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Attenzione, alcune bevande gassate possono nuocere alla salute

Attenzione, alcune bevande gassate possono nuocere alla salute.

Titolo originale: Expert links additive to cell damage
Traduzione a cura di: Milena Tornaghi
By Martin Hickman, Consumer Affairs Correspondent
Published: 27 May 2007


Una nuova notizia sulle bevande gassate mette in evidenza che esse possono causare danni cellulari.
Una ricerca di una università britannica suggerisce che i conservanti comunemente trovati in bevande quali Fanta e Pepsi abbiano la capacita’ di interrompere circuiti importanti del Dna.

Il danno evidenziato, comunemente associato all’eta’ ed all’abuso di alcool, puo’ portare alla cirrosi epatica ed a varie malattie degenerative, tra cui il morbo di Parkinson.
Le scoperte testimoniano che si potrebbero avere serie conseguenze per le centinaia di milioni di persone nel mondo consumatori di bibite gassate.
Tali scoperte intensificano la controversia sui conservanti alimentari, i quali potrebbero anche causare iperattivita’ nei bambini.
Il fulcro di tale controversia e’ riguardo all’innocuita’ dell’E211, conosciuto come sodio benzoato, un conservante usato da decenni nelle bevande gassate.
Il sodio benzoato deriva dall’acido benzoico, si forma naturalmente nelle bacche, ne viene utilizzata una grossa quantita’ nelle bevande carbonate per prevenire le muffe.
Si trova anche nei cibi conservati e nelle salse pronte.
Il sodio benzoato e’ stato oggetto di controversie circa la sua possibile attivita’ di promotore carcinogeno, in quanto abbinato alla presenza di vitamina C nelle bevande gassate, può creare benzene, una sostanza carcinogena.
L’anno scorso ben 4 marchi di note bevande sono stati tolti dal mercato britannico per alti livelli di benzene.

Attualmente un esperto ricercatore sui danni ossidativi nell'invecchiamento, professor Piper’, il quale ha lavorato sul sodio benzoato sin dal 1999, ha deciso di rendere pubblica la possibilita’ di un altro effetto dannoso di questa sostanza.

Il professor Peter Piper, del dipartimento di biologia molecolare e biotecnologie dell’Universita’ di Sheffield, ha testato l’impatto del sodio benzoato su cellule vive di lieviti ed ha cosi’ scoperto che il benzoato distrugge aree del Dna nelle stazioni energetiche cellulari, i mitocondri.
Egli ha affermato che questa sostanza provoca danni al dna mitocondriale, sino ad inattivarlo.

I mitocondri consumano ossigeno per produrre energia e se danneggiati, come in alcune patologie, le cellule cominciano a non funzionare correttamente.
Questi danni al dna sono riconducibili come essere cause di malattie neuro- degenerative e provocano decadimento cellulare precoce. L’agenzia FSA ha riammesso l’uso del benzoato in Gran Bretagna, con l’approvazione dell’U.E, ma recentemente l’MP ha chiesto nuove investigazioni Norman Baker , il liberaldemocratico parlamentare, ha dichiarato che molti conservanti sono nuovi ed il loro impatto a lungo termine non e’ certo, devono essere ulteriormente studiati dalla FSA. Uno studio del 2000 da parte dell’OMS affermava che il conservante era sicuro, ma i supporti scientifici di controllo di sicurezza erano limitati.

Il professore Piper, i cui lavori sono stati accreditati dal consiglio di ricerca britannico, conclude che i test utilizzati dalla Food and Drug administration sono obsoleti.
L’industria alimentare afferma che tali sostanze sono testate e sicure, ma egli afferma, i criteri dei test di innocuita’ sono inadeguati.
Come tutto, anche questi test evolvono, oggigiorno si possono effettuare test piu’ validi di 50 anni fa.

Egli inoltre avvisa i genitori di pensarci piu’ volte, prima di riacquistare bevande con conservanti, finche’ non sara’ provata la loro assoluta innocuita’ tramite nuovi esami.
“La mia preoccupazione concerne soprattutto i bambini, che ne sono grandi consumatori.” egli afferma.

Dal canto loro, i produttori della CocaCola e della Pepsi rimandano il problema sicurezza agli organi competenti.

Comments


E' un articolo molto interassante, da prendere in seria considerazione per chi ci tiene alla salute!



Domanda? Il lambrusco amabile frizzante puo far male secondo il principio delle bevande gasate? Grazie!



Pino,
l'articolo in questione è una traduzione dell'articolo dell'Indipendent, non siamo autorizzati a modificare il testo originale.

Lo studio comunque è stato effetuato alla Sheffield University dal professore Peter Piper, docente di biologia molecolare e biotecnologia impegnato da oltre 7 anni nello studio dell’E211.

Grazie per la tua simpatia
Amanda



Per la serietà del sito e per una corretta informazione, sarebbe bene essere più specifici nel dare informazioni e nel citare le fonti. In questo caso, quale Università Britannica ha fatto le ricerche. E' facile essere ganerici... tutti possono dire quel che vogliono senza dare modo al lettore di constatare la veridicità della notizia.
Un vostro simpatizzante...
Pino Soprano