PrintVersione stampabile





La Fao Propaganda Gli Organismi Geneticamente Modificati e Multinazionali Biotech: Le polemiche

|

POLEMICHE SUL DOCUMENTO FAO SUGLI OGM
Fonte: Greenplanet.net

Reazioni in tutto il mondo al rapporto "State of Food and Agriculture" possibilista sugli OGM. Nostro servizio e interviste.

Al World Food Summit 2002 un membro della delegazione statunitense guidata dal segretario per l'agricoltura Ann Veneman ha dichiarato:"siamo venuti qui per vendere le biotecnologie, ed è quello che abbiamo fatto".

--------------------------

"Gli agricoltori africani hanno bisogno di acqua non OGM".
Queste le parole pronunciate da Jacques Diouf (foto a sinistra) lo scorso novembre (vedi nostra  segnalazione QUI, vedi anche articolo della Reuters African farmers need water, not GM crops").
Il direttore generale della FAO allora sosteneva che sono lo sviluppo di sistemi di irrigazione e la costruzione di strade le  priorità da affrontare per risollevare la debole agricoltura del continente africano, piuttosto che gli investimenti  nelle biotecnologie.
E solo fino a pochi mesi fa, la FAO parlava ancora principalmente di acqua e distribuzione, senza fare riferimento al possibile ruolo delle biotecnologie per agire sulla fame nel mondo.
Facendo ancora un passo indietro,  in una relazione pubblicata  nel 2000, la FAO dichiarava che gli OGM non erano necessari per nutrire il mondo.

Le ultime parole famose?
Il 17 maggio scorso é stato pubblicato il rapporto annuale della FAO, che ha creato moltissimo scalpore  per  le dichiarazioni considerate "apertamente pro-OGM".

L'ultimo rapporto FAO
Lo "State of Food and Agriculture" é la  principale pubblicazione della Food and Agriculture Organisation, uno dei più vecchi rapporti mondiali, la cui prima uscita risale al 1947.
Il rapporto ogni anno offre un'analisi dettagliata  degli sviluppi più importanti che riguardano le produzioni alimentari e l'agricoltura a livello mondiale, regionale e nazionale, ed é uno dei documenti più autorevoli del settore.
Dall'executive summary del rapporto FAO 2004:
"The State of Food and Agriculture 2003-2004" esplora il potenziale delle biotecnologie agricole, in particolare degli OGM, per rispondere ai bisogni dei poveri del mondo. La relazione conclude che le biotecnologie agricole possono aiutare i poveri  perché riducono la necessità di utilizzare sostanze chimiche tossiche, abbassano i costi di produzione per gli agricoltori, migliorano il contenuto nutritivo degli alimenti e migliorano il controllo sulle malattie di piante e animali. Questi vantaggi possono aumentare di molto  la produttività agricola e ridurre i prezzi degli alimenti, ma il problema é che i benefici potrebbero non essere accessibili ai più poveri. La relazione presenta anche un'analisi degli impatti socio-economicidella trasformazione tecnologica sull'agricoltura e offre una panoramica dell'attuale evidenza  sulla sicurezza delle colture transgeniche per la salute dell'uomo e dell'ambiente. Raccomanda investimenti mirati nella ricerca agricola, e lo sviluppo degli organismi di regolamentazione per assicurare che il potenziale delle biotecnologie agricole si concentri sui bisogni dei poveri del mondo".

Secondo la FAO, le biotecnologie offrono grandi promesse per l'agricoltura nei paesi in via di sviluppo, ma finora solo pochi agricoltori hanno potuto trarne direttamente beneficio.
Sempre secondo la FAO, gran parte del problema risiede nel fatto che gli investimenti del settore privato si concentrano solo su quattro colture: il cotone, il mais, la colza e la soia.
La relazione lamenta che prodotti essenziali come la cassava, le patate, il riso e il grano invece ricevono poca attenzione da parte degli scienziati. "Nè il settore privato né quello pubblico hanno investito abbastanza nelle nuove tecnologie genetiche per le cosidette "orphan crops" (colture "orfane") quali il fagiolo dall'occhio , il miglio, il sorgo, il teff " ha dichiarato Jacques Diouf.

