Article reference: http://www.laleva.org/it/2011/01/tutti_i_dubbi_sullaspartame.html

Tutti i dubbi sull'aspartame

Tutti i dubbi sull'aspartame

Fonte: La Stampa

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Due studi rilanciano la questione dei rischi connessi all'assunzione di aspartame. Dal primo febbraio l'EFSA metterà l'argomento al centro della discussione, valutando la necessità o meno di lavori scientifici supplementari.

L'aspartame nuovamente nel mirino della ricerca. Due studi scientifici rilanciano infatti la questione dei rischi connessi alla sua assunzione. Il primo, danese, pubblicato alla fine del 2010 sull'American Journal of Clinical Nutrition e condotto dal ricercatore Thorhallur Halldorsson, mette in correlazione il consumo di aspartame con il rischio di parti prematuri per le donne incinte, con un rischio calcolato pari al 27% quando si assuma una bevanda gassata al giorno contenente edulcoranti chimici.

Ricordiamo che l'aspartame si trova in qualcosa come 6.000 prodotti differenti, oltre che in parecchi farmaci, e si calcola siano circa 200 milioni le persone nel mondo che ne fanno un consumo regolare.

Il secondo studio, condotto su centinaia di ratti e topi dal ricercatore italiano Morando Soffritti dell'Istituto Ramazzini di Bologna, e pubblicato sull'American Journal of Industrial Medicine, mette in correlazione il consumo di aspartame con l'aumento di tumori al fegato e polmonari, in particolare sugli animali di sesso maschile.

 

L'EFSA, l'ente europeo per la sicurezza alimentare, esaminerà lo studio del professor Soffritti dal prossimo primo febbraio, ma intanto, andando a leggere le raccomandazioni dell'INRAN (Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione) si può notare come la preoccupazione sia più che tangibile: "In ogni caso", si legge, "pur se sostanzialmente innocui nelle dosi consentite dalla normativa vigente, gli edulcoranti sostitutivi dello zucchero possono avere limitazioni d'uso, per cui ne vanno controllate sia la presenza sia le eventuali controindicazioni attraverso la lettura dell'etichetta. Il loro uso è comunque sconsigliato fino al 3° anno di età e durante la gravidanza e l'allattamento. Particolare attenzione va riservata ai bambini di età superiore ai 3 anni, ai quali l'eventuale somministrazione di prodotti contenenti dolcificanti deve essere fatta con cautela".

 

Ricordiamo infine che, secondo l'EFSA, e fino a questo momento, la dose giornaliera ammissibile per l'aspartame è di 40 mg/Kg peso corporeo.

 

(a cura di Nexta)

Fonte: La Stampa