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REGIONE LAZIO, ACCREDITOPOLI: IL GIALLO ED I SEGRETI DELLA CLINICA COLLE CESARANO

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REGIONE LAZIO, ACCREDITOPOLI: IL GIALLO ED I SEGRETI DELLA CLINICA COLLE CESARANO

Al dossier sulla clinica psichiatrica si stanno aggiungendo capitoli importanti, tra cui la relazione tra le varie società facenti capo alla Geress srl

di Cinzia Marchegiani

Tivoli (RM) – L’atmosfera che avvolge la Casa di Cura Colle Cesarano struttura sanitaria privata presso il Comune di Tivoli, finita nell’occhio del ciclone della magistratura con le intercettazioni di Mafia Capitale, sta restituendo tanti pezzi di puzzle di enorme importanza che diventano elementi fondamentali che si aggiungono alla mega inchiesta sollevata alla Regione Lazio dal M5S e dal sindacato Sicel, che tra l’altro hanno anche effettuato un blitz notturno presso la clinica lo scorso 23 giugno 2016.

Per quanto possa sembrare incredibile, il quadro, sempre più nitido, sta svelando i segreti e le nebbie amministrative nascosti dietro questa struttura sanitaria e della società Geress Srl di Manfredino Genova e Massimo Forti che riescono a prenderne la gestione dall’anno 2004.

Un dossier nutrito si è andato delineando nel tempo grazie all’interessamento della politica e dei sindacati attenti, non solo sulla gestione e accreditamento di questa clinica psichiatrica, ma anche dal nebuloso passaggio del testimone, che vede Aurelio Casati, il precedente gestore della clinica cedere la sua società per fallimento (indotto dalla crisi economica e dai mancati pagamenti delle ASL RMG come asserisce una sentenza) e passare nelle mani della Geress Srl tramite il liquidatore che il tempo chiarirà essere lo stesso socio della società.

Super accreditamento per la clinica, mentre licenziava, per un plafond annuale concesso di 9 milioni di euro. Il Governatore Nicola Zingaretti, al suo insediamento alla Regione Lazio, con “un’operazione inedita”, in qualità di Commissario ad Acta, interviene con procedure più veloci per smaltire pratiche di accreditamento definitivo per le strutture sanitarie della Regione, di cliniche, case di cura poliambulatori centri psichiatrici.

In totale, dal 9 aprile al maggio 2013 il Commissario ad Acta aveva firmato 104 decreti e per oltre il 70% dei casi (77 centri) hanno avuto la chiusura del processo di accreditamento. Nello specifico, con Decreto Commissariale n° 155 del 9 maggio 2013, la clinica Colle Cesarano ha conseguito l’accreditamento istituzionale definitivo per 160 posti letto in Psichiatria e con Decreto Commissariale n° 169 sempre del 9 maggio 2013, ha ottenuto l’accreditamento istituzionale definitivo per 40 posti letto di R.S.A. risulta quindi definitivamente autorizzata per 200 posti totali, e diventa tra le strutture più remunerate dal SSR con un budget complessivo pari ad € 8.339.242,6 il più alto dei fondi erogati mentre la stessa società licenziava 8 lavoratori.

Geress Srl, le procedure di mobilità e il super accreditamento regionale. La Geress Srl, si scoprirà in seguito, aveva aperto 5 procedure di mobilità Cassa Integrazione Cig partendo dal 2 febbraio 2011 all’8 maggio 2013 contravvenendo a quanto previsto dalla delibera 905 del 24.09.2004 e dalla determina DO122 del 21.04.2004, atti che erano in vigore (come ricorda l’interrogazione regionale del M5S) fino all’accreditamento definitivo che prevedevano inderogabile assunzione d’obbligo da parte della società Geress Srl con l’impegno “a non procedere a licenziamento di personale dipendente”. Insomma, circa 9 milioni di euro venivano concessi per un clinica privata, pur sapendo che stava licenziando lavoratori, senza che né la Asl RMG di appartenenza e la stessa Regione Lazio siano intervenuti a garantire il rispetto degli accordi assunti dalla Geress che erano stati sottoscritti per la tutela dei livelli occupazionali. Inoltre, come ricorda la ricostruzione del gruppo consiliare M5S, proprio ad aprile 2013, il budget annuale alla struttura veniva maggiorato di 500 mila euro. Ma i licenziamenti dovuti alla riorganizzazione e l’esubero aziendale non corrispondevano alle necessità, visto che ben 3 Cig proroghe in deroga sono state avviate per crisi aziendale, mentre dalla ricostruzione fatta da gruppo consigliare nell’interrogazione presentata il 4 settembre 2013, il ricavato delle vendite e delle prestazioni al netto dei ricavi era stato pari a 9.390.729 euro, e quindi superiori del 12% rispetto al budget fissato dalla Regione Lazio (8.399.196 euro secondo il decreto del Commissario ad Acta del 9 gennaio 2010).

