei bambini vaccinati, ma anche dei loro genitori, dei loro insegnanti, dei bidelli, del dirigente scolastico, del dottor Lombardi... fino ad arrivare al direttore del centro.

Per quanto riguarda l'autismo è assurdo che lo si voglia liquidare con due parole quando a tutt'oggi tutta la comunità medico scientifica non sa ancora spiegarsi la causa e , non potendo affermare con certezza che sia di natura genetica (non c'è il gene dell'autismo come ad esempio nella sindrome di Down), si è arrivati alla considerazione che è di natura epigenetica ( cioè nell'ambiente c'è qualcosa che stimola una data risposta genetica).

Per ricapitolare: essere vaccinati non garantisce immunizzazione e di sicuro non la garantisce a lungo termine.

Pertanto chi spinge per la vaccinazione dovrebbe anche richiedere controlli continui nel tempo al fine di mantenere costante il livello di immunizzazione per tutta la vita. Non le sembra che sarebbe più corretto?

Ma a questo punto si potrebbe obiettare: "Ma così lo Stato si troverebbe a dover affrontare una spesa eccessiva" E' vero! Difatti i markers (che ho fatto a Roma in quanto nessun ospedale nel giro di 100 km faceva il test di neutralizzazione della polio ) costano minimo 125 euro a persona ogni volta... ( con il ticket!)