Article reference: http://www.laleva.org/it/2006/07/elementi_fondamentali_delle_onde_elettromagnetiche.html

Elementi fondamentali delle onde elettromagnetiche

Col passare degli anni la nostra società ha avuto un incremento vertiginoso della tecnologia e parallelamente dell’inquinamento elettromagnetico. Telefoni cellulari, cordless, ripetitori, forni a microonde, antenne Wi-Fi hanno invaso le nostre vite fino al punto di non poterne più fare a meno. Quanto ne sappiamo della tecnologia wireless?

La cosa più importante sui telefoni cellulari ed i ripetitori è che emettono radiazioni microonde proprio come le antenne Wi-Fi, i portatili e tutti gli altri apparecchi senza fili.

Qualsiasi apparecchio di comunicazione che non è connesso ad un filo emette radiazioni.
Gli scienziati dividono le radiazioni in due categorie: ionizzanti e non ionizzanti. Le radiazioni ionizzanti, che includono i raggi X e le radiazioni atomiche, sono cancerogene. Le radiazioni non ionizzanti, che includono le microonde, dovrebbero essere innocue, o almeno, così dicono!

Nel corso degli ultimi trent’anni sono stati fatti studi che proverebbero la dannosità delle onde elettromagnetiche. Sono comparse malattie strettamente legate ad esse e ci sono state statistiche che dimostrano lo stretto legame tra l’incremento di alcune malattie parallelamente all’incremento degli apparecchi wireless. Vediamo insieme alcuni punti fondamentali.
Un numero crescente di scienziati asserisce che le nostre cellule usano delle onde ritmiche per comunicare tra loro e, che le microonde dei cellulari interrompono bruscamente questa loro comunicazione, danneggiando il cervello in vari modi. Per prima cosa, pensa ad un forno a microonde. Il telefonino, come il forno a microonde, e a differenza di una doccia calda, riscalda contemporaneamente tutte le molecole della massa. Il calore non si diffonde dall’esterno all’interno. La struttura del cranio e del cervello è talmente complessa e non uniforme, che all’interno di esso si creano dei “punti caldi” dove il riscaldamento può superare dalle 10 alle 100 volte quello dei tessuti adiacenti.

Il secondo effetto collaterale sul cervello è stato provato nei laboratori di ricerca di un neurochirurgo svedese con più di un esperimento dal 1988. Il cervello è protetto da una griglia di passaggi stretti tra cellule adiacenti delle pareti capillari che si chiama barriera sanguigna del cervello, essa fa passare i nutrienti e blocca le sostanze tossiche. E’ stato dimostrato nelle diverse variazioni dell’esperimento, che le microonde danneggiano i vasi sanguigni del cervello lasciando passare l’albumina nei tessuti del cervello, dimostrando che il cervello ha perso una parte della sua protezione. L’albumina è una componente del sangue che normalmente non attraversa la barriera sanguigna del cervello.

Questo è quello che hanno trovato costantemente i ricercatori negli scorsi 18 anni: l’esposizione alle radiazioni microonde dei cellulari provoca la dispersione di albumina nel cervello.
In uno degli esperimenti, riducendo le esposizioni a 1/1000 della potenza, i danni alla barriera sanguigna del cervello sono di fatto aumentati, dimostrando che i danni non sono proporzionali alla dose e ridurre la potenza non renderà i cellulari più sicuri.
Un dato ancora più preoccupante è che le microonde a basso livello non danneggiano solamente il cervello ma influiscono anche sulla barriera sanguigna dell’occhio e sulla barriera placentare.(1)

Il terzo effetto delle microonde sono i danni al tessuto nervoso osservati in una ricerca pubblicata nel 2003(2). Si è dimostrato che, riducendo il livello di esposizione di 10 o 100 volte, i risultati non cambiano. Anche con la minima esposizione, la metà degli animali testati, mostrava, oltre alla barriera sanguigna danneggiata, un numero discreto o elevato di neuroni danneggiati, incluse le cellule collegate all’apprendimento, alla memoria e al movimento.

A sostegno delle ricerche ci sono anche moltissime statistiche a distanza di tempo che dimostrano che negli Stati Uniti, Svezia e dozzine di altri paesi, l’aumento della mortalità per melanoma della pelle e per il cancro alla vescica, prostata, colon, seno e polmoni, erano quasi paragonabili all’aumento dell’esposizione pubblica alle onde elettromagnetiche negli ultimi 100 anni. Quando aumentavano i trasmettitori in una determinata zona, aumentavano anche i casi di quei tipi di cancro, quando i trasmettitori diminuivano, diminuivano anche i casi di cancro. (3)

Purtroppo le radiazioni non danneggiano solamente chi usa il cellulare o il forno a microonde e purtroppo i danni sono estesi anche a molti altri organi del nostro corpo e non solo al cervello.

Le vaste conseguenze delle radiazioni sull’umanità sono ignorate. Dal 1990 è stata creata negli Stati Uniti e altrove un’intera nuova classe di rifugiati ambientali che cercano sollievo dalla sofferenza della “malattia delle onde radio”.

La nostra società è divenuta socialmente dipendente da quella tecnologia che sta danneggiando il mondo. Più passa il tempo più sarà difficile uscirne. Dal 1978, quando l’Agenzia per la protezione ambientale ha per l’ultima volta censito le onde radio negli Stati Uniti, l’esposizione urbanistica per ogni abitante alle onde elettromagnetiche è aumentata di 1000 volte, l’aumento maggiore c’è stato negli ultimi 9 anni. (4)

Il tempo di agire è adesso!

Tratto da “Il più grande esperimento biologico mai visto”
Fonte:
http://www.eldoradosun.com
Traduzione: La Leva di Archimede

Riferimenti:
1. Allan H. Frey, “Evolution and Results of Biological Research with Low-Intensity 
 Nonionizing Radiation in modern bioelectricity”, ed. Andrew A. Marino 
 (New York Dekker, 1988), 785-837, at 809-810
2. Leif G. Salford et al., “Nerve Cell Damage in Mammalian Brain after exposure
 to microwaves from GSM mibile phones” Environmental Health Prospectives
 111, no. 7 2003: 881-883
3. Hallberg and Johansson, “Cancer Trends During the 20th Cenury” Journal of 
 Australian College of Nutritional & environmental Medicine 21, no. 1 (2002): 3-8
4. David E. Janes Jr., “Radiofrequency Environments in the United States”, in 15th 
 IEEE Conference on Communication, Boston, MA, June 10-14, 1979, vol. 2, 
 31.4.1-31.4.5

Comments


Mi permetto di segnalare l'indirizzo del blog che sto costruendo con l'obiettivo di divulgare un argomento che necessita certamente di molto spazio.
http://badwireless.blogspot.com/



ero curioso......sono stato operato di tumore benigno al cervello (ala sfenoide sinistra ) ed uso il telefonino da quando รจ nato.........

mah..........!!!!!!!!!!ste microonde......