Motivazioni della Geress e Regione Lazio al licenziamento del suo personale. All’interrogazione con molti quesiti n.150 “Situazione finanziaria struttura privata Casa di Cura Colle Cesarano a gestione Geress Srl” a firma dei consiglieri M5S Barillari e Porrello, arriva dalla direzione Regionale Lazio la nota nr. 9760 datata 15 novembre 2013 a risposta “solo parziale” che spiegava esclusivamente la riduzione del personale. Si legge che il 22 marzo 2010 la Geress Srl comunicava l’attivazione della procedura di riduzione del personale ai sensi della legge 223/1991, e in particolare parla di esubero di personale che era derivato dalla necessità dell’azienda di avviare un programma di riduzione per riorganizzazione aziendale onde garantire il miglior livello qualitativo dei servizi resi, e anche di tutto il personale assistenza sanitaria in servizio al fine di contemperare le esigenze di salvaguardia assistenziali, facendo riferimento alle ispezioni da parte dei competenti uffici che avevano evidenziato carenze in ordine alla qualità e tipologia di servizi erogati. In merito a ciò la Geress comunicava che per razionalizzare l’organizzazione e gestione al fine di una più economica gestione dell’impresa avrebbe attuato l’investimento di figure esterne con alto livello di formazione specifica che non erano reperibili né acquisibili dal personale che era invece impiegato. Non solo, la Geress spiegava che la società aveva verificato che la forza impiegata nel settore assistenza sanitaria era risultata sovradimensionata rispetto al numero dei pazienti ospitabili nella struttura che aveva ridotto a 180 posti letto, derivando esubero di personale di assistenza, per cui la riduzione appariva inevitabile non sussistendo possibilità di diverso impiego. L’assessorato al Lavoro della Regione Lazio in data 15.06.2010 esprimeva parere favorevole al riconoscimento alla Geress della Cigs in deroga per un numero massimo di 26 dipendenti a decorrere dal 28.06.2010 che sarà poi prorogata fino a giugno 2013 sulla base di accordi sottoscritti presso la Regione Lazio con cui la stessa Geress ha avviato ben 5 procedure.

Interrogativi e dubbi sulla liquidazione della società precedente. Sappiamo che la clinica Colle Cesarano viene disposta in liquidazione sotto la gestione Aurelio Casati e passa nelle mani della Geress srl nel 2004, il liquidatore si scoprirà essere l’ing. Massimo Forti che al tempo di questa operazione era anche socio della stessa Geress srl. (Amministratori Manfredino Genova e Massimo Forti).

