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Macchia (Ispe): "Sviluppare una mappatura analitica del fenomeno corruttivo per salvaguardare il Ssn"

04 GIU - La lotta alla corruzione e per una piena integrità all'interno del Servizio Sanitario Nazionale rappresenta senza ombra di dubbio un obiettivo prioritario sia per il volume complessivo di risorse economiche destinate all'assistenza, sia per il delicato ambito di fragilità delle persone. E l’impegno di molte associazioni ed istituzioni che ha fatto seguito alla chiamata iniziale dell’Istituto per la Promozione dell’Etica di ormai tre anni fa lo dimostra senza dubbio alcuno. Su questo fronte, la Legge 190 del 2012, costituisce un elemento di declinazione della prevenzione del fenomeno corruttivo, la cui validità va analizzata nel dettaglio in modo da evitare che la sua applicazione in ambito sanitario possa risolversi in un mero adempimento, senza reali ricadute positive in termini di prevenzione della corruzione e conseguente recupero di risorse per migliorare l'offerta sanitaria ai cittadini.

La attuale crisi di sostenibilità economica del nostro sistema sanitario nazionale non è data, come diffusamente si intende far credere, dalla fisiologica evoluzione di alcuni parametri quali invecchiamento della popolazione, aumento dei costi delle tecnologie sanitarie e ampliamento del concetto di salute. Certo questi sono dei cofattori, ma le vere ragioni della crisi attuale devono ritrovarsi nella corruzione diffusa che ISPE-Sanità ha recentemente calcolato, e pubblicato nel suo Libro Bianco sulla Corruption in Sanità, fagocitare quasi 6 miliardi di euro l’anno che sommati a sprechi e inefficienze superano i 23 miliardi annui.

E’ proprio da questa consapevolezza che nel 2012 è nato l’Istituto per la Promozione dell’Etica in Sanità che racchiude nel proprio Direttivo e nel Comitato Etico Scientifico le migliori menti della Sanità italiana che con un approccio multidisciplinare e corale analizzano processi e procedure che provocano sprechi, inefficienze e nelle cui pieghe si annidano veri e propri fenomeni criminali.

Appalti di beni e servizi, sanità privata, farmaceutica, negligenza medica ed appunto nomine sono i cinque pilastri di indagine su cui si concentra l'azione di ISPE-Sanità individuando soluzioni organizzative e di supporto per il recupero dell'efficienza e del valore del servizio da parte delle strutture sanitarie e dei loro professionisti verso la comunità. In questo ambito è stato sviluppato nel tempo un articolato programma di collaborazioni strutturate con organizzazioni e istituzioni come Federsanità ANCI che con ISPE-Sanità condividono la visione di un recupero dell'etica all'interno del Servizio Sanitario Nazionale.

Il progetto dell'Osservatorio 190, che per 18 mesi coinvolgerà Asl, Aziende Ospedaliere ed Enti territoriali lungo lo Stivale animate dall'intenzione di trasformare un adempimento in una occasione di miglioramento del servizio, analizzerà le modalità di applicazione della Legge 190/2012 nelle singole strutture, alle ricadute organizzative conseguenti, alla definizione di processi. Ma il progetto si spinge ancora oltre, gettando le basi per la costituzione di modelli di applicazione in ambito sanitario della Legge Severino, attingendo alle best practice sviluppate sul territorio e di creare un primo nucleo aggregativo di confronto e di collaborazione tra i responsabili della prevenzione della corruzione, così da standardizzare procedure, rendere misurabili e confrontabili gli scenari e sviluppare una mappatura analitica del fenomeno corruttivo in ambito sanitario.

Ispe-Sanità ha già attivato sul territorio nazionale attività di supporto per la ridefinizione degli assetti organizzativi aziendali e per lo sviluppo di competenze per “somministrare iniezioni di etica” nella motivazione dei professionisti della Sanità, anche con l'utilizzo di innovative metodologie eduformative. L'obiettivo è di utilizzare la conoscenza e un approccio scientifico rigoroso per difendere l'universalità del Servizio Sanitario Nazionale che, seppur con tutte le sue distorsioni, rappresenta il più straordinario patrimonio di professionalità, eccellenze e democrazia del nostro Paese.

Francesco Macchia
Presidente Istituto per la promozione dell'etica in sanità

04 giugno 2015
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Fonte: http://www.quotidianosanita.it/regioni-e-asl/articolo.php?approfondimento_id=6312