Article reference: http://www.laleva.org/it/2004/12/integratori_alimentari_la_corte_europea_decidera_in_gennaio.html

Integratori Alimentari: La Corte Europea Decidera' In Gennaio

La Corte di Giustizia europea in Lussemburgo ascoltera' il 25 gennaio 2005 una causa contro la direttiva europea sugli integratori alimentari. La direttiva che fara' mancare in erboristeria molti integratori oggi ancora disponibili sara' resa operativa nel luglio 2005, sempre se non subisca modifiche sostanziali. La causa, intentata dall'ANH - Alliance for Natural Health ed altri - era stata riferita alla Corte europea dal giudice Richards dell'Alta Corte Londinese il 30 gennaio di quest'anno.

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La direttiva sugli integratori e' stata contestata da consumatori e altri gia' durante il suo iter legislativo. Dalla Commissione europea sentiamo che la legge era necessaria per la tutela della salute dei consumatori ma allo stesso tempo ci viene detto che "non si rimuoveranno prodotti dal mercato". Non e' facile conciliare questa rassicurante informazione col fatto che la stessa direttiva contiene un elenco restrittivo di sostanze che possono essere impiegate come fonti di vitamine e minerali, oltre a dare alla Commissione europea la facolta' di fissare limiti di dosaggio per questi nutrienti.

Secondo la Commissione europea, i produttori possono chiedere, fornendo un dossier specifico, l'aggiunta di altre sostanze nell'elenco di quelle ammesse. L'unico problema: le ricerche necessarie sono costosissime - i dati richiesti sono simili a quelli necessari per l'approvazione di un medicinale. Unica eccezione: le prove cliniche per l'efficacia contro le malattie; ma in ogni caso, gli integratori non possono vantare efficacia preventiva o curativa.

Alcuni produttori invece mettono in guardia che la necessita' di fornire costosi dossier scientifici per sostanze equivalente a quelle assunte con gli alimenti, potrebbe far sparire molti prodotti vitaminici dal mercato. In ogni caso, gli studi non sarebbero necessari perche' le sostanze sono gia' ampiamente sperimentate e si sono rivelate sicure per il semplice fatto che milioni di persone ne fanno uso anno per anno, senza problemi di sorta. La Commissione comunque insiste sulla necessita' di fornire i dati scientifici aggiunti e, secondo una nota delle autorita' inglesi, a Bruxelles non si pensa neanche ad allungare i tempi di adeguamento.

Con la nuova legge, gli integratori verranno sottoposti a complicate regole simili a quelle dei medicinali, nonostante il fatto che gli integratori, secondo analisi statistiche, si siano rivelani piu' sicuri addirittura degli alimenti comuni e certamente ampiamente piu' sicuri dei medicinali. Questi ultimi causano, sebbene approvati con tutti i crismi scientifici, piu' di centomila morti ogni anno negli soli Stati Uniti.

Robert Verkerk, direttore dell'ANH, si dice "felice che e' stata fissata una data prossima per l'udienza e speranzoso che la Corte europea in Lussemburgo si pronuncera' contro la proibizione di un ampio numero di sostanze alimentari perfettamente sicure che fanno parte della formulazione di gran parte degli integratori sul mercato."

Qualche speranza sembra esserci, specialmente considerando che la stessa corte europea ha condannato, in aprile di quest'anno, la Germania perche' trattava come medicinali tutti gli integratori con dosaggi vitaminici eccedenti di tre volte i dosaggi RDA, le quantita' minime giornaliere consigliate. Limiti di questa natura sarebbero legali solamente se fissati caso per caso e solo quando ci siano preoccupazioni giustificate per la salute pubblica.

Vedi anche:

Integratori Alimentari e la Direttiva Europea