Article reference: http://www.laleva.org/it/2005/06/medici_e_medicine_piu_danni_che_benefici.html

MEDICI E MEDICINE: PIU' DANNI CHE BENEFICI?

di Franco Libero Manco

Solo in Italia sono 700.000 i contagi che avvengono ogni anno negli ospedali: 7.000 le vittime, come negli incidenti stradali. Mezzo milione di italiani contrae infezioni in ospedale (Sity 10.3.05). Ogni 15-18 mila citazioni di malasanità, l'80% dei dottori è indagato almeno una volta (Corriere della Sera 1.2.04). Peggiorano in ospedale 320 mila pazienti l'anno (Metro 12.6.02). Un articolo apparso su molti quotidiani qualche anno fa di Robert Mendelsohn recitava: "Se i medici scioperano i morti diminuiscono". Pare che questo sia riscontrabile in ogni ospedale del mondo.

Riporto alcuni dati raccolti dal capitolo Medicina Assassina del libro "Tutto quello che sai è falso" Ed. Nuovi Mondi Media, da pag.341 a pag. 369..

La medicina convenzionale è la principale causa di morte negli Stati Uniti. In un ospedale medio di 300 pazienti ricoverati si verificano 40 errori al giorno. La medicina allopatica è una delle prime cause di morte e rappresenta inoltre la maniera più costosa di morire: sembra essere una dispensatrice di malattie piuttosto che di rimedi per la salute.

Secondo i ricercatori che hanno scritto questo articolo negli S.U. ammonta a 2.2 milioni il numero di persone che ogni anno durante la degenza ospedaliera manifestano reazioni allergiche ai farmaci prescritti. 7.5 milioni è il numero totale delle procedure mediche chirurgiche non necessarie effettuate ogni anno e quasi 9 milioni sono le persone sottoposte ogni anno a ricovero ospedaliero non necessario. Il numero di decessi provocati ammonta a quasi 800 mila. Tra l'altro affermano che, studi mediante autopsie, il 35-40% di diagnosi errate sono responsabili della morte di molti pazienti. Ricerche dimostrano che più di 100 milioni di americani sono state vittime di un errore medico, la mortalità annua nel 1997 è stata calcolata in 420.000 persone solo tra i degenti ospedalieri. Le percentuali di coloro che sono stati vittime di un errore medico sono: 18% in Gran Bretagna; 23% in Australia e Nuova Zelanda; il 25% in Canada; il 28% negli S.U.

In uno studio apparso su New England riporta che un paziente su 4 lamentava considerevoli effetti collaterali. I medicinali con il peggiore record di effetti collaterali erano gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina, gli anti-infiammatori non steroidei e i calcioantagonisti. I medicinali maggiormente responsabili di reazioni allergiche sono gli antibiotici, i farmaci cardiovascolari, la chemioterapia, gli analgesici e gli antinfiammatori. Conseguenza degli eventi iatrogeni: 116 milioni di visite extra; 77 milioni di ricette extra; 17 milioni di visite di emergenza; 8 milioni di ospedalizzazioni; 3 milioni di ricoveri a lungo termine; 199.000 di decessi in più; 77 miliardi di dollari di spese extra. In 33 milioni di casi di ricoveri ospedalieri negli S.U. nel 1994 3.3 milioni di lesioni serie dovute ai medicinali prescritti.

In uno studio condotto dall'AHRO e apparso sul JAMNA nell'ottobre del 2003 documentava 32.000 decessi in gran parte occorsi in seguito ad interventi chirurgici costati ben 9 miliardi di dollari, tra complicazioni chirurgiche, infezioni post operatorie, oggetti estranei lasciati nelle ferite, riapertura di ferite chirurgiche ed emorragia post-operatoria.

Uno studio ha rivelato che la mortalità tumorale era del 40% più alta tra i figli di donne che erano state esposte alle radiazioni di raggi X, infatti è stato dimostrato che la radiazione ionizzante di questi provocano mutazioni genetiche. In 5 libri scientificamente documentati, Gofman fornì prove esaurienti per dimostrare che i raggi X, le TAC, la mammografia e gli esami fluoroscopici contribuiscono all'insorgere del 75% dei tumori oltre ad aumentare le cardiopatie ischemiche. Riteniamo che nel decennio passato l'uso di HRT da parte delle donne britanniche abbia provocato 20.000 tumori al seno in più.

Ogni anno in America vengono usate circa 13.600 tonnellate di antibiotici, di queste circa 11.300 tronnellate vengono utilizzate nella zootecnia, mentre circa 1.350 tonnellate sono usate per combattere l'insorgere di malattie degli animali oltre che a promuovere la crescita. Solo 900 tonnellate vengono somministrate per combattere specifiche infezioni animali. il cibo derivante da animali ammalati è responsabile dell'80% di casi di salmonellosi negli umani. Circa il 20% dei polli è contaminato dal Campylobacter jejuni, un organismo che provoca 2.4 milioni di casi di malattie ogni anno.