Anche se secondo la FAO i potenziali benefici e rischi degli OGM devono essere attentamente valutati caso per caso, la controversia che riguarda i prodotti transgenici non dovrebbe distrarre dal potenziale offerto da altri campi d'azione delle biotecnologie quali la genomica, l'aiuto alla selezione di animali produttivi e i vaccini animali.
Secondo la relazione, sono stati documentati benefici, ma non effetti ambientali negativi nella produzione commerciale.
Comunque é necessario continuare a monitorare tali effetti.  

Critiche al rapporto FAO
Dure le reazioni da parte delle organizzazioni non governative del settore e da parte di coloro che sono impegnati per la lotta contro gli OGM.
Dopo la pubblicazione del rapporto, Devinder Sharma (agronomo, già responsabile per la sezione Sviluppo dell'Indian Express, il maggior quotidiano in lingua inglese dell'India, uno dei massimi esponenti del subcontinente su agricoltura sostenibile, biodiversità, sicurezza alimentare e povertà, web: http://www.dsharma.org) ha dichiarato "é una giornata triste nella storia dell'agricoltura globale: l'unica organizzazione pubblica sul cibo e l'agricoltura a livello mondiale ha perso la sua credibilità".
Da parecchi anni infatti, sempre secondo Sharma, la FAO é diventata un'estensione dell'USAID (l'organizzazione statale Usa per gli aiuti allo sviluppo, che da anni sono costituiti da alimenti OGM).
La FAO adesso, conclude Sharma,  "si é aggiunta al trio - Banca Mondiale/Fondo monetario internazionale, WTO e industria biotech, senza aver neppur avviato un confronto pubblico, e con loro contribuirà ad accelerare il processo della distruzione del mondo rurale e dell'ambiente".

Sembra in effetti che negli ultimi quattro anni la FAO sia stata oggetto di fortissime pressioni da parte del governo statunitense e delle industrie biotech.
Secondo un articolo uscito sul "The Guardian" il  14 giugno 2002 "Il World Food Summit che si é concluso tra le polemiche ieri, é stato definito da tutti una perdita di tempo, tranne che dagli Stati Uniti che sono riusciti ad imporre con successo l'idea dei cibi OGM come soluzione del problema della fame nel mondo".
Un membro della delegazione statunitense guidata dal segretario per l'agricoltura Ann Veneman ha dichiarato esplicitamente "siamo venuti qui per vendere le biotecnologie, ed è quello che abbiamo fatto".

The Food Ethics Council - Gran Bretagna
Secondo il The Food Ethics Council britannico, il rapporto della FAO finisce per mettere in risalto gli OGM perché pone la domanda sbagliata .  
"E' come chiedere se i computer potrebbero essere utili ai contadini più poveri. E' l'ultima di cosa di cui i contadini hanno bisogno. Sarebbe ridicolo trattare la ricerca nel campo dell'informatica come una delle priorità di investimento per combattere la fame nel mondo".

Via Campesina - Honduras
La ONG Via Campesina, impegnata in campagne anti-OGM in Sudamerica, si chiede  "La Monsanto, la Syngenta e altre industrie si stanno impadronendo della FAO?".
Secondo l'organizzazione, il rapporto annuale dell'organismo delle Nazioni Unite é una propaganda bella e buona per multinazionali quali la Monsanto e la Syngenta che stanno cercando di imporre gli OGM al mondo contro la volontà di contadini e consumatori.
Con la pubblicazione di questa relazione la FAO  si sarebbe "venduta alla Monsanto, la Syngenta e ai governi di certi paesi industrializzati".

Decenni or sono la FAO ha promosso la "rivoluzione verde" come la soluzione tecnologica per la fame mondiale.
Tuttavia, il numero delle persone che soffrono la fame nel mondo é continuato a salire e adesso ha raggiunto la cifra di ben 880 milioni.
Una delle conclusioni principali della FAO sembra "nuovamente" essere che la fame é un problema tecnologico che può essere risolto con investimenti più efficaci nelle biotecnologie e nell'ingegneria genetica.
Chiaramente, una delle lezioni più importanti della cosiddetta "rivoluzione verde", che la FAO non sembra tenere in alcun modo conto, é stata  invece  che la fame é un problema politico che richiede la volontà politica di creare mercati stabili per i piccoli produttori e dare alle famiglie rurali accesso alla terra e altre risorse produttive.
Questo, secondo Via Campesina, é l'unico modo valido per produrre cibo in quantità maggiore e di migliore quantità e di sconfiggere la povertà nelle zone rurali.
Il nuovo rapporto FAO, invece é  "uno schiaffo in faccia a coloro che difendono la sovranità alimentare".