Ispezione Sicel alla Casa di Cura Colle Cesarano.
Il documento che inchioda la direzione. Il 13 luglio 2015 il sindacato Sicel effettua un’ispezione all’interno di questa clinica, poiché alcuni lavoratori chiedono di essere tutelati in quanto sono minacciati, così si legge nella nota del Sicel - e di essere licenziati se non rispettano i turni stabiliti in cui vengono inseriti anche gli straordinari con turni massacranti, e fare mansioni a loro non spettanti. Durante l’ispezione i sindacalisti del Sicel hanno l’opportunità di conferire con la responsabile sanitaria, la d.ssa Giovanna Raimondo. La relazione del Sicel metterà in evidenza come la responsabile sanitaria, nel giustificare il titolo mancante ad una caposala che esercita tranquillamente questo ruolo all’interno della Casa di cura, spiegherà, scaricando responsabilità, che è stata abilitata dalla stessa ASL RMG.
Il personale OTA (Operatore tecnico addetto all’assistenza) si scoprirà tramite un documento importante siglato dal responsabile sanitario, è obbligato a fare le pulizie tra le ore 9:00 e 11:30 invece di stare con i pazienti psichiatrici. Risultano alquanto imbarazzanti le comunicazioni lasciate a vista su un foglietto appeso, a monito dei lavoratori presso la Casa di Cura Colle Cesarano dall’infermiere dirigente, di cui l’Osservatore d’Italia è in possesso, che ricorda a tutto il personale di rispettare il piano di lavoro e raccomanda il personale OTA, del servizio di mattina, di fare prima le pulizie dalle ore 9:00 alle ore 11:30, mentre il resto del tempo sono addetti all’assistenza. In merito alla riduzione del personale che la società ha realizzato, sarebbe interessante capire se lo ha effettuato a danno dei pazienti che vedrebbero meno l’assistenza sanitaria a favore delle pulizie del locali che sono inseriti addirittura nel piano dei lavori del personale OTA ogni giorno e che assorbirebbero una parte cospicua della giornata, circa 2 ore e mezza, mentre gli stessi pazienti psichiatrici rimangono da soli.

Il Dr Andrea Paliani, segretario Confederale sanità Sicel, contattato dall’Osservatore d’Italia in merito ci spiega: “ proprio queste evidenze dimostrano come le denunce sporte dai lavoratori siano veritiere, sono impiegati in mansioni che esulano dalla loro qualifica, pena licenziamento. Ciò non solo non tutela i lavoratori, ma mette a serio rischio la sicurezza dei pazienti che ricordiamo sono psichiatrici e hanno bisogno di assistenza.
Nota della Responsabile Sanitaria, d.ssa Raimondo. Con un comunicato, la d.ssa Raimondo comunica ai lavoratori di Colle Cesarano l’incontro avvenuto con il sindacato Sicel il 13.07.2015 che lasciamo integralmente: “…dichiaro che alcune mie affermazioni sono state riportate nella relazione redatta dal sindacato Sicel in modo distorto, nella specifica qui è stato contestato di aver minacciato in modo continuativo i lavoratori della struttura. A questo da loro riferito dalla maggior parte dei lavoratori confermato questo mio comportamento e che tutto ciò è dimostrabile attraverso testimoni e registrazioni in quanto in loro potere di farlo. Mi è stato contestato di non poter fare il responsabile di 160 pazienti per il decreto regionale 101. Sento l’esigenza di chiarire quanto sopra nel nome e nel rispetto della fiducia che ho sempre posto nei miei collaboratori”. Le stesse registrazioni che menziona la responsabile sanitaria, a l’Osservatore d’Italia è stato reso noto il contenuto e registrato nel nostro archivio.

