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Timori sul legame del gruppo di pazienti malati di cancro con l'azienda farmaceutica

Timori sul legame del gruppo di pazienti malati di cancro con l'azienda farmaceutica

Sarah Boseley, redattore della sezione salute
Mercoledì 18 ottobre, 2006
The Guardian
Traduzione a cura di Silvia Rubeo

La scorsa notte una campagna paneuropea sul cancro è stata sottoposta ad un’indagine accurata per stabilire il livello di coinvolgimento del principale produttore mondiale di farmaci per la cura del cancro.

La campagna denominata Cancer United, il cui clamoroso lancio è atteso per domani a Bruxelles, viene presentata come uno sforzo pionieristico da parte di una coalizione di medici, infermieri e pazienti per promuovere la parità di accesso alle cure del cancro per tutti i pazienti in tutta l’UE. É finanziata totalmente dall’azienda farmaceutica Roche, produttrice dei farmaci Herceptin e Avastin. Nella commissione sono presenti i dirigenti veterani dell’azienda. L’agenzia di pubbliche relazioni dell’azienda,la Weber Shandwick, ha la funzione di segretariato e si è molto prodigata per promuovere la campagna a medici e giornalisti. Lo studio principale sul quale la campagna è basata è stato duramente contestato – ed anche questo è stato finanziato dall’azienda farmaceutica Roche.

I membri del parlamento europeo ed il dirigente della coalizione dei pazienti europei malati di cancro si sono già ritirati dalla commissione esecutiva della Cancer United, tra le preoccupazioni, quelle riguardanti il finanziamento e la mancanza di trasparenza.

La scorsa notte l’azienda farmaceutica Roche ha negato energicamente che la campagna fosse in realtà attività di marketing.

Comunque, uno dei più influenti esperti sul cancro del Regno Unito Michel Coleman della London School of Hygiene and Tropical Medicine- Scuola Londinese di Igiene e Medicina Tropicale, ha dichiarato al quotidiano inglese “The Guardian” di avere forti preoccupazioni sull’attività della campagna Cancer United.

"I governi indubbiamente subiranno delle pressioni per finanziare una grossa somma destinata all’acquisto di farmaci per la cura del cancro – sulle motivazioni del tutto false che un aumento nell’uso di farmaci ha dimostrato di aumentare i tassi nazionali di sopravvivenza. Mi domando se tutti i dignitari nella commissione esecutiva della campagna Cancer United siano consapevoli di tutto questo torbido retroscena.

"I gruppi di pazienti malati di cancro devono pensare due volte prima di accettare la sponsorizzazione della Cancer United."

É molto critico sullo studio che costituisce il punto focale nella campagna. La relazione proveniente dall’Instituto Karolinska, a Stoccolma, rapporta la sopravvivenza del paziente all’ammontare di quanto il governo spenda per i farmaci.

Il prof Coleman ha sostenuto che la relazione rappresenta " una ricerca tristemente semplicistica... Questa è chiaramente un’assurdità. Per la maggior parte delle forme tumorali cancerogene, la percentuale di sopravvivenza più alta è il risultato di diagnosi precoci ed una combinazione di chirurghi esperti e/o radioterapia, oltre all’uso di farmaci contro il cancro."

La campagna Cancer United si aspettava un lancio nel Parlamento Europeo ma ora userà l’elegante Bibliotheque Solvay, che vanta visite dal segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan e Bill Gates. L’assemblea di domani sarà presieduta dal precedente editore politico dell’ ITN , John Sergeant.

Nel suo materiale promozionale, la campagna sostiene che " per la prima volta unisce sotto una stessa bandiera tutte le parti coinvolte con la cura di tutti i pazienti malati di cancro... in Europa." Il suo scopo è la raccolta di un milione di firme e spingerà la commissione europea a sviluppare una strategia più vasta a livello EU.