Consiglio Diritti Genetici - Italia
Luca Colombo della direzione tecnico-scientifica del Consiglio Diritti Genetici, coordinatore del progetto "Grano o grane" (ed ex responsabile campagna OGM di Greenpeace), usa termini meno drastici, ma anche luiesprime fortissime preoccupazioni a riguardo.
Secondo Colombo,  il rapporto della FAO evidenzia innanzitutto dei problemi di metodo.
Dopo il World Food Summit 2002, la FAO aveva instaurato un dialogo con i membri della società civile, quali le organizzazioni contadine di varie parti del mondo, le organizzazioni che lottano per la protezione deipopoli indigeni e varie OGN che si occupano di sviluppo.
Questa relazione invece é stata prodotta quasi in segreto, senza consultare nessuna di queste realtà, come pure non sono state consultate anche molte parti all'interno della stessa FAO.
In secondo luogo, manca un'analisi rigorosa della realtà delle coltivazioni di OGM, tant' é vero che vengono citati numerosi esempi di successo delle coltivazioni transgeniche senza fare riferimento ai casi di insuccesso.
Questo secondo Colombo "é una grave lacuna" e cita il caso del cotone Bt.
Nello stato dell'Andra Pradesh in India, per esempio, il cotone Bt é considerato un insuccesso, dato che il raccolto che produce é minore del raccolto del cotone ibrido usato convenzionalmente.
Simili inesattezze sono state riportate anche da altre fonti.
Per fare solo un altro esempio, secondo il rapporto della FAO,  le biotecnologie agricole possono aiutare i poveri  perché riducono la necessità di utilizzare sostanze chimiche tossiche.
Tuttavia, secondo recenti studi condotti negli Stati Uniti, c'é stato un sostanziale incremento nell'utilizzo dei pesticidi negli ultimi tre anni.
Il Dottor Charles Benbrook del Northwest Science and Environmental Policy Center ha trovato che molti agricoltori che piantavano OGM resistenti ai pesticidi si sono visti costretti a ricorrere a un quantitativo più elevato di sostanze chimiche per combattere le erbe infestanti che si sono man mano evolute e per combattere l'insorgenza di nuove .
Infine, il rapporto cita  il progetto sulla patata dolce in Kenya che in effetti é stato un fallimento, nella sezione 'Examples of successful technology development', esempi di successi dello sviluppo tecnologico...
Un altro punto importante, secondo Colombo, è che il perché dell'effettivo monopolio e del  controllo sul mercato da parte delle industrie biotech non viene precisato.
Si parla in generale del ruolo delle grandi industrie della biotecnologia, ma la FAO  "non affonda la critica", non fa riferimenti specifici sugli effetti del controllo del mercato da parte delle grandi multinazionali del settore.
Il rapporto, infine, fa pericolose considerazioni sui cosiddetti  "semi terminator" e non parla in alcun luogo dei rischi reali e provati legati alla contaminazione.

Ifoam: macchè opportunità!
Un comunicato di IFOAM International (http://www.ifoam.org) contesta alla Fao l'affermazione che gli OGM possano rappresentare un'opportunità per i Paesi poveri e la invita, piuttosto, a prestare più attenzione all'ambiente e alla biodiversità che, a differenza degli OGM, sono già nella disponibilità dei sistemi agricoli dei paesi poveri, che potrebbero da essi trarre elementi per uno sviluppo realmente sostenibile.

Il rapporto é stato strumentalizzato?
Un altro punto di vista interessante è quello del sudafricano Glenn Ashton (di SAFeAGE, South African Freeze Alliance on Genetic Engineering, a cui aderiscoono oltre 100 organizzazioni con più di 200.000 soci in Sudafrica).

