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Le statistiche provano che le prescrizioni di farmaci sono il 16,4% più mortali dei terroristi

Le statistiche provano che le prescrizioni di farmaci sono il 16,4% più mortali dei terroristi


  L’11 settembre 2001 l’America è stata svegliata da un nuovo tipo di pericolo: il terrorismo. Quel giorno, gli attacchi hanno causato la morte di 2996 persone, inclusi i passeggeri dei quattro voli commerciali che sono stati usati come armi. Molti ritengono che si sia trattato del giorno più tragico nella storia degli Stati Uniti.

Quattro aerei commerciali si sono schiantati quel giorno. Cosa accadrebbe se sei velivoli Jumbo si schiantassero ogni giorno negli Stati Uniti, causando la morte di 783.936 persone ogni anno? Si potrebbe perfettamente parlare di tragedia di massa, giusto?

Allora, dimenticate il “se”. La tragedia si sta verificando proprio ora. Di fatto, ogni anno, più di 750.000 persone muoiono negli Stati Uniti, anche se non si tratta di incidenti aerei. Muoiono a causa di qualcosa di molto più comune che raramente viene percepito come pericoloso: la medicina moderna.

Secondo la rivoluzionaria relazione medica del 2003 “Morte da medicina”, dei dottori Gary Null, Carolyn Dean, Martin Feldman, Debora Rasio e Dorothy Smith, ogni anno, 783.936 persone muoiono negli Stati Uniti per comuni errori medici. Questo è l’ammontare di 6 aerei jumbo precipitati al giorno durante un intero anno. Dove sono i mezzi d’informazione riguardo questa tragedia? Dov’è l’intervento del governo per fermare questi errori medici prima che si verifichino?

Dopo l’11 settembre, la Casa Bianca ha istituito il Dipartimento per la sicurezza nazionale, pensato per prevenire attacchi terroristici in territorio nazionale. Dalla sua istituzione, miliardi di dollari sono stati investiti. Il budget per il 2006 ammonta a circa 34,2 miliardi di dollari, un numero che è leggermente sceso rispetto agli originali 37,7 miliardi del budget del 2003.

Secondo lo studio guidato da Null, che ha richiesto una revisione meticolosa di migliaia di referti medici, gli Stati Uniti spendono 282 miliardi di dollari all’anno per decessi dovuti ad errori medici. Si tratta, inoltre, di una stima moderata: sono una frazione degli errori medici risulta dai referti, secondo lo studio. Attualmente, è probabile che gli errori medici siano circa venti volte maggiori di quelli che risultano perché i dottori temono le ripercussioni per quegli errori. Il pubblico americano va dal medico o all’ospedale senza sapere del pericolo che li aspetta. La popolazione sa che gli errori medici si posso verificare ma da per scontato che siano poco frequenti, degli eventi isolati. Sfortunatamente, accettando la medicina convenzionale, i pazienti continuano a rivolgersi volontariamente alla principale causa di decesso in America.

Secondo una relazione iatrogenica statunitense del 1995, “Ogni anno, negli Stati Unti, più di un milione di pazienti viene ferito negli ospedali e circa 280.000 muore a causa di queste ferite. Il tasso di decesso iatrogenico, quindi, ridicolizza il tasso di mortalità dovuto a incidenti stradali di circa 45.000 persone e conta più della somma di tutti gli altri tassi di mortalità messi assieme.” Questa relazione è stata pubblicata dieci anni fa, quando l’America aveva 34 milioni di cittadini in meno e gli scandali delle case farmaceutiche, come la Vioxx, dovevano ancor verificarsi. Oggi, la previdenza sociale costituisce il 15,5 % del PIL annuale degli Stati Uniti la cui spesa ha raggiunto 1.400 miliardi di dollari nel 2004.

Visto che gli americani spendono così tanto in assistenza medica, dovrebbero ottenere un servizio d’alta qualità, giusto? Sfortunatamente, non è così. Secondo “Death by Medicine”, dei 783.936 decessi annuali dovuti a errori medici circa 106.000 sono dovuti a prescrizioni mediche. Anche in questo caso di tratta di una stima per difetto. Alcuni esperti stimano che si dovrebbero aggirare intorno ai 200.000 a causa del timore delle conseguenze a cui si andrebbe in contro se venissero comunicati i dati completi.

Oggi, gli americani sono abituati a risolvere i problemi in modo sbrigativo, anche quando si tratta della propria salute. Perciò, fanno spesso affidamento alle prescrizioni mediche per risolvere i loro problemi dovuti alle malattie. Di fatto, esiste una medicina a pagamento per ogni possibile malanno, vero o falso che sia. Inoltre, con tutta probabilità, la loro medicina comporta tutta una serie di effetti collaterali.