Ma le preoccupazioni sulla campagna Cancer United ed il ruolo dell’azienda farmaceutica Roche – produttrice di farmaci che includono Herceptin, il cui uso è autorizzato per gli stadi iniziali ed avanzati del cancro al seno, Avastin per il cancro all’intestino e Tarceva per il cancro ai polmoni – sono cresciute per settimane.

Uno dei membri di un piccolo gruppo chiamato MEPs Against Cancer- Membri del Parlamento Europeo contro il cancro, Adamos Adamou, è stato invitato ad unirsi alla commissione esecutiva ed ha presenziato una prima assemblea, ma si è ritirato.

Lui ed altri due membri del MEPs hanno scritto al presidente della commissione esecutiva, il professor John Smyth dell’ Università di Edimburgo, accogliendo gli incoraggiamenti per aumentare la consapevolezza circa la prevenzione del cancro ma avvertendo "abbiamo delle riserve sulla trasparenza dell’iniziativa promossa dalla campagna Cancer United, che sembra essere finanziata solo da un’azienda farmaceutica.

"Sembra che il segretariato sia appoggiato da una società di consulenza a pagamento più che da un organizzazione di beneficenza indipendente." Questo segretariato "farebbe bene a identificarsi ", si legge più avanti nella lettera.

Lynn Faulds Wood, presidente della coalizione dei pazienti europei malati di cancro, si è trovata nella lista come un membro della commissione esecutiva della campagna senza avere accettato. Ha chiesto di essere rimossa dalla lista. "Abbiamo riserve circa la trasparenza dell’iniziativa promossa dalla Cancer United, che sembra avere un solo finanziatore," ha dichiarato.

Il Prof Coleman ha scritto una critica dettagliata della relazione pubblicata nella rivista Cancer World dell’indipendenteEuropean School of Oncology- Scuola Europea di Oncologia, Si era preoccupato quando aveva scoperto che l’azienda farmaceutica Roche si era avvicinata alla London School of Hygiene and Tropical Medicine- Scuola Londinese di Igiene e Medicina Tropicale per cercare un decano accademico per riesaminare le scoperte dello studio per il lancio della campagna per aumentare la credibilità accademica della relazione.

"Si può essere molto critici sulle disuguaglianze a livello europeo sulla sopravvivenza dei malati di cancro – ed io sono critico – ma tentare di manipolare l’opinione pubblica o le politiche nazionali sul cancro su fondamenti scientifici mediocri sulla disponibilità dei farmaci contro il cancro non è la strategia giusta per gestire queste disuguaglianze," ha dichiarato.

Il Prof Coleman ha trovato la relazione notevolmente imperfetta e le conclusioni "completamente errate". La relazione è stata criticata anche da Mike Richards mostro sacro britannico per gli studi sul cancro.

Il prof Smyth,che ha scritto la prefazione alla relazione Karolinska, sostiene che la campagna per un dibattito sulle cure standard contro il cancro è stata una sua idea e non è basata solamente sulla fornitura di medicinali.

Ha dichiarato di avere avuto un finanziamento dall’azienda farmaceutica Roche ed ha chiesto al direttore delle politiche pubbliche internazionali della società di unirsi alla commissione, ma ha aggiunto: "Qualcuno ha avuto l’idea che noi possiamo essere al servizio della Roche o che potrebbe essere una mossa pubblicitaria, ma non potrebbe essere più lontano dalla verità. Non c’è assolutamente niente di inappropriato nell’avere il supporto dell’industria. Vorrei che le persone smettessero di vederla come un nemico."

Catherine Steel, direttore delle politiche pubbliche internazionali della Roche, che è nella commissione esecutiva della campagna, ha affermato: "La campagna Cancer United ha come obiettivo la cura dei pazienti malati di cancro. Non è un iniziativa per fare marketing per l’ azienda farmaceutica Roche."

Weber Shandwick, l’agenzia di PR, ha ammesso di ricoprire il ruolo di segretariato della campagna. "C’è un finanziamento dalla Roche ma è un finanziamento iniziale," ha detto una portavoce.