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In Puglia una sentenza storica apre la strada alla libertà di scelta sulle tematiche vaccinali

In Puglia una sentenza storica apre la strada alla libertà di scelta sulle tematiche vaccinali

Lucia D’Augelli
Fonte: UomoPlanetario.org

 

“Luogo a non provvedere” per una coppia di genitori che ha rifiutato di sottoporre il figlio alle vaccinazioni obbligatorie. Sentenza positiva che di fatto apre la strada all’obiezione legale nella Regione Puglia. La documentazione presentata al giudice minorile è il frutto di un lavoro meticoloso, durato settimane, di concerto con la nostra associazione e la ferma volontà dei genitori a dimostrare la fondatezza delle loro convinzioni.


La sentenza è rivoluzionaria: riconosce ai genitori, in presenza di una approfondita conoscenza delle tematiche vaccinali, la libertà di scelta. Una vittoria importante che va a rafforzare, rendendole ancora più poderose, le battaglie di noi genitori obiettori. La Puglia ha i requisiti per deliberare il superamento dell’obbligo vaccinale. Tutte le problematiche relative alla formazione del personale, ammodernamento delle strutture sanitarie, istituzione della farmacovigilanza attiva seguono di pari passo la libertà di scelta e non viceversa. Costruire un ponte di collegamento fra i cittadini e lo stato costituisce l’obiettivo fondante della nostra associazione, ovvero divenire attori principali delle strategie di salvaguardia della salute dei nostri figli. In questo contesto è utile ricordare che per legge le vaccinazioni non sono più coercibili, che da anni è stato dato libero accesso ai bambini non vaccinati a tutte le comunità infantili, che il numero di genitori obiettori è in continuo aumento e, cosa ancora più determinante, non è più possibile negare o nascondere l’intero universo dei bambini danneggiati “irrimediabilmente” dalle inoculazioni vaccinali. Tale è questa realtà che non ha impedito alla coppia pugliese di affrontare con coraggio e determinazione l’avvilente iter che dai servizi sociali, passando attraverso i colloqui con gli psicologi del consultorio locale, li ha poi scaraventati di fronte ad un giudice minorile. Vorrei che da questa vittoria se ne ricavasse il giusto insegnamento: non dobbiamo temere le convocazioni dei tribunali minoriliè in gioco la vita dei nostri figli. La scienza è dalla nostra parte, la legge ancora di più, sopratutto quando, obblighi obsoleti, vengono superati da articoli della nostra costituzione e letteralmente spazzati da accordi internazionali (vedi Convenzione di Oviedo).

Ringrazio il presidente del Comilva nazionale, Claudio Simion, per la gentile collaborazione, l’avvocato barese Orazio Moscatello che ha seguito i genitori in tribunale e tutta la passione del nostro impegno, senza della quale non sarebbe stato possibile concretizzare la sola idea della lotta per la libertà di scelta.

Lucia D’Augelli

Coordinatrice Comilva Puglia

Bari, 29 dicembre 2010