La questione è che le medicine non curano le malattie: semplicemente ne coprono i sintomi. I medici statunitensi forniscono un’assistenza medica allopatica: si preoccupano della malattia non della salute. La prescrizione continua, quindi, di medicine è pensata per curare la malattia non per prevenirla. Inoltre, visto che ci sono così tante medicine e che le reazioni avverse ai medicamenti sono molto comuni abbiamo un tasso “conservativo” di circa 106.000 prescrizioni annuali. Tenete presente che questi numeri sono stati registrati prima dello scandalo Vioxx e che ultimamente le medicine inibitrici C0x-2 hanno finito per uccidere decine di migliaia di persone.

Riguardo alle prescrizioni mediche, ai pazienti americani stanno rimanendo le briciole di un accordo piuttosto rozzo. La medicina è un’attività particolarmente lucrativa e altamente competitiva ma non dovrebbe essere così. La relazione Null fa un elenco dei cinque aspetti più importanti per la salute che la medicina moderna ignora a favore del potente denaro: stress, mancanza d’esercizio, alto tasso calorico, alto consumo di cibi processati ed esposizione alle tossine ambientali. Tutte queste cose stanno portando gli americani a un tale impoverimento in salute che corrono dai medici per le cure. Tuttavia, invece di avere dottori che si preoccupano di curare le cause dei malattie, mettendo i pazienti a dieta e consigliare di fare esercizio fisico, vengono riempiti di medicine per nascondere i sintomi. Con questo sistema medico fallace non ci si deve stupire che così tanti americani muoiano per prescrizioni mediche. Loro non stanno guarendo: prendono medicine solo per nascondere temporaneamente i propri sintomi.

Non tutti i medici, però, si comportano in questo modo. Di fatto, molti dottori sono infuriati allo stesso modo in cui dovrebbero esserlo i loro pazienti, dando la responsabilità al fatto che la medicina è “in vendita” al miglior offerente; che più spesso di quanto si pensi finisce per essere una compagnia farmaceutica. L’industria farmaceutica ha un giro di affari di miliardi di dollari. Chi riesce a ricordare l’ultima volta che ha acceso la televisione e non è stato bombardato da pubblicità di pillole che curano qualsiasi tipo di impotenza o insonnia? E chi non è mai stato dal medico o all’ospedale e non aver notato alcuna penna, bloc-notes o post-it con il logo di qualche medicina?

Gli esperti medici affermano che le richieste dei pazienti per determinate medicine non influenzano il numero di prescrizioni di quella medicina. Le case farmaceutiche affermano che gli annunci pubblicitari delle loro medicine sono “educativi” per il pubblico. Le persone credono che il FDA controlli tutti gli annunci e che autorizzi solo quelli che riguardano le medicine più efficaci e salutari. È un sistema intelligente: la case farmaceutiche influenzano il pubblico perché richieda delle prescrizioni mediche, il pubblico fa richiesta al proprio medico di prescrivergli una certa medicina e il dottore accondiscende alle loro richieste. Tutti sono felici, giusto? Non esattamente, visto che il tasso di decessi dovuti a prescrizioni mediche è in continua crescita.

La popolazione sembra credere ingenuamente che le medicine pubblicizzate in TV siano salutari, nonostante abbiamo una pletora di effetti collaterali, elencati dal narratore, che vanno dalla diarrea sino alla morte. I pazienti si sentono giustificati a chiedere ai proprio medici di prescrivergli una determinata medicina che hanno visto in televisione visto che di sicuro sarà salutare, altrimenti non ne avrebbero trasmesso l’annuncio pubblicitario. Ricordate quelle pubblicità in TV che sbandieravano i miracoli del Vioxx? Qualcuno si potrebbe chiedere quante vite si sarebbero potute risparmiare se i pazienti non avessero visto quella pubblicità e fatto richiesta, poi, di quella medicina ai proprio dottori.

La pubblicità, tuttavia, non è l’unico strumento che l’industria farmaceutica usa per influenzare la medicina. La relazione Null cita una relazione della ABC che sostiene che le case farmaceutiche spendono circa 2 miliardi di dollari annuali per mandare i medici a più di 314.000 eventi. Mentre i dottori approfittano dei soldi delle case farmaceutiche, godendo dei benefici di questi “eventi”, come si comportano nei confronti della validità di queste case produttrici di medicamenti e dei loro prodotti?

A dire il vero, non tutti i medici sono al soldo delle case farmaceutiche. Alcuni piuttosto arrabbiati della situazione e arrabbiati anche per conto del pubblico ignaro di tutto ciò. Il più grosso conflitto d’interessi esiste tra i cittadini americani, la comunità medica e l’industria farmaceutica. Inoltre, anche se il pubblico è quello che più soffre a causa di questo conflitto, è la parte meno informata. Ai cittadini rimangono le briciole e nemmeno lo sanno. Ecco perché l’industria farmaceutica continua ad avere un giro d’affari di migliaia di miliardi di dollari.

