Article reference: http://www.laleva.org/it/2005/08/psicofarmaci_ai_minori_-_inesattezze_e_superficialit_dal_ministero_della_salute.html

Psicofarmaci ai minori - inesattezze e superficialità dal Ministero della Salute

''Le inesattezze contenute nella risposta del Ministro Storace possono avere solo due spiegazioni: o una estrema superficialità nell'affrontare il tema della salute mentale di bambini ed adolescenti o una cosciente malafede. Per entrambe le ipotesi non posso che restare sconcertata. - lo dichiara Tiziana Valpiana, capogruppo di Rifondazione Comunista in Commissione Affari Sociali e nella Commissione bicamerale per l'infanzia, riferendosi alla risposta del Ministro della Salute all'interrogazione presentata dalla deputata in merito alla somministrazione dello psicofarmaco Ritalin ai bambini - E' possibile che il Ministro non conosca i risultati del ''Progetto Prisma'', avviato e concluso nel 2004, quando afferma che nessun progetto sulla somministrazione di psicofarmaci è mai stato avviato dall'Istituto Superiore di Sanità? - si chiede Valpiana - Si è trattato di un progetto molto criticato sia per la natura dei cofinanziatori privati (legati alle case farmaceutiche) sia per le procedure applicate che hanno portato a ritenere che il 10% dei bambini italiani soffrirebbe di disturbi del comportamento e turbe mentali.

Un risultato che appare quantomeno paradossale. – commenta la deputata - In particolare il 2% sarebbe colpito dalla Sindrome da Iperattività e Deficit di Attenzione, una patologia incerta per la quale non si hanno fondamenti per definirne l’origine organica.

Il Ministro, che intende avviare un monitoraggio per una eventuale introduzione del metilfenidato (Ritalin), afferma che la terapia farmacologica è l’ultima risorsa, ma, non avendo predisposto alcun altro serio intervento di terapie alternative e psico-comportamentali, di fatto la rende l’unica risorsa. Ancora una volta – conclude Valpiana – un Ministro coniuga ignoranza ed arroganza, fornendo dati confusi e soluzioni inaccettabili, dimostrando, così, l’inaffidabilità di questo Governo nella tutela della salute dei bambini.

Roma, 3 agosto 2005

Tiziana Valpiana
da: http://www.pane-rose.it/print_art.php?id_art=5127

Riferito a:

METILFENIDATO: PRECISAZIONI DEL MINISTERO

In merito alle affermazioni dell'On. Valpiana, si precisa che i progetti citati nella risposta all'interrogazione, portati avanti dall'Istituto Superiore di Sanità (ISS) e oggi anche dall'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), si fondano sulla previsione di un uso di farmaci per il trattamento della sindrome di iperattività/deficit di attenzione (ADHD) mediante definizione, da parte di centri di riferimento regionali, di una diagnosi differenziata per individuare la presenza della patologia rispetto ad altri disturbi. Questi centri definiscono, sulla base della diagnosi specificata, la predisposizione di piani terapeutici individuali.

Inoltre, a garanzia di un uso appropriato del metilfenidato si prevede che la prescrizione non possa essere effettuata da un medico di famiglia ma debba essere accertata dal centro di riferimento, con controlli periodici, per assicurare un uso appropriato del farmaco, da solo o in associazione con altri farmaci o terapie non farmacologiche di supporto, allo scopo di garantirne l'efficacia e la sicurezza d'utilizzo.

La finalità che si intende perseguire con i progetti, ancora in fase di definitiva attuazione, mira specificatamente ad evitare un abuso ed un impiego non appropriato del medicinale metilfenidato.

http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_comunicati_812_testo.rtf

Preso da NoPsych

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Il problema riguarda anche i Centri di riferimento, che sono individuati in sedi universitarie o ospedaliere la cui ottica di intervento nei disturbi dello sviluppo e del comportamento in et� evolutiva � fortemente farmacologica. La formazione di quelli che dovrebbere garantire il non abuso dei farmaci � pregiudizialmente orientata verso un'etiopatogenesi organica di ogni difficolt� di sviluppo adattamento apprendimento funzionamento sociale, senza che vi sia in realt� la minima base evidente documentata. Il gran chiasso 'scientifico', termine millantato a coprire un asservimento agli interessi della case produttrici (finanziamenti, convegni, regal�e varie),copre in realt� l'incapacit�, per mancanza di formazione adeguata, oltre che di interesse, di gran parte di questi 'garanti' a cogliere tutti i fattori, relazionali, sociali, familiari oltre che individuali, in gioco nel determinismo dei disturbi. Quello che � successo con i 'nuovi' molto costosi psicofarmaci, antipsicotici e antidepressivi dovrebbe mettere in guardia. Sulla spinta di campagne massive di propaganda hanno monopolizzato gli interventi psichiatrici minimizzando o nascondendo addirittura i risultati negativi, che negavano l'efficacia e segnalavano gravi rischi, anche mortali(suicidio e gravi tossicit�). In italia � poco nota l'esplosione recente di denuncie sulle riviste scientifiche internazionali e nei tribunali americani con l'intervento anche delle autorit� sanitarie in america e gran bretagna. Ma di questo � trasparito pochissimo nell'ambiente italiano. La presenza di "centri regionali" non garantisce quindi per niente, anzi appare come una testa di ponte per introdurre su larga scala e con pochi controlli psicofarmaci che altrove cominciano ad avere meno mercato.