Article reference: http://www.laleva.org/it/2008/02/gli_integratori_alimentari_se_prescritti_sono_detraibili.html

Gli integratori alimentari, se prescritti, sono detraibili

Gli integratori alimentari, se prescritti, sono detraibili

Gli integratori alimentari, se prescritti da un medico a scopo curativo, possono essere detratti dalla dichiarazione dei redditi. Rispondendo al dubbio di un lettore, Corriere Salute riporta un chiarimento dell'Agenzia delle Entrate.

Augusto Laganà di Trento spiega nella sua lettera che dopo aver tenuto sotto controllo il colesterolo con le statine, la cardiologa che lo segue ha ritenuto opportuno sostituire i farmaci con un integratore. Il costo mensile di questo prodotto è di circa 30 euro. Lo scontrino parlante non reca però la dicitura «l'importo è detraibile dalla dichiarazione dei redditi» e secondo il farmacista il prodotto, essendo un integratore e non un farmaco, non è detraibile. Il lettore però non si fida e chiede un parere alla redazione del Corriere.

«La materia oggetto del suo dubbio - risponde Riccardo Renzi, responsabile del supplemento dedicato alla Salute del Corriere della Sera - si è prestata in effetti a diverse interpretazioni. Tuttavia l'Agenzia delle Entrate, in passato, ha risposto ad una richiesta di chiarimento, affermando che i prodotti detti integratori alimentari se prescritti da un medico specialista a scopo curativo possono essere detratti ai sensi dell'art. 15 del TUIR. La stessa cosa vale se a prescriverli è il medico di base».

«Alla luce delle nuove norme - scrive il Corriere Salute - per la detrazione fiscale di questi prodotti occorre lo scontrino fiscale parlante, ossia lo scontrino che indica il nome del prodotto, la natura e la quantità, e il codice fiscale dell'assistito».

«Come per la detrazione dei prodotti non rimborsati dal Servizio sanitario nazionale, ma per i quali ci vuole prescrizione medica, anche in questo caso è bene allegare la ricetta allo scontrino fiscale "parlante"», conclude il Corriere Salute.


------ Dal Corriere della sera ------

DICHIARAZIONE DEI REDDITI Si possono detrarre gli integratori? Da anni, tenevo sotto controllo il colesterolo con le statine. Dopo gli ultimi esami, la specialista cardiologa ha ritenuto opportuno sostituire i farmaci per il controllo del colesterolo con un integratore. Il costo di ogni confezione, di 20 pastiglie, è di 21 euro, pari quindi ad una spesa mensile di 30 euro. Pensavo di poter detrarre questo prodotto dalla dichiarazione dei redditi, ma lo scontrino parlante non riporta la dicitura: «l' importo è detraibile dalla dichiarazione dei redditi». Il farmacista, da me interpellato, ha confermato che, anche in presenza della ricetta medica, quel prodotto non è detraibile essendo stato registrato come integratore e non come medicinale. Stanno veramente così le cose? Augusto Laganà Nogaredo (TN) La materia oggetto del suo dubbio si è prestata in effetti a diverse interpretazioni. Tuttavia, l' Agenzia delle Entrate, in passato ha risposto ad una richiesta di chiarimento, affermando che i prodotti detti integratori alimentari se prescritti da un medico specialista a scopo curativo possono essere detratti ai sensi dell' articolo 15 del TUIR. La stessa cosa vale se a prescriverli è il medico di base. Alla luce delle nuove norme, quindi per la detrazione fiscale di questi prodotti se prescritti dal medico occorre lo scontrino parlante che indica nome del prodotto, quantità e il codice fiscale dell' assistito. Come per la detrazione dei prodotti non rimborsati dal Servizio sanitario ma per i quali ci vuole prescrizione medica, anche in questo caso è bene allegare la ricetta allo scontrino fiscale "parlante".

