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Influenza, i primi a non vaccinarsi sono proprio i medici

Influenza, i primi a non vaccinarsi sono proprio i medici

L’indagine della Regione Fvg segnala tassi di adesione bassissimi. Non sono escluse azioni sanzionatorie

UDINE. Il dato definitivo non c’è ancora, ma la certezza già sì. Il tasso di adesione di medici e personale sanitario alla campagna di vaccinazione antinfluenzale è molto basso.

L’assessorato alla Salute della Regione ha deciso di indagare un fenomeno che, in verità, è già noto nelle sue linee generali, ovvero la ritrosia - anche se il termine è riduttivo - dei medici a sottoporsi a vaccinazione.

Una scelta che se può essere lasciata alla soggettività dei cittadini, in termini generali, potrebbe non essere altrettanto libera per chi, per professione, trascorre buona parte del suo tempo a contatto con determinate categorie di pazienti per le quali un banale virus influenzale potrebbe rappresentare un rischio anche mortale.

Basti pensare ai malati oncologici, a coloro che si sottopongono o si sono già sottoposti a trapianto di staminali, o al trapianto di organi, ai bambini, anche oncologici, o affetti da patologie importanti.

È accettabile che, accanto a queste pazienti, ci siano persone che non si sono vaccinate e che per questo potrebbero essere veicolo di contagio? In attesa della risposta, non resta che prendere atto che, al momento, è proprio così.

L’indagine conoscitiva che l’assessorato alla Salute sta conducendo, e i cui dati definitivi saranno disponibili tra poche settimane, ha intanto l’obiettivo di fotografare la situazione, per poi decidere “che cosa” fare.

Azioni di moral suasion potrebbero essere la prima, e più soft, delle opzioni, richiamando il personale sanitario alle motivazioni di carattere etico che dovrebbero spingere alla vaccinazione, sostenute da ragioni di carattere sanitario. E forse anche da un sistema premiante, ma anche sanzionatorio.

La bassa adesione del personale medico e sanitario di questa regione alla vaccinazione antinfluenzale, non si discosta di molto rispetto al trend generale, come dimostrano i richiami del ministero della Salute.

In generale negli ospedali italiani le campagne vaccinali non godono di alti indici di gradimento tra i dipendenti sanitari, e quelle contro le pandemie stagionali, non vanno oltre il 20 per cento di adesioni.

Il discorso non cambia se lo si estende ai medici di medicina generale. Comportamenti che, però, contraddicono le raccomandazioni che gli stessi sanitari rivolgono ai propri assistiti sull’opportunità-necessità di vaccinarsi contro l’influenza.

Un’incongruenza che potrebbe avere il proprio peso nella scelta delle persone di aderire, oppure no, alla campagna di prevenzione.

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Fonte: http://messaggeroveneto.gelocal.it/udine/cronaca/2015/05/12/news/i-primi-a-non-vaccinarsi-sono-proprio-i-medici-1.11406834