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Ultima possibilità per i consumatori europei per accedere a vitamine e minerali ad alto dosaggio

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ULTIMA POSSIBILITÀ PER I CONSUMATORI EUROPEI PER ACCEDERE A VITAMINE E MINERALI AD ALTO DOSAGGIO E ALLE FONTI DEGLI INGREDIENTI CHIAVE

I consumatori europei hanno una nuova possibilità per “Salvare i nostri integratori”, grazie a una nuova iniziativa politica nel Parlamento Europeo lanciata dal CHC (Consumers for Health Choice), l’associazione dei consumatori inglese che è un gruppo di pressione leader in campo europeo.

Sebbene tutti noi speriamo che abbia successo l’attuale sfida legale lanciata da ANH (Alliance for Natural health), HFMA (Health Food Manufacturers’ Association) e NAHS (National Association of Health Stores), dobbiamo accettare il fatto che potrebbe non essere così. Perderemmo del tempo prezioso rimanendo in attesa dell’esito di tale sfida. Per questo motivo il CHC continua a tentare altre opzioni che conservino l’attuale disponibilità di integratori.

La Direttiva sugli Integratori Alimentari (Food Supplements Directive – FSD) è già stata approvata e minaccia di bandire, a partire dal luglio 2005, più di 250 nutrienti e fonti di nutrienti che sono chiave per l’efficacia di integratori specialistici a base di vitamine e minerali. Propone inoltre di bandire negli anni successivi tutti gli integratori al di sopra di determinati dosaggi, non ancora specificati. Ci si aspetta che l’interdizione elimini tutti i prodotti ad alto dosaggio, ad eccezione di alcuni che si possono avere con prescrizione medica.

Ma ora c’è la speranza che tutto ciò possa essere evitato!


Alcuni membri del Parlamento Europeo, guidati dal parlamentare John Bowis, hanno stilato un nuovo emendamento alla legislazione che ora è all’esame del Comitato per l’Ambiente del Parlamento Europeo. Tecnicamente l’emendamento viene proposto ad un nuovo Regolamento relativo alle indicazioni nutrizionali e sulla salute fornite sui prodotti alimentari. L’emendamento concederebbe agli Stati Membri di permettere nel proprio mercato interno dei prodotti che sono integratori alimentari, anche se venissero banditi dalla separata Direttiva sugli Integratori Alimentari, fintanto che sono sicuri e che i loro effetti sono attestati solo da indicazioni approvate.

Si tratta di una nuova opportunità per chi utilizza integratori in tutta Europa, eccitante ma limitata, che si potrà realizzare solo se i consumatori sosterranno il CHC e agiranno subito per assicurarsi che il 20 aprile i Parlamentari Europei del Comitato per l’Ambiente votino a favore dell’emendamento.

Pur continuando nelle sue estese azioni di lobby nei circoli politici inglesi, il CHC sta emanando una “chiamata alle armi” ai consumatori dell’intera Unione Europea affinché contattino i Parlamentari del loro paese che fanno parte del Comitato per l’Ambiente;
Potete vedere quali sono i membri di questo comitato andando sul sito:
http://wwwdb.europarl.eu.int/ep6/owa/p_meps.short_list
quindi aprite il menu a tendina nel campo “Comitati” (Committee) e scegliete Comitato per l’Ambiente, la Salute Pubblica e la Sicurezza Alimentare (Environment, Public Health and Food Safety Committee). Vi apparirà l’elenco di tutti i membri, cliccando sui nomi dei vostri rappresentanti nazionali si apre una pagina informativa sul loro conto con i dettagli per poterli contattare.

Per favore contattate soltanto i parlamentari del vostro paese e sforzatevi di rendere il vostro approccio il più personale possibile. Vi preghiamo di ricordare che gran parte dell’ottimo lavoro che si sta facendo può venir vanificato se usate un tono aggressivo (sebbene comprendiamo la vostra frustrazione).

Ciò che funziona meglio è una breve e cortese nota che verta su questi punti:

- Spiegate ai parlamentari del vostro paese perché avete scelto di usare gli integratori e desiderate continuare a farlo.

- Spiegate che il parlamentare europeo John Bowis ha fatto un passo misurato e responsabile, presentando un emendamento al Regolamento relativo alle indicazioni nutrizionali e sulla salute fornite sui prodotti alimentari, affinché gli Stati Membri possano permettere nel loro mercato interno quegli integratori che considerano sicuri, anche se eccedono i parametri della Direttiva sugli Integratori Alimentari.

- Sottolineate che questa sarebbe una risposta “proporzionata” e che non forzerebbe alcuno Stato membro a permettere dei prodotti nel proprio mercato interno, se non desidera farlo.

Potete saperne di più nel sito http://www.healthchoice.org.uk, che a breve verrà nuovamente aggiornato.

