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SCANDALO SANITARIO VACCINO MENINGITEC: IN FRANCIA SI FA IL PROCESSO

SCANDALO SANITARIO VACCINO MENINGITEC: IN FRANCIA SI FA IL PROCESSO

Bambini danneggiati da vaccino adulterato. Ben 240 famiglie accusano il laboratorio CSP, ma anche tutta la filiera istituzionale

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di Cinzia Marchegiani

Francia - L'Alta Corte di Clermont-Ferrand ha iniziato l'esame dei reclami di 240 nuclei familiari che accusano il CSP (Centro Specialità Farmaceutiche) di laboratorio, con sede a Cournon d'Auvergne, per l'immissione in commercio dei lotti difettosi di vaccini Meningitec. L'Agenzia Nazionale di Drug Safety francese (MSNA) aveva lanciato l'allarme su questi lotti difettosi nel settembre del 2014, due anni dopo l'immissione sul mercato e comunque molti lotti risultano essere stati somministrati nonostante fosse partito l’ordine del ritiro.

Nel prodotto erano presenti nano particelle di ossido, ferro e acciaio in modo anomalo all'interno di alcune siringhe . Gli stessi lotti sono stati distribuiti anche in Italia e si è caduti nella stessa disattenzione riguardo la somministrazioni dei lotti incriminati. In Italia il caso di malasanità ha prodotto diverse interrogazioni parlamentari indirizzate al Ministro della salute Lorenzin, che sembra aver clamorosamente sottovalutato l’importanza sanitaria, tanto da eludere molte domande specifiche. In Francia i genitori si sono organizzati per avviare un processo pubblico contro la casa farmaceutica che ha distribuito i lotti di vaccini Meningiteh contaminati da nano particelle di Ossido di ferro e acciaio. Sia In francia che in Italia i lotti che sono stati somministrati hanno causato sintomi persistenti pesanti in alcuni bambini, non secondari, ancora non noti gli altri effetti devastanti che si potrebbero avere a distanza di molti anni.


Il caso è stato rinviato al 24 novembre. In Francia il 22 settembre 2015 in udienza sono stati esaminati primi 83 casi dalla sezione civile del Tribunale di Clermont-Ferrand. E’ stata una breve udienza, dal momento che la causa è stata rinviata al 24 novembre. Un periodo che è anche progettato per soddisfare la richiesta del CSP in questione, convocare l'udienza quattro laboratori stranieri coinvolti nella produzione e l'immissione sul mercato di Meningitec.. Verrebbe da dire a buon ora, questo scandalo sanitario è già un anno che è stato evidenziato.

Scandalo, vaccini ancora nei centri di vaccinazione e nelle farmacie nonostante il ritiro cautelativo dei lotti difettosi. Idem per l’Italia. L’avvocato Emmanuel Ludot, che sta difendendo 80 famiglie ha chiesto l'udienza di competenza per ogni bambino per il 20 ottobre, prima del 24 novembre. L’avvocato Ludot spiega questo scandalo inaudito che stanno affrontano i genitori senza che il governo se ne faccia carico:Per me, questo caso è un vero e proprio ‘scandalo sanitario’. Ci sono stati difetti in questa materia a tutti i livelli, i farmacisti attraverso laboratori, le autorità sanitarie”. In questo caso l'avvocato difensore fa presente come ogni istituzione e professioni del settore hanno “curiosamente trascurato” i vari passaggi per la tutela della salute e precisa: “Come è possibile che questo vaccino era stato prescritto tre mesi dopo il richiamo teorico dei lotti difettosi ". Secondo Ludot, il distributore Alvernia è solo "il primo anello di una lunga catena" e ha poi aggiunto: "In questo caso, vi è prima il problema della vendita del vaccino, i farmacisti hanno continuato a vendere quando sono stati informati del suo ritiro. Ci sono stati anche ritardi nella segnalazione per ovvie ragioni economiche. Vaccini adulterati erano noti per almeno un anno (...) "
Altri procedimenti legali relativi a questo stesso vaccino è in corso anche in Italia, Brasile, Australia e Nuova Zelanda.

Analisi che confermano la contaminazione dei metalli. Le analisi del capello hanno rilevato livelli di piombo, stagno, silicio e alluminio nei capelli di persone vaccinate. Di questi, molti bambini, soffrono di sintomi persistenti (diarrea acuta, nausea, irritabilità, febbre alta, difficoltà a dormire, rash ...) " ha detto Emmanuel Ludot, difendendo 80 famiglie prima di una seconda udienza, in programma per il 20 ottobre.

Racconto di una madre: "Quando il mio medico ha prescritto per mia figlia di un anno, mi fidavo di lui", ha detto Coralie, una madre che vive nella regione di Rennes, una dei tanti genitori che sarà ascoltata nel corso dell’audizione con altri genitori.

Il vaccino killer in questo caso ha causato alla bambina reazioni a catena. La mamma Coralie continua: "mi sono trovata da sola con le mie preoccupazioni. Ho chiamato il mio medico, il mio farmacista, non erano a conoscenza. Il laboratorio non mi ha dato più risposte. " Coralie fa il quadro della salute di sua figlia che ora ha due anni, si piega in due dai forti dolori addominali, di cui non si conosce l’origine, i metalli pesanti, spiega, non si eliminano dal copro, ed è preoccupata perché si domanda cosa sarà di sua figlia fra qualche anno.

Rabbia delle famiglie per i lotti ancora in circolazione nonostante il divieto. La rabbia delle famiglie è ancora maggiore, secondo Jacques Bessin, presidente di un gruppo di vittime, poiché nonostante l'avvertimento del MSNA, di vaccino Meningitec ancora circolano sul mercato: "Notiamo oggi ci sono pediatri che hanno ancora vaccini in loro frigorifero, o farmacisti che continuano a vendere. Ci sono state vittime in seguioto a questa vaccinazione nel 2015, anche se i lotti sono stati rimossi. E alcuni pediatri non sembrano essere consapevoli ".

Per l’avvocato Emmanuel Ludot conferma che si tratta di una nuova "scandalo sulla salute". Farmacisti, laboratori per passare alle autorità sanitarie, nessuno sembrava prendere sul serio. Pertanto, secondo lui, il CSP laboratorio è solo il primo anello della catena.

Italia, il ministro Lorenzin scarica responsabilità e le famiglie. In Italia, la Lorenzin con una risposta all’interrogazione a lei indirizzata sembra aver scaricato le famiglie che chiedevano attenzione e monitoraggio dei propri bambini, vittime di una somministrazione che non doveva essere realizzata con un prodotto contaminato e adulterato. Tra l’altro né la Lorenzin né la stessa AIFA hanno sentito il dovere etico e professionale di dare risposte solo dopo aver valutato le condizioni di salute che delle analisi dei bambini vittime di questo scandalo. I Governi si lavano le mani e i genitori, come nel caso della Francia, devono ricorrere ai tribunali affinché si possano controllare i bambini e monitorare. Benvenuta pratica vaccinale e responsabilità mai certe. I genitori si chiedono con quale coraggio si continua a fare campagna vaccinale quando non si è in grado di aiutare i danneggiati in casi eclatanti come questi.


Fonte: http://www.osservatoreitalia.it/index.asp?art=5677&red=10&arg=46