Article reference: http://www.laleva.org/it/2015/03/aspartame_la_risposta_dellistituto_ramazzini_alle_dichiarazioni_dellefsa.html

Aspartame: la risposta dell’Istituto Ramazzini alle dichiarazioni dell’EFSA

Il commento dell’Istituto Ramazzini al verdetto di EFSA che ha mantenuto il livello di assunzione giornaliera di 40mg/Kg di peso come limite di sicurezza. (english version)


“Siamo molto dispiaciuti di questa decisione per le conseguenze sulla salute pubblica, ma non sorpresi. Rimaniamo nella convinzione che l’aspartame sia un cancerogeno per l’uomo, poiché con il nostro modello sperimentale si è dimostrato cancerogeno per due specie animali, ratto e topo, e per diversi organi bersaglio; questo è anche il criterio che viene adottato dalla Agenzia Internazionale di Ricerca sul cancro dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per classificare le sostanze cancerogene. Noi abbiamo osservato, oltre che un aumento di linfomi e leucemie nelle femmine, anche un aumento statisticamente significativo di tumori solidi quali i tumori maligni dei nervi periferici, soprattutto del cranio, e tumori della pelvi renale nei ratti; tumori del fegato nei topi.

Oltre ai nostri risultati, non sono stati presi in considerazione da EFSA anche altri importanti studi epidemiologici, uno dei quali comprende 122.000 individui e mette in evidenza che l’uso di aspartame comporta un aumento dell’incidenza di linfomi e leucemie (Schernhammer et al 2012), proprio come noi abbiamo osservato negli animali sperimentali; in un altro studio argentino, anch’esso ignorato da EFSA, si è visto che l’aspartame aumenta i tumori dell’apparato urinario, tumori che anche noi abbiamo osservato in aumento negli animali sperimentali trattati con aspartame (Andreatta et al 2008).

Recentemente un gruppo di ricercatori della Environmental Protection Agency (EPA/USA) ha considerato molto positivamente il nostro modello sperimentale, le nostre metodiche, i nostri studi (Gift et al 2013), concludendo che essi possano essere utilizzati a fini di risk-assessment per il sistema americano.

Da parte nostra, intendiamo rispondere ad EFSA con un approccio scientifico e qualificante, che fa onore ad una cooperativa sociale onlus come noi siamo, cioè lavorando per la verità. Abbiamo come partner del nostro progetto il NIEHS/USA ed insieme vogliamo eliminare le incertezze sui nostri dati; i nostri tre esperimenti sull’aspartame, due su ratti ed uno sui topi, verranno rivalutati dal punto di vista statistico; quindi si procederà con la caratterizzazione delle lesioni classificate come linfomi del polmone (le uniche che hanno suscitato controversie), ed infine nel 2015 verrà convocato un Pathology Working Group Internazionale per la revisione di tutti i tumori maligni da noi diagnosticati nei tre esperimenti.

Qualunque sia il risultato, noi avremo risposto con la scienza ad un quesito scientifico, non con le commissioni di esperti; e, forse, l’intero processo costerà meno di quanto siano costati gli esperti di EFSA.”

Fiorella Belpoggi
Direttrice, Centro di Ricerca sul Cancro Cesare Maltoni

Istituto Ramazzini

(Il comunicato stampa in formato pdf)