Le medicine sono solo una parte dei fallimenti del sistema d’assistenza sanitario degli Stati Unti. Infatti, decessi ambulatoriali, decessi per piaghe da decubito e decessi per malnutrizione hanno tassi maggiori di quelli relativi ai decessi per errori di prescrizioni mediche. I problemi sono diffusi in profondità e non posso essere risolti senza un drastico, diffuso cambiamento del sistema monetario ed etico.

La prima questione, il denaro, è la principale ragione per cui l’industria medica non sembra in grado di cambiare. Prescrivere più medicine e raccomandare più interventi significa più profitti. Assumere più medicine approvate dalla FDA, indipendentemente dal loro effetto sulla salute, porta più soldi nelle tasche delle case farmaceutiche. Per come funziona oggi il sistema sanitario, i medici e le case farmaceutiche non sembrano smettere di guadagnare ingenti somme di denaro anche se ciò comporta prendersi qualche centinaio di migliaia di vite umane. Anche nel caso drastico di medicine mortali, tutti quelli coinvolti hanno sempre un capro espiatorio: le case farmaceutiche posso incolpare la FDA per aver approvato un prodotto e i dottori per averlo prescritto eccessivamente. Inoltre, i medici possono scaricare la responsabilità sui pazienti per aver richiesto quella particolare medicina senza averne soppesato i rischi a sufficienza.

Ciò che affiora infine è una questione etica. In termini legali, l’etica è quelle regole o linee guida morali che governano la condotta delle persone o delle professioni. Alcuni principi etici vengono inculcati sin da piccoli ma altri sono specialmente rimandati. Per esempio, quasi tutte le scuole di medicina obbligano i nuovi medici a sostenere una forma moderna del giuramento d’Ippocrate. Nonostante solo alcune versioni siano identiche, nessuna prevede mettere da parte la cura medica a favore di pratiche speculative.

Riguardo al tema della ricerca sull’argomento, “Morte da medicina” cita una relazione della ABC che sostiene che test clinici finanziati dalle case farmaceutiche mostrano che c’è una probabilità del 90% che una medicina venga percepita come efficace, mentre nel caso di test clinici non sovvenzionati da case farmaceutiche questa percentuale scende al 50%. “Sembrerebbe che il denaro non possa comprarvi l’amore ma può comprarvi qualsiasi risultati ‘scientifico’ che volete,” scrive Null e il suo gruppo di ricercatori.

Il governo spende fino a 30.000 miliardi di dollari all’anno per la sicurezza nazionale. Questa spesa sembrerebbe importante. Dal 2001, 2.996 persone sono morte negli Stati Unti a causa del terrorismo, come risultati degli attacchi del 11 settembre 2001. Nello stesso periodo, 490.000 persone sono decedute a causa si errori nella prescrizione di medicinali, senza contare lo scandalo del Vioxx. Questo significa che la prescrizione di medicine in questo paese è almeno il 16.400% più mortale del terrorismo. Di nuovo, si tratta di stime per difetto. Un numero più realistico, che includa anche i medicinali da bancone, porterebbe la percentuale al 32.000%. Tuttavia, l’ambito di “Morte da medicina” è ancor più vasto. La medicina convenzionale, includendo gli interventi inutili, piaghe da decubito ed errori medici, è il 104.700% più mortale del terrorismo. Nonostante ciò, l’attenzione e i soldi del nostro governo non vengono indirizzati verso una riforma del sistema sanitario.

Non si sarebbe potuto prendere una parte del denaro destinato alla sicurezza nazionale e spenderlo sul sistema sanitario che fa acqua da tutte le parti? Non potremmo abbandonare il codice di colori per le minacce al sistema a favore di linee guida più rigide per la ricerca medica e per la prescrizione di farmaci? Nessuno sta cercando di dire che il terrorismo nel mondo non sia un problema, specialmente per una nazione ad alto profilo come gli Stati Unti. Nessuno sta dicendo che le persone che sono morte l’11 settembre non abbiano importanza o che non siano state uccise barbaramente quel giorno. Ci sono, però, pericoli molto più importanti negli Stati Unti che vengono rappresentati con falsità come la sicurezza e la salute, quando in realtà sono mortali. La corruzione dell’industria farmaceutica e del sistema sanitario americano costituiscono una minaccia ben maggiore per la nostra salute che il terrorismo.

Se l’amministrazione Bush vuole veramente salvare vite, molto vite, deve volgere lo sguardo alla guerra chimica che è stata dichiarata agli americani da Big Pharma.

Fonte: http://www.annotabene.info/?p=3314