Comments


P.S.
A seguito del s/r commento desidero far presente che è opportuno,per una univoca e definitiva risoluzione che gli interessati alla questione propongano interpello alla Dir.Reg.le dell'Agenzia delle Entrate competente per domicilio fiscale,riportando gli estremi dell'interpello formulato alla Dir.Reg.Ag.Emilia Romagna.Il modulo per linterpello (che ad ogni buon fine si riporta) è riportato a pag.182 dell'Annuario del Contribuente 2007 che si ricava da Internet a www.agenziaentrate.itRACCOMANDATA A.R.
ALL.AGENZIA DELLE ENTRATE
Direzione Regionale del


Oggetto: istanza di interpello ai sensi dell.art. 11, Legge 27/07/2000 n° 212

Il sottoscritto nato a . residente in , espone il seguente caso concreto e personale:
L'Agenzia delle Entrate, tramite numero verde (848.800.444), in relazione alla possibilità di portare in detrazione gli integratori alimentari ha dato il seguente chiarimento: "i prodotti integratori alimentari prescritti da un medico a scopo curativo possono essere detratti ai sensi dell'articolo 15 del TUIR". Tale risposta è stata pubblicata sulla rivista "Fisco oggi" del 29-11-2006, e resa nota da Federfarma con Circolare UTP LC/1276/F7/PE del 24 gennaio 2007. Successivamente un contribuente presentava alla Direzione Regionale delle Entrate della regione Emilia Romagna il seguente interpello :
• l'acquisto di integratori alimentari, una volta accertata la finalità medico-sanitaria curativa o preventiva, debba essere considerata una "spesa medica", come tale detraibile.
• la prova della finalità curativa/preventiva è costituita dalla prescrizione del medico, competente in relazione alla singola patologia. Pertanto, per le finalità mediche connesse a problematiche di medicina generale, costituiscono spese mediche anche quelle per l'acquisto degli integratori prescritti dal medico di base.
• in analogia con quanto previsto per l'acquisto di medicinali, la documentazione della spesa sostenuta sarà costituita dallo scontrino parlante (o fattura) indicante natura, quantità e qualità dell'integratore acquistato (salve le semplificazioni concesse dall'Agenzia per il periodo 1 luglio 2007 - 31 dicembre 2007).
A tale interpello la Direzione Regionale delle Entrate per l'Emilia Romagna dava parere positivo (risposta Prot. 909-55477/2008 dell' 8 ottobre 2007).
Quanto sopra risulta avvalorato anche dalla Stampa online del Sole24ore.com del 21.01.2008 che riporta tra i prodotti detraibili anche “ i prodotti integratori alimentari (purché prescritti da un medico a scopo curativo)”;

Il sottoscritto ritiene che il caso prospettato debba essere risolto nel modo seguente:
considerare l’acquisto su prescrizione medica(compresa quella del medico di base) degli integratori alimentari sopra citati, inclusi nel registro degli integratori del Ministero della Salute, che hanno finalità curativa/preventiva, come “spesa medica” e come tale detraibile ai sensi dell’art.15 del TUIR,documentando tale spesa con lo “scontrino parlante”indicante oltre agli elementi già previsti per gli scontrini fiscali anche codice fiscale, natura,quantità e qualità dell’integratore acquistato; pertanto ritiene di dover adottare il seguente comportamento:
poter detrarre ai fini IRPEF nella dichiarazione dei redditi la relativa spesa al 19%.
Poiché, peraltro, esistono oggettive condizioni di incertezza in merito alla disciplina del caso sopra esposto, il sottoscritto lo sottopone a codesto Ufficio, con l’avvertenza che qualora non riceva risposta entro il termine di cui all’art. 11 L. 212/2000, si atterrà alla interpretazione sopra esposta, con tutte le garanzie di legge.