Un quadro sconcertante l’analisi Sicel dopo aver ricevuto la “Pianta organico” consegnato al sindacato il 10 giugno 2015. Importante è l’analisi che il sindacato Sicel è riuscito a enucleare dalla documentazione consegnatagli dall’amministrazione della clinica psichiatrica. Da essa il Sicel evidenzia che all’interno della Colle Cesarano c’è una carenza di personale previsto dal DCA di riferimento pari a ben 49 unità, di cui 28 unità prestano servizio presso la struttura privi del titolo richiesto nella riorganizzazione regionale (28 unità OTA anziché OSS). Il dato significativo che il Sicel accerta tramite la documentazione è che la Geress ha fatto ricorso, negli ultimi 5 anni e quasi ininterrottamente, agli ammortizzatori sociali senza mai provvedere alla riqualificazione del personale. Ma non solo. “Nel 2013 ha rimesso in servizio il personale privo di qualifica, ha ottenuto l’accreditamento istituzionale definitivo e successivamente ha licenziato un terzo del personale mantenendo in servizio il personale privo di qualifica (precedentemente coinvolto nelle CIG in deroga). Si aggiunga – continua la relazione del Sicel - che la riorganizzazione attuata dalla Geress impone ad alcune figure addette all’assistenza di occuparsi di mansioni completamente avulse dal ruolo professionale”. I Sicel spiega questo concetto facendo riferimento ad alcune situazioni davvero inappropriate e senza un reale controllo: “le coordinatrici di reparto che dovrebbero dedicarsi al reparto di assegnazione in realtà fanno i turni per tutti i reparti; si occupano dell’approvvigionamento dei farmaci presso la farmacia di Palombara; escono ad accompagnare i pazienti; si recano presso il laboratorio privato/ospedale a consegnare i prelievi degli ospiti; inviano le presenze e giustificativi del personale al consulente del lavoro; ecc”. L’ulteriore dato anomalo e alquanto grave che emerge dalla relazione per una struttura sanitaria psichiatrica è sicuramente la carenza della figura professionale del logopedista. Il Sicel rincara: “In considerazione della percentuale dei morti per soffocamento tra il numero dei decessi avvenuti nella struttura psichiatrica sarebbe opportuno garantire per la sicurezza degli utenti la presenza di operatori specializzati in logopedia”.

Il Sicel conclude la sua inquietante relazione sulla clinica super accreditata dal Commissario ad Acta in modo alquanto celere nel lontano maggio 2013 osservando che oltre ad esserci grossissime incongruenze con l’aspetto organizzativo previsto dal DCA per l’accreditamento istituzionale definitivo, la Colle Cesarano non possiede negli ambienti di degenza né aspiratori di fumo né condizionatori d’aria pertanto non è in condizione di garantire il microclima necessario ad un ambiente sano e salubre, quindi difficilmente risponde alle necessità tecnologiche previste nel DCA. “Risulta inoltre – il Sicel sottolinea -che le stanze di degenza dell’intera palazzina “A” ( RSA 40 pp.ll. e SRSR h24 70 pp.ll.) non possiedono gli spazi necessari per consentire il normale utilizzo di ausili e/o carrozzine per disabili ( sarà necessario controllare la planimetria con gli standard previsti) pertanto appare dubbia anche l’idoneità della Struttura necessaria per l’ottenimento dell’accreditamento”.
E nell’ultima doverosa precisazione fatta dal Sicel inerente al il budget assegnato alla Colle Cesarano apre altri importanti quesiti, infatti si legge che il totale richiamato nel prospetto “ allegato 1” pari ad euro 7.563.749,00 riguarda solo i 160 pp.ll. (posti letti) di psichiatria, a questi infatti vanno aggiunti ulteriori euro 750.000,00 circa dei 40 pp.ll. di RSA.

Dipendenti contagiati da TBC e un paziente affetto da tubercolosi poi morto allo Spallanzani. Al dossier sulla clinica psichiatrica si stanno aggiungendo quindi capitoli importanti, tra cui la relazione tra le varie società facenti capo alla Geress srl, i casi misteriosi di contagio tra i dipendenti da un paziente effetto da tubercolosi e poi morto alla Spallanzani; dipendenti utilizzati come personale addetto alle pulizie in orari stabiliti nel piano di lavoro, sembrerebbe pur di risparmiare a danno dei pazienti e della loro assistenza oltre alla carenza di personale che non è in linea con i requisiti per l’accreditamento della struttura a carico del SSR, sta mostrando un volto inquietante e ora messo sotto lente d’ingrandimento anche della magistratura ma che lo stesso Commissario ad Acta, nonché governatore della Regione Lazio, Nicola Zingaretti in procedura accelerata aveva autorizzato, dovrebbe spiegare per trasparenza e tutela dei lavoratori e pazienti stessi. Per questo Davide Barillari assieme al suo gruppo consiliare ha chiesto il ritiro dell'accreditamento di questa struttura che ad oggi lascia troppi inquietanti interrogativi ancora non approfonditi, per poter dileguare le troppe ombre minacsiose che rimangono stazionarie su questa clinica pisichiatrica.


Fonte: http://www.osservatorelaziale.it/index.asp?art=15826&red=1&arg=1



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