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Ministro Lorenzin indagata per occultamento dei rischi alimentari: la denuncia del PAE

Ministro Lorenzin indagata per occultamento dei rischi alimentari: la denuncia del PAE   


Querelato il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin per disinformazione alimentare: a seguito del servizio di Report di lunedì scorso, il Partito Animalista Europeo ha mandato una diffida alla Procura di Roma, che ora sta indagando sulla donna.

Non è la prima volta che il PAE denuncia il Ministro Lorenzin per omissione della corretta informazione: questo giro, si considera l’ultimo servizio su Rai 3 di Report, «Nutriamo il Pianeta. Grasso che cola», che parla dei danni provocati dagli alimenti nocivi per l’uomo – alcuni di loro, ironia della sorte, sponsor di Expo 2015.

«Circa 2,1 miliardi di persone sono obese e 29 milioni periscono per malattie dovute ad un eccesso di cibo» si legge, e tra i fattori che contribuiscono all’obesità – confermati dagli studi del Prof. Franco Berrino – troviamo lo zucchero, «Al punto che l'Organizzazione mondiale della sanità, qualche mese fa è intervenuta sull'utilizzo di zuccheri aggiunti raccomandando di non superare il 5% dell’apporto calorico, cioè ha chiesto di non superare 25 grammi di zucchero al giorno, ma il ministro della Salute Beatrice Lorenzin si è opposta sostenendo che i nostri prodotti sono aggrediti senza nessuna base scientifica seria».

Il PAE è così intervenuto per denunciare l’atteggiamento del Ministro – rea di non aver dato l’informazione corretta «circa i danni, scientificamente e clinicamente accertati, derivanti dal consumo di carne alimentare al fine di tutelare l’incolumità dei cittadini italiani e ridurre sostanzialmente i costi a carico del Servizio Sanitario Nazionale» – e la Procura di Roma ha aperto così un fascicolo.

«Si eviterebbero 45 mila morti con un risparmio di 1,3 miliardi euro all’anno» ha dichiarato il presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli, «Le raccomandazioni pubblicate e divulgate dal volume del Fondo mondiale per la ricerca sul cancro WCRF già dal 2007 e tutt’oggi numerosi studi confermano il medesimo orientamento, sono esplicite e non lasciano interpretazioni di sorta. Basare l’alimentazione prevalentemente su cibi di provenienza vegetale non industrialmente raffinati, cereali integrali legumi verdure e frutta, non solo come prevenzione ma come aiuto alla cura».

Arrivano poi alcuni dati sul cancro: se un secolo fa era una persona su trenta ad ammalarsene, si legge, oggi lo è una su tre. Per sfuggire a questo rischio, «l’alimentazione è la migliore medicina in modo primario, la prevenzione riduce i decessi più della medicina e comincia a tavola» continua Fuccelli.

La cura più importante starebbe dunque innanzitutto nella corretta informazione e in ciò che mettiamo nel nostro piatto. «I dati sul cancro al colon dimostrano che è quasi inesistente nei paesi a dieta priva di carne. Il 30-40% dei tumori si potrebbero evitare se uomini e donne nei paesi ricchi si nutrissero in modo diverso» conclude Fuccelli, facendo un paragone tra l’etichettatura di carni e sigarette in materia di misure preventive: sul tabacco si legge la dicitura «Il fumo uccide» ma sulle carni no.

«L'omissione dell’Autorità competente per non aver predisposto una analoga dicitura sulle confezioni di carne ovvero per non avere pubblicizzato correttamente ed adeguatamente tale informazione, costituisce una grave responsabilità sulla incolumità dei cittadini italiani, i quali restano disinformati del danno grave e mortale derivante dal consumo improprio di carne alimentare».

Fonte: http://ilfatto24ore.it/trentino-suedtirol/index.php/cronaca/3108-ministro-lorenzin-indagata-per-occultamento-dei-rischi-alimentari-la-denuncia-del-pae