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Un premio ai medici per aumentare i vaccini

Un premio ai medici per aumentare i vaccini

Campagna antinfluenzale, primo accordo (289 mila euro) tra Asl e sindacati Paoli (Cisl): l’Alto Adige è troppo indietro rispetto alla media nazionale

Un bonus di quasi 300 mila euro a disposizione dei medici che riescono ad aumentare la percentuale delle vaccinazioni antinfluenzali. L’Alto Adige è refrattario alla vaccinazione. La media provinciale è di dieci punti più bassa della media nazionale, il 36 per cento degli over 65 anni l’anno scorso (con il problema dell’allarme provocato dal ritiro nazionale di alcuni lotti di vaccino), rispetto al 48 per cento nazionale. Arriva ora il «premio di produzione» per i medici di medicina generale che si impegnano ad allargare la popolazione vaccinata, non considerando solo le categorie a rischio e gli over 65 anni.

La scorsa settimana è stato firmato un accordo tra alcune sigle sindacali dei medici di base, il Comitato aziendale di medicina generale (presieduto da Paolo Conci) e il Comitato provinciale di medicina generale (presidente Michael Mayr). È la prima volta che accade e l’accordo arriva alla vigilia della nuova campagna di vaccinazione, che verrà avviata in queste ore.

Ne dà notizia Nicola Paoli, segretario generale della Cisl Medici: «L’Alto Adige è troppo distante dalla media nazionale. L’accordo è importante, perché sensibilizza i medici di medicina generale, per i quali la prevenzione è uno degli obiettivi principali». L’accordo prevede un lasso temporale da venerdì scorso alla fine dell’anno e coinvolge medici di medicina generale e igienisti distrettuali. Il premio, suddiviso in due progetti, ammonta complessivamente a 289 mila euro. Non sarà facile, anticipa Paoli: «È una bella sfida, perché c’è molto terreno da recuperare». Il progetto prevede un primo obiettivo: raggiungere il 45 per cento dell’intera popolazione. Superato quello scoglio, il secondo obiettivo consiste nel vaccinare almeno il 50 per cento della popolazione oltre i 65 anni. Raggiunti gli obiettivi, i medici si vedranno riconoscere un premio per ogni paziente vaccinato.

Viste da Bolzano sembrano percentuali fuori dalla portata, ma Paoli ricorda che «in Trentino sono riusciti già a raggiungere con il vaccino antinfluenzale l’80 per cento delle persone oltre i 65 anni. Si stima che ogni anno nel territorio dell’Unione europea 40 mila morti siano correlate all’influenza. È vero che l’anno scorso è stato un anno particolare, a causa delle preoccupazioni sui lotti ritirati in alcune regione, ma la media altoatesina di vaccinazioni è storicamente lontana dagli obiettivi fissati».

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Fonte: http://altoadige.gelocal.it/bolzano/cronaca/2015/10/26/news/un-premio-ai-medici-per-aumentare-i-vaccini-1.12336903