Article reference: http://www.laleva.org/it/2005/02/camicia_di_forza_per_le_medicine_naturali.html

Camicia di forza per le medicine naturali?

27 gennaio 2005 - La Commissione Affari Sociali alla Camera dei Deputati pubblica il suo "testo unificato" per la proposta di dare un regolamento alle medicine naturali. Il titolo e' REGOLAMENTAZIONE DELLE MEDICINE E DELLE PRATICHE NON CONVENZIONALI. Si propone di riconoscere

il diritto di avvalersi delle medicine e delle pratiche non convenzionali esercitate dai laureati in medicina e chirurgia, in odontoiatria e in medicina veterinaria, dai laureati in chiropratica e in osteopatia, e dagli operatori professionali delle discipline bio-naturali, iscritti ai rispettivi albi e registri professionali e in possesso di specifiche qualificazioni professionali, conseguite secondo le modalità stabilite dalla presente legge.

Nell'articolo 6 la proposta ci dice che

"nel supremo interesse della salute dei cittadini e a tutela della collettività, la diagnosi, la cura e la terapia, nonché l'esercizio delle medicine non convenzionali di cui al presente articolo, sono atti medici". Si prevede una "qualifica di esperto nelle medicine non convenzionali, esercitate esclusivamente dai laureati in medicina e chirurgia, in odontoiatria e in medicina veterinaria nell'ambito delle rispettive sfere di competenza".

Cosa viene riservato ai medici? L'agopuntura, la fitoterapia, la medicina omeopatica, l'omotossicologia, la medicina antroposofica, la farmacoterapia tradizionale cinese, l'ayurveda, la medicina tradizionale tibetana e la medicina manuale.

Chiropratici e osteopati vengono riconosciuti, avranno un albo e ben circoscritta attivita'.

Leggendo la parte che tratta degli OPERATORI PROFESSIONALI DELLE DISCIPLINE BIO-NATURALI, scopriamo che questi comprendono la naturopatia, lo shiatsu, il tui na'-quigong, il massaggio ayurvedico, la pranoterapia e il reiki, tutti limitati strettamente nelle techniche e soprattutto nell'applicazione delle rispettive mansioni. La naturopatia, per esempio e' limitata nell'applicazione a persone

"in stato di salute nell'ambito dell'educazione, prevenzione e assistenza al benessere della persona, con metodiche manuali, bioenergetiche e nutrizionali" e ancora "L'operatore naturopata opera attraverso l'educazione-informazione sui principi dell'alimentazione naturale, sull'igiene della persona, sull'attività fisica e sui corretti stili di vita, attraverso l'educazione all'abitare, secondo i principi della bio-architettura, l'utilizzo di tecniche di massaggio, di rilassamento e di respirazione. Sono comunque espressamente proibiti sia la prescrizione di farmaci e di prodotti erboristici, sia la effettuazione di qualsiasi forma di manipolazione chiropratica e osteopatica."

Il testo completo della proposta "unificata" si trova qui.

Leggendo, si potrebbe pensare di essere entrato nel mondo di un romanzo di Kafka - e' difficile districarsi tra commissioni e albi professionali, tra controlli e prescrizioni di limiti di attivita', pene severe per chi sgarra e protestazioni di "liberta' di scelta".

Un amico naturopata caratterizza il testo parlando di "quest'altra mostruosità che sta per essere approvata il 10.02.2005 alla Camera.....vedrebbe svanire per sempre la vera arte Naturopatica e coloro che si oppongono alla medicina accademica utilizzando la Natura che è l'Unica e vera Medicina. Leggi ed inorridisci."

Qualche anno fa avevo proposto, ingenuo che sono, di far riferimento all'esempio dell'Olanda. Che cos'ha fatto l'Olanda? Ha semplicemente dichiarato la liberta' di cura, riservando alcuni tipi di intervento al medico. Ha lasciato che le varie discipline si organizzino da soli. Sicuramente una legge cosi' sarebbe troppo semplice?

Vedi anche:

Collegio Italiano dei Terapisti Shiatsu