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PSICOFARMACI A BIMBI;ESPERTI,BLACK-BOX SU CONFEZIONI COME PER SIGARETTE PER RISCHI

PSICOFARMACI A BIMBI;ESPERTI,BLACK-BOX SU CONFEZIONI COME PER SIGARETTE PER RISCHI

ROMA, 16 nov - Gli psicofarmaci come le sigarette: sulle confezioni di questi medicinali ad uso pediatrico va introdotto obbligatoriamente il 'black-box', ovvero il riquadro nero come quello presente sui pacchetti di sigarette e gia' adottato in Usa e Canada, per avvertire dei gravi rischi derivanti dalla somministrazione di tali molecole ai bambini e agli adolescenti evidenziandone gli effetti collaterali piu' pericolosi.

E' una delle richieste che il cartello di associazioni che raggruppa il movimento 'Giu' le mani dai bambini' e oltre 100 enti, rappresentativi di circa 230.000 specialisti del settore Salute, ha rivolto al ministro della Livia Turco in una lettera aperta. Nell'appello, presentato oggi, viene indicato una sorta di 'decalogo di buone prassi'. Tra le richieste degli esperti, quella di porre la psicoterapia come ''scelta di prima linea'', prevedendola come ''interamente a carico del Servizio sanitario nazionale, al fine di non correre il rischio di indirizzare di fatto le famiglie sull'opzione farmacologica, quella si' erogata in regime di gratuita'''. Altra richiesta, quella di attivare ''con sollecitudine'' un tavolo permanente al ministero della Salute per un approfondimento del problema. Gli specialisti chiedono anche di sospendere i test psichiatrici 'preventivi' sulla popolazione infantile ''promossi - affermano - in nome di una mal interpretata 'autonomia' delle singole Asl e scuole, test che pongono i bambini ad elevato rischio di 'etichettatura' e stigma''. Una lettera aperta e' stata inviata anche al ministro dell'Istruzione Giuseppe Fioroni, chiedendo un suo intervento urgente dopo gli ultimi, recenti casi di piccoli ''allontanati dagli istituti - sospesi a tempo indeterminato, in violazione del diritto al'istruzione - a causa di loro, veri o presunti, disturbi del comportamento, con il risultato che per la famiglia in molti casi l'unica alternativa appare quella della medicalizzazione''. La richiesta a Fioroni, insieme a quella di prendere parte ad un tavolo di confronto congiunto con il ministero della salute, e' quindi quella di emettere una circolare su queste problematiche, ''affinche' le scuole siano messe in condizione di gestire - concludono le associazioni - i cosiddetti bambini-Gianburrasca''.

Fonte: Ansa/Federfarma