Article reference: http://www.laleva.org/it/2015/07/vitamina_c_rende_immuni_dalle_radiazioni_di_fukushima.html

Vitamina C: rende immuni dalle radiazioni di Fukushima

Una speciale ricerca condotta dal dottor Atsuo Yanagisawa, M.D., Ph.D., del Japanese College of Intravenous Therapy (JCIT), ha riguardato un gruppo di uomini che lavorano al sito di Fukushima. Alla metà di loro, prima dell'ingresso nell'area di lavoro, sono stati somministrati 25.000 mg (milligrammi) - cioè 25 grammi - di vitamina C, al giorno. Quello che state per scoprire è che si tratta della miglior forma di prevenzione contro gli effetti delle radiazioni nucleari.


Una soluzione contro le radiazioni di Fukushima



Il gruppo che ha beneficiato del pretrattamento, analizzato dopo il pericoloso lavoro, non ha mostrato né segni di danni al DNA né è risultato positivo agli indicatori di pre-cancro; il gruppo che non è stato pre-trattatto ha mostrato danni al DNA ed positività agli indicatori pre-cancro. Successivamente ha ricevuto per un paio di mesi il medesimo trattamento dell'altro gruppo e le anomalie sono regredite completamente.

Questa ricerca dell'Università giapponese ed i suoi risultati, sono stati tenuti nascosti perché sia la TEPCO - l'azienda proprietaria dell'impianto di Fukushima - che il governo giapponese e la stampa giapponese li hanno voluti ignorare, come hanno voluto ignorare i consigli medici lì espressi.

La ricerca è stata infatti pubblicata negli Stati Uniti da un importante centro di informazione di medicina nutrizionale (ortomolecolare), reperibile all'indirizzo Orthomolecular.org. La pubblicazione contiene l'intera ricerca della JCIT. La stampa non né ha praticamente parlato.


Altissimi dosaggi di vitamina C per via endovenosa immettono direttamente nel flusso sanguigno delle quantità che non sarebbero somministrabili per via orale, o darebbero effetti collaterali spiacevoli. Sfortunatamente in America, grazie alla Mafia Medica, è veramente difficile trovare qualcuno che somministri per endovena vitamina C e se succede, è un trattamento costoso.


Fortunatamente esiste una alternativa, praticabile da ognuno e molto meno costosa: la vitamina C incapsulata, che ha anche una capacità di penetrare le cellule - che è dove la vitamina C agisce meglio - superiore alla vitamina C somministrata per endovena. In pratica, si raggiungono - con molta meno vitamina - effetti equivalenti a dosaggi di migliaia di milligrammi per endovena.

La storia di Alan Smith

L'emblema della cura con la vitamina C liposomale è Alan Smith, un agricoltore della Nuova Zelanda. Dopo che l'ospedale minacciò di staccargli le apparecchiature che lo tenevano in vita mentre era in coma a causa di una doppia polmonite e delle complicazioni leucemiche conseguenti ad una vaccinazione antinfluenzale, la famiglia di Alan volle con insistenza che gli fossero iniettate intravena delle megadosi di vitamina C.

La vitamina C fu somministrata per un paio di giorni ma i medici si rifiutarono di proseguire, anche se Alan mostrava segni di miglioramento. La famiglia allora si si rivolse ad un legale e l'ospedale riprese ma con dosi più basse, che variavano dai 50 ai solo 2 grammi al giorno.

Poi la famiglia venne a conoscenza di un nuovo prodotto chiamato Lypo-Spheric: si tratta di capsule gelatinose che si possono assumere per bocca. Non appena Alan riprese ad alimentarsi per bocca, la famiglia le portò in ospedale e dopo 6 giorni a 6 grammi di quella vitamina C al giorno, Alan fu dimesso.

La storia di Alan Smith è stata presentata alla televisione neozelandese all'interno di un programma di 60 minuti. Negli ultimi minuti del programma si vede Alan con i pacchetti di quella vitamina. A proposito, dopo un anno non c'è più traccia della leucemia.

Come funziona la vitamina C liposomiale e come produrla

Come è possibile che 6 grammi di vitamina C per bocca facciano il lavoro di 50 grammi per endovena?

Il dottor Tom Levy, un eminente studioso ortomolecolare con anni di esperienza nella somministrazione di vitamina C endovena, rimase sorpreso nello scoprire che la vitamina C Lypo-Spheric otteneva gli stessi risultati clinici di megadosi di vitamina C endovena. Levy si rese conto che la combinazione di vitamina C più fosfolipidi essenziali ne aumentava la disponibilità intracellulare in quanto la vitamina C rivestita da fosfolipidi è una molecola simile alle pareti cellulari e quindi penetra facilmente nelle cellule. L'incapsulamento poi, aggira l'effetto collaterale della diarrea, che si verifica agli alti dosaggi per bocca con la vitamina C normale.

Produrre vitamina C incapsulata è possibile per tutti. La versione casalinga si calcola faccia penetrare nel corpo il 60% del contenuto in vitamina C, che è effettivamente meno di quel 90% ottenuto dal farmaco in commercio, ma costa molto meno.

I metodi per produrre la propria vitamina C liposomiale sono 2: uno è reperibile qui ed uno qui.

Paul Fassa

Traduzione per EFFEDIEFFE.com a cura di Massimo Frulla, revisione di Lorenzo de Vita