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LOSANNA: SOMMINISTRATO A 79 PERSONE VACCINO ANTI AIDS CONTAMINATO

LOSANNA: SOMMINISTRATO A 79 PERSONE VACCINO ANTI AIDS CONTAMINATO

Sul vaccino NYVAC contaminato, i partecipanti allo studio sono stati informati e invitati a fare al più presto un esame del sangue.

di Cinzia Marchegiani

Losanna - Brutta notizia per le persone reclutate nel lontano 2012 per uno studio sull’Aids nell’Ospedale universitario di Losanna (CHUV), uno dei 5 ospedali universitari svizzeri che attraverso la propria collaborazione con la Facoltà di Biologia e Medicina dell'Università di Losanna, ha un ruolo di livello europeo avanzate nei settori della cura medica, la ricerca medica e la formazione.

E’ stato infatti confermato lo scandalo del vaccino contaminato che è stato somministrato dal CHUV alle persone che hanno partecipato a questo studio. La notizia è stata pubblicata da Le Matin, arriva dai vertici dello stesso CHUV che ha inviato una lettera l'11 maggio ai 79 partecipanti a uno studio sull'Aids: “"Abbiamo saputo recentemente che il vaccino NYVAC, amministrato ad alcune persone dello studio HVTN 096, è stato contaminato da un batterio chiamato Mycoplasma hyorhinis".

Insomma la notizia fa il ping pong, il vaccino contaminato è stato è stato involontariamente somministrato. Il batterio provoca malattie nei porcellini, ma non nei maiali adulti. Gli scienziati non sanno se esso possa causare malattie negli umani, sottolinea la missiva del CHUV. "Ma dal punto di vista medico, si è molto tranquilli", afferma il professore Giuseppe Pantaleo del CHUV. In ogni caso la lettera invita i partecipanti a sottoporsi al più presto a un esame del sangue.

Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” commenta questa notizia: “E’ impossibile la 'contaminazione accidentale' di un vaccino stando ai protocolli dei laboratori che costituiscono una routine per i fabbricanti di vaccini, risulta praticamente impossibile miscelare a dei vaccini un virus vivo, biologicamente attivo e pericoloso. La risposta sconvolgente – continua D’Agata - è che questo non può essere stato un incidente per un insieme di protocolli di sicurezza per i laboratori che servono a prevenire le contaminazioni incrociate fra i diversi materiali. Anche se questa non è la prima volta che dei produttori di vaccini sono colti in fallo a distribuire vaccini contaminati da virus”.

Fonte: http://www.osservatoreitalia.it/index.asp?art=4349