Secondo Ashton il problema  sta in gran parte nella strumentalizzazione della relazione: infatti i media a livello internazionale hanno "rappresentato erroneamente" alcune sezioni del documento FAO, oppure ne hanno evidenziato solo certe parti.  
Invece di riportare le notizie e commentarle, i media, più o meno direttamente influenzati dalle industrie, hanno colto l'occasione per aumentare l'influenza sul mercato da parte di coloro che già dominano il commercio degli OGM.Nello specifico, Ashton  ritiene che il termine "moderne biotecnologie"  sia stato abusato.
Questo termine non comprende soltanto gli OGM, ma anche altri tipi di biotecnologie che non presentano i loro stessi rischi.Inoltre molti dei commenti pubblicati dipingono gli OGM come un'opzione molto più positiva di quanto non faccia la stessa relazione,mentre sono state convenientemente ignorate le valutazioni più caute nei confronti degli OGM.
A una lettura più attenta, sebbene concluda che gli OGM possano essere  parte della soluzione, la relazione dice anche che non sono assolutamente la "panacea" vantata dai loro sostenitori.  
Sottolinea che devono essere utilizzati criteri scientifici per valutare caso per caso qualsiasi effetto  delle biotecnologie, soprattutto per quanto riguarda gli effetti sull'ambiente.
Allo stesso tempo, comunque, anche Ashton evidenzia come il rapporto non offra un panorama completo ed esauriente della realtà delle coltivazioni OGM.  
Per esempio, da quando gli OGM sono  stati introdotti in Sudafrica, non c'é stato alcun miglioramento nella disponibilità di cibo tra gli strati più poveri della popolazione.
Per quanto riguarda il caso del cotone OGM  i dati citati nel rapporto non sono esatti: dalla sua introduzione i debiti dei piccoli agricoltori del Sudafrica sono aumentati di ben il 50%. 

Le polemiche sembrano quindi fondate.
Due aspetti particolarmente preoccupanti sono la  "scelta selettiva" degli esempi citati nel rapporto, ma anche la scelta del linguaggio utilizzato, che ha permesso alla propaganda pro-OGM di appropriarsi agevolmente dei contenuti del rapporto e di strumentalizzarli.  

L'aspetto più inquietante é che oltre tre settimane dalla pubblicazione del rapporto e delle prime reazioni , la FAO non ha detto né fatto assolutamente niente per smentire le strumentalizzazioni e precisare  la sua posizione. 
Chi tace, acconsente?

articolo di Marina Littek, 4 giugno 2004



  • Currently 4/5
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Rating: 4/5 (1 votes cast)




Dizionario dei Codici E


SCARICA il pratico tascabile per riconoscere i Codici E
Dizionario dei codici E, Additivi negli alimenti, come riconoscerli FORMATO .PDF

EAdditivi - App per Iphone

Schermata1.png SCARICA GRATIS l'elenco dei maggiori additivi alimentari con descrizione e rispettivo grado di tossicità.
Un'applicazione utilissima per essere consapevoli degli additivi alimentari presenti in ciò che mangiamo.


Giornalino n. 16

Scarica il giornalino n.16 de La Leva di Archimede
Luglio 2012

G16.jpg
Scarica il PDF

Giornalino n. 15

Scarica il giornalino n.15 de La Leva di Archimede
Luglio 2010

G15.jpg
Scarica il PDF

Giornalini n. 14

Scarica il giornalino n.14 de La Leva di Archimede
Speciale Vaccinazioni - Novembre 2009

G14.jpg
Scarica il PDF

Ricevi Aggionamenti

Scrivi il tuo indirizzo email nel campo qui di seguito e clicca "Iscrivimi!" per ricevere notifiche di nuovi articoli pubblicati su questo sito

Inserisci la tua email


Powered by FeedBlitz

La nostra rete

Letture consigliate

Ogm

Laura Silici
Le verità sconosciute di una strategia di conquista

L'Inganno a Tavola

Jeffrey M. Smith
Le bugie delle industrie e dei governi sulla sicurezza dei cibi geneticamente modificati

Fuori dal Coro
Gino Burattoni

Una proposta diversa per leggere l'Hiv, l'Aids e le vaccinazioni


Altri libri

About this Entry

This page contains a single entry by published on 08.06.04 12:14.

CAMBIA LA NORMA SUGLI INTEGRATORI ALIMENTARI was the previous entry in this blog.

Linee Guida su integratori alimentari, alimenti arricchiti e funzionali is the next entry in this blog.

Find recent content on the main index or look in the archives to find all content.