Article reference: http://www.laleva.org/it/2011/06/antibiotici_ai_bambini_ci_sono_rischi.html

Antibiotici ai bambini: ci sono rischi?

Lo scorso anno alcuni ricercatori della Yale University hanno verificato che somministrare anche un solo ciclo di antibiotici a bambini prima dei sei mesi può aumentare del 40% il rischio di sviluppare asma. Questo rischio aumenta al 70% nel caso di un ulteriore secondo ciclo.

Il dott. George Kassianos, portavoce del Royal College of General Practitioners ha affermato: “Dobbiamo essere molto cauti con le prescrizioni di antibiotici ai bambini. Inoltre, supportati da questi recenti studi, saremo in grado di convincere più facilmente i genitori della necessità di evitare gli antibiotici a meno che non siano assolutamente necessari”.

Un nuovo studio pubblicato sulla rivista Gut, ha dimostrato che i bambini a cui viene prescritto almeno un ciclo di antibiotici dall'età di quattro anni in poi hanno una doppia probabilità di sviluppare malattie dell'apparato intestinale come la sindrome del colon irritabile (IBS: Irritable Bowel Syndrome) e/o il Morbo di Crohn.

 

Cosa dice in tal proposito la classe medica?

La classe medica si sta lentamente rendendo conto che i farmaci antibiotici possono favorire la crescita di batteri e altri organismi dannosi per l'intestino, e che possono scatenare l'insorgenza di disturbi.

Gli antibiotici inoltre distruggono i batteri “buoni” e altri microrganismi conosciuti come componenti la “microflora batterica dell'intestino”.

Il dott. Anders Hviid del Statens Serum Institute di Copenhagen, Danimarca, che ha condotto lo studio, ha affermato: “Gli antibiotici sono fra le scoperte più importanti della medicina moderna, ma la decisione del loro utilizzo clinico deve essere basato su un'attenta valutazione.

Il nostro studio ha dimostrato un collegamento con l'insorgenza di problemi all'intestino, ma non possiamo concludere che questo collegamento sia necessariamente casuale”.

 

 

E’ importante quindi avere l’intestino in salute?

Purtroppo, la medicina convenzionale rifiuta di riconoscere e capire l'importanza di avere un intestino in salute e sembra voler ignorare i problemi che possono insorgere quando viene compromesso da fattori quali gli antibiotici.

Di contro, nel campo della medicina naturale, è ormai risaputo che, qualora il numero dei batteri buoni venga compromesso dall'uso di antibiotici, contraccettivi orali, steroidi, malattie prolungate o stress, l'apparato digerente diventa instabile e i batteri nocivi, o funghi come ad esempio la Candida, naturalmente presenti nell'organismo, ma solitamente controbilanciati dai “batteri buoni”, possono crescere in maniera eccessiva.

Pertanto la Candida in forma parassitaria e’ pericolosa?

Certamente, infatti, la crescita incontrollata della Candida, se non adeguatamente curata, si può tramutare in una vera e propria infezione cronica.

La candidosi è una delle maggiori cause, anche se non l'unica, della Sindrome dell'Intestino Irritabile.

Purtroppo, molti medici rifiutano ancora di ammettere che infezioni come la Candida siano una seria condizione medica.

Secondo il mio mentore Dr. Willim Vayda, autore del libro “Chronic Fatigue The Silent Epidemic”, la Candida in questi ultimi anni ha raggiunto proporzioni epidemiche a causa delle grandi quantità di zuccheri e carboidrati raffinati che giornalmente inseriamo nella nostra dieta.

Questo, in aggiunta al diffuso uso di antibiotici, della pillola contraccettiva e della terapia ormonale sostitutiva, e dei corticosteroidei, aumenta il rischio di sviluppare una crescita abnorme di funghi e lieviti.

Con il tempo, i funghi della Candida possono penetrare attraverso le pareti dell'intestino, ormai permeabilizzato, passando quindi nei vasi sanguigni e così in tutto l'organismo.

E poiche’ attraverso le porosita’ intesinali, passano anche frazioni proteiche non ancora ridotte ad amminoacidi, queste frazioni, con il nome di polipeptidi selvaggi, entrano nel sistema circolatorio e possono passare addirittura la barriera emato encefalica e mimare o agire come “falsi neurotrasmettitori”

Una volta giunti a questo punto, può insorgere tutta una serie di disturbi quali depressione, svogliatezza, affaticamento, sensazione mattutina simile a quella di una post-sbornia, attacchi di panico, ed ansieta’.

A livello intestinale avremo gonfiore e coliche addominali, stitichezza o diarrea, e fisicamente avremo debolezza muscolare, dolori articolari e muscolari.

Purtroppo, molti medici collegano questi disturbi a isteria o malattie immaginarie.

L'ironia è che la Candida può essere facilmente curata seguendo una dieta a basso contenuto di carboidrati con cure omotossicologiche adeguate e prendendo integratori che possono ostacolarne la crescita, ma soprattutto, evitando ulteriori trattamenti antibiotici.

Chi abbia individuato e/o ritenga che la candidosi sia la causa dei propri disturbi, farebbe bene a consultare un nutrizionista o un naturopata/ omeopata.

Questi possono consigliare un approccio terapeutico per depurare l’organismo dalle tossine, riequilibrare la flora intestinale e riparare il danno alle pareti intestinali.