.Roma................, lì ..................
Firma



Spett. Leva di Archimede,ho letto con vivo interesse il Vs.articolo sulla detraibilità o meno delle spese mediche e mi permetto chiarire taluni punti.In effetti la questione sta in questi termini: nonostante quanto risulta dallle sotto citate risoluzioni, rimangono ancora dubbi sulla detraibilità al 19% degli integratori alimentari prescritti dal medico a scopo curativo in quanto l'interpello proposto presso la Dire.Reg.le Emilia Romagna dell'Agenzia delle Entrate vale solo per l'interpellante e vincola soltanto l'Amministrazione.Comunque, dette risoluzioni costituiscono come per le sentenze valida giurisprudenza. Pertanto occorrebbe sollecitare,anche tramite la Vs.autorevole Associazione, l'Ufficio competente del Ministero delle Finanze affinchè emani una ufficiale risoluzione.La questione riveste grande importanza.Anche il mio medico di base condivide la prescrizione della cennata cardiologa nel proporre un integratore(ad es. Equisterol che mi à stato prescritto) in luogo delle statine che, stante alle ricerche mediche, hanno effetti collaterali sul sistema muscolare,funzionalità renale e epatica.
Distinti saluti
Luigi
e-mail diaroby1@libero.it
Norme per la detrazione degli integratori alimentari, se assunti a scopo curativo
(fonte: rivista "PRIMO PIANO FISCALE")
L'Agenzia delle Entrate, tramite numero verde (848.800.444), in relazione alla possibilità di portare in detrazione gli integratori alimentari ha dato il seguente chiarimento: "i prodotti integratori alimentari prescritti da un medico specialista a scopo curativo possono essere detratti ai sensi dell'articolo 15 del TUIR". Tale risposta è stata pubblicata sulla rivista "Fisco oggi" del 29-11-2006, e resa nota da Federfarma con Circolare UTP LC/1276/F7/PE del 24 gennaio 2007. Successivamente un contribuente presentava alla Direzione Regionale delle Entrate della regione Emilia Romagna il seguente interpello:
- l'acquisto di integratori alimentari, una volta accertata la finalità medico-sanitaria curativa o preventiva, debba essere considerata una "spesa medica", come tale detraibile.
- la prova della finalità curativa/preventiva è costituita dalla prescrizione del medico, competente in relazione alla singola patologia. Pertanto, per le finalità mediche connesse a problematiche di medicina generale, costituiscono spese mediche anche quelle per l'acquisto degli integratori prescritti dal medico di base.
- in analogia con quanto previsto per l'acquisto di medicinali, la documentazione della spesa sostenuta sarà costituita dallo scontrino parlante (o fattura) indicante natura, quantità e qualità dell'integratore acquistato (salve le semplificazioni concesse dall'Agenzia per il periodo 1 luglio 2007 - 31 dicembre 2007).
A tale interpello la Direzione Regionale delle Entrate per l'Emilia Romagna dava parere positivo (risposta Prot. 909-55477/2008 dell' 8 ottobre 2007)

Dal Sole24ore online del 21.01.08

Sono detraibili:
a) i prodotti omeopatici (in quanto sono stati equiparati ai medicinali, ai sensi dell'articolo 1, Dlgs 178/1981, dalla Direzione generale del ministero della Sanità);b) i prodotti integratori alimentari (purché prescritti da un medico specialista a scopo curativo);c) gli occhiali da vista e i liquidi per lenti;
d) le attrezzature sanitarie (macchine per aerosol o per la misurazione della pressione sanguigna, aghi, siringhe, eccetera);
e) i medicinali per la cura di animali legalmente detenuti a scopo di compagnia o per pratica sportiva (tale spesa confluisce nella voce "spese veterinarie" che beneficiano della detrazione del 19% sulla parte eccedente i 129,11 nel limite massimo di 387,34 euro);
f) talune specialità farmaceutiche o mezzi ausiliari di un organo carente o menomato nella sua funzionalità (sono elencati nel decreto 332 del 27 agosto 1999 emanato dal ministero della Sanità: ad esempio i pannoloni per incontinenti).