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Per studio aziende cibo e bevande sabotano politiche salute

Lancet, adottano strategia simile a industria del tabacco

(ANSA) - MILANO, 12 FEB - Le multinazionali di cibo, bevande e alcol stanno usando le stesse strategie dell'industria del tabacco per minare le politiche di sanita' pubblica. In uno studio pubblicato sulla rivista 'Lancet', ricercatori inglesi, australiani e brasiliani rilevano come l'auto-regolamentazione sia di fatto fallita e servano regole piu' precise. Tramite una politica di marketing molto aggressivo infatti, queste multinazionali sono i principali motori dell'epidemia di malattie croniche, quali diabete, cancro e patologie cardiovascolari.


Sulla scorta di diversi documenti delle aziende, lo studio rivela come le multinazionali cerchino di manipolare la legislazione nell'area della salute ed evitare regole, costruendo relazioni finanziare ed istituzionali con operatori sanitari, ong e agenzie di salute, distorcendo i risultati delle ricerche e influenzando i politici. Gli studi finanziati esclusivamente da aziende di cibi e bibite riportano infatti risultati favorevoli alle aziende 4-8 dieci volte di piu' di quelli non sponsorizzati da loro. ''La regolamentazione, o la minaccia di regole - spiega Rob Moodie, coordinatore dello studio - e' l'unico modo per cambiare queste corporazioni transnazionali''. L'approccio collaborativo, adoperato in Europa tra governi, industria, societa' civile e operatori di salute per insegnare alle persone a mangiare meglio, fare piu' esercizio e vivere sano, ''e' fallito - continua - In futuro, le aziende di cibo, bevande e tabacco non dovrebbero avere alcun ruolo nelle politiche nazionali o internazionali sulle malattie croniche. Meglio un sistema di regole pubbliche, che faccia pressione direttamente sull'industria per aumentare la consapevolezza sulla sua condotta ambigua e mantenere attiva l'attenzione pubblica''. (ANSA).