Con i nostri ringraziamenti vi porgiamo un cordiale saluto,

Sue Croft
Consumers for Health Choice ~ Campagna Salviamo i nostri integratori
11 Green Pastures Road
WRAXALL
North Somerset
BS48  1ND
England

Telefono: +44 (0) 1275 852597
Fax:    +44 (0) 1275 858702
Cellulare:                  07860 286425
Sito Web:  http://www.healthchoice.org.uk

REGOLAMENTO RELATIVO ALLE INDICAZIONI NUTRIZIONALI E SULLA SALUTE
Articolo 2(4) (nuovo)
(4) per "integratori alimentari" si intendono prodotti alimentari il cui scopo è di integrare la normale dieta e che costituiscono fonti concentrate di nutrienti, da soli o combinati, messi sul mercato in forme dosate, vale a dire in forme quali capsule, pastiglie, compresse, pillole e altre forme simili, sacchetti di polvere, ampolle di liquidi, bottiglie con pipette per misurare le gocce e altre forme simili di polveri e liquidi designate ad essere assunte in piccole quantità unitarie misurate;

Articolo 20 (nuovo paragrafo)
Nonostante gli Articoli 3 e 4 della Direttiva sugli Integratori Alimentari 2002/46/EC, e senza limitazioni temporali, gli Stati Membri possono permettere nel proprio territorio il commercio e la distribuzione di prodotti per l’integrazione alimentare contenenti vitamine e minerali, non elencati nell’Allegato I della Direttiva, o in forme non elencate nell’Allegato II della Direttiva, a patto che:
(a) il prodotto sia conforme a questo Regolamento,
(b) la sostanza vitaminica o minerale in questione sia usata in uno o più degli integratori alimentari distribuiti sul mercato della Comunità al 12 luglio 2002, e
(c) l’Autorità europea per la sicurezza alimentare non abbia espresso opinione sfavorevole rispetto all’uso di quella sostanza vitaminica o minerale, o al suo uso in tale forma, nella produzione di integratori alimentari.

Articolo 20 (nuovo paragrafo)
Nonostante gli Articoli 3 e 5 della Direttiva sugli Integratori Alimentari 2002/46/EC, gli Stati Membri possono permettere nel proprio territorio il commercio e la distribuzione di prodotti per integrazione alimentare contenenti livelli di vitamine e minerali o forme di vitamine e minerali che eccedano quelle che potranno essere adottate negli Articoli 5 (4) della Direttiva, a patto che il prodotto sia conforme al Regolamento.

Giustificazione
Questo emendamento si indirizza alle diffuse preoccupazioni che la Direttiva sugli Integratori Alimentari sia ingiusta, sproporzionata e che violi il principio di sussidiarità. L’emendamento:

- mantiene forniture di integratori vitaminici e minerali armonizzati che possono essere venduti in tutti gli Stati Membri

- mantiene il principio di sussidiarità permettendo agli Stati Membri di proteggere la salute dei propri cittadini, mentre allo stesso tempo evita l’interruzione non necessaria di prodotti che per diversi anni sono stati venduti senza rischi nei singoli Stati Membri.

- protegge molte PMI, che forniscono integratori vitaminici e minerali sicuri e affermati, dai costi elevati e dalle incertezze implicate in un processo di incartamenti sproporzionato e lungi dall’essere trasparente.

====== FINE ======

Un commento all'articolo sopra arrivatoci per e-mail.

ciao, esiste un sito in italiano? E' possibile raccogliere le firme presso punti convenzionati e spedirle per email o per posta prioritaria?
Grazie
Francesca

===== Risposta =====

Cara Francesca, grazie per la mail.
Il sito italiano non esiste perchè tutti i parlamentari italiani hanno già mollato e accettato. L'unica parlamentare che ancora lotta è questa donna inglese che ha presentato questa mozione contraria e sta tentando di raccogliere 1 milione di firme on line per promuovere un referendum europeo. Non c'è il tempo materiale per organizzare raccolta di firme cartacee. Questo è il sito da cliccare, http://www.conservatives.com/vitamins/e-petition.cfm - entri e compili e invii ed ecco fatto la petizione è già firmata. IN DUE MINUTI NETTI! Fai il passaparola a tempo di record: è di vitale importanza, altrimenti non potremo più prendere liberamente nè la vitamina C nè l'olio di fegato di merluzzo, nè altre vitamine o integratori. "Loro" decideranno cosa darci e come darci le medicine che riterranno più opportune e lo faranno perchè tutto il resto sarà fuori legge, senza considerare la mazzata economica a livello di mercato internazionale per un segmento preciso: erboristerie, distributori, naturopati, ecc. mentre balzeranno alle stelle le case farmaceutiche. Considera che attualmente per la legge e la farmacopea internazionale, viene definito "olio essenziale" un prodotto sintetico di laboratorio, che ovviamente non ha mai visto la pianta o la luce del sole, purchè abbia 5 componenti simili (chimici) comuni all'olio essenziale prodotto da pianta, quindi per farti un esempio pratico l'olio essenziale naturale di Camomilla Romana che è composto da 108 componenti (dal camazulene ad altri in varia percentuale) si ritrova sullo stesso piano dell'olio essenziale venduto in farmacia (ovviamente con la dicitura olio essenziale di Camomilla Romana) che però invece di 108 componenti ne ha solo 5!!! Invece di macerare e lavorare tonnellate di materiale biologico: qualche provetta e un pò di prodotti chimici (sicuramente meno costosi e di più facile e costante reperibilità) e voilà il gioco è fatto! Abbiamo 2 olii essenziali con 2 costi diversi, di cui uno venduto in farmacia, che gioca molto sull'ignoranza della gente, ma siccome è venduto in farmacia risulta peraltro molto credibile!!!
Spero di non averti annoiato. Se hai bisogno di altro io ci sono.
Cordiali saluti: Daniela Elli - IL CERCHIO DI LUCE



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