Article reference: http://www.laleva.org/it/2004/05/vaccinazioni_il_business_della_paura_quello_che_i_genitori_dovrebbero_sapere.html

Vaccinazioni il business della paura. Quello che i genitori dovrebbero sapere

Danni da vaccino come conseguenza dell’apporto di proteine eterologhe direttamente nell’organismo umano
Fonte: disinformazione.it

Tratto da «Vaccinazioni il business della paura. Quello che i genitori dovrebbero sapere» di Gerhard Bushwald

1) Conseguenze di encefalopatie minime irriconoscibili
Fino ad ora ci siamo occupati esclusivamente di danni da vaccino che avevano come conseguenza danni gravi o una malattia grave continua, dove si presentava un alto grado di infermità. Esistono forme di transizione, cioè malattie o stati di malessere, che inizialmente non venivano collegati alle vaccinazioni. (…)

Al termine dell’ultima guerra sono stati descritti inspiegabili cambiamenti in bambini molto piccoli.
I resoconti provenivano soprattutto da paesi dove si vaccina molto. In Germania le vaccinazioni iniziano il giorno successivo alla nascita, negli Stati Uniti all’età di due mesi. Proprio negli Stati Uniti, negli anni sessanta, le vaccinazioni facoltative vennero, in quasi tutti gli Stati federali, sostituite da quelle obbligatorie. Oggi quasi ogni bambino americano viene vaccinato contro pertosse, rosolia, poliomielite infantile, difterite, orecchioni, morbillo e tetano. Con questo la lista non è completa, perché l’industria farmaceutica crea sempre nuovi sistemi di vaccinazione. Io, da parte mia, non nutro nessun dubbio che il numero incredibile di vaccinazioni che oggigiorno un bambino deve subire (nei primi anni di vita fino a 17 anni) possono causare danni profondi. Nella Repubblica Federale si presentano nella primissima infanzia danni alla vista e all’udito di entità sconosciuta. Il 5% del neonati sono strabici, un bambino su 20 in età scolare ha gravi problemi di concentrazione. Molti bambini imparano tardi, ed anche allora a fatica, a parlare. Altri bambini non sono quasi in grado di imparare a leggere a scuola, fino all’alessia. Secondo una trasmissione televisiva del 2.2.1990 il numero degli analfabeti è salito in Germania a 3 milioni.

2) Autismo come danno da vaccino
Conoscenze relative alla cosiddetta «Sindrome autistica» risalgono allo psichiatra infantile americano Kanner nell’anno 1943. Perché questa sindrome non esisteva prima? In caso di «vero» autismo è possibile secondo Kanner rilevare 2 sintomi cardinali:
- isolamento autistico estremo dal mondo circostante umano
- necessità paurosa e forzata di mantenere il mondo degli oggetti invariato (paura del cambiamento)
(…)
Contrariamente al concetto classico di Kanner nella maggioranza dei casi i bambini definiti «autistici» presentano un danno cerebrale con oligofrenia. In questi casi si sospetta che si tratti di sintomi parziali non riconosciuti di encefalite postvaccinale. Se i bambini che si ammalano di encefalopatie provengono quasi tutti da famiglie intelligenti, nel caso dell’autismo i bambini colpiti vengono di norma da ambienti intellettuali, come la letteratura ci insegna.
La causa dell’autismo viene definita dalla medicina accademica attuale come un danno cerebro-organico nella prima infanzia. Secondo me non si sono studi se esista l’autismo anche in bambini non vaccinati. Nella letteratura gli accenni a possibili collegamenti tra autismo e vaccinazioni sono piuttosto timidi. Il numero dei bambini autistici in Germania viene stimato intorno ai 5000-6000.

3) Dementia infantilis (Heller) come conseguenza delle vaccinazioni (Sindrome di Heller)
Simile all’autismo è la «dementia infantilis». Questo strano quadro clinico è stato prima osservato da Weygand come caso singolo, successivamente descritto da Heller e poi da Zappert. Si trattava di bambini che inzialmente si erano sviluppati in modo del tutto normale, con i quali per esempio si poteva già parlare. Poi improvvisamente si presentava un cambiamento nello sviluppo. Come primo sintomo c’erano disturbi del linguaggio ed entro pochi mesi avveniva una scomposizione intellettiva. In breve tempo un bambino allegro si trasformava in un bambino oligofrenico, o come si diceva allora, idiota. Heller chiamò questa malattia «dementia infantilis» e per fargli onore Zappert aggiunse «di Heller». La «dementia infantilis» o «sindrome di Heller» viene postulata da Zappert in presenza dei seguenti sintomi:
- inizio al 3°-4° anno di vita
- si presentano disturbi linguistici
- irrequietezza
- demenza progressiva
- espressione del viso non demente, bensì a volte intelligente
- mancanza di tutti i sintomi fisici relativi al sistema nervoso, capacità motoria completa
- infine stato stazionario senza limitazione della salute fisica.

La causa rappresentava un enigma. Weygand supponeva che la spiegazione più ovvia potesse essere «un danno a noi ancora sconosciuto del cervello». (…)
Oggi definiremo tale quadro clinico una grave deficienza intellettiva come conseguenza di una tumefazione cerebrale postvaccinica nel senso della encefalopatia postvaccinica blanda.

4) Ipercinesi (HKS, ADHD)
Scientificamente questo disturbo è stato rilevato per la prima volta all’inizio degli anni Trenta da Kramer e Pollnow. Fino ad oggi non è stato possibile trovare una spiegazione soddisfacente. (…)
Nella Repubblica Federale Tedesca nel 1990 a 1,4 milioni di bambini al di sotto dei 12 anni furono prescritti psicofarmaci a causa di questa ipercinesia, vale a dire medicinali con effetto ammortizzante sul comportamento, che influenzano l’attività e che hanno effetti sulle funzioni psichiche. (…)
E’ un caso che questo drammatico aumento della popolazione con problemi di apprendimento coincida precisamente con le tre decadi nelle quali la vaccinazione antipertosse è stata estesa a tutti i bambini americani?

5) Minimal Cerebral Dysfunction (MCD)
25 anni fa venne stimato che nella Repubblica Federale Tedesca ogni 35° parto nasceva un bambino morto, ogni 200° parto un bambino cerebroleso. Allora si calcolarono 10-15000 lesioni cerebrali all’anno. 160.000 bambini non potevano frequentare scuole normali. Sommando a questo numero gli scolari delle classi differenziali, il numero arrivava a 500.000. Ogni 10.000 abitanti c’era un bambino mentalmente handicappato. (…)

6) Rallentamento dello sviluppo linguistico
(…) Durante l’analisi in asili della città di Magonza, che però fanno parte dei «territori sociali scottanti», il 34% dei bambini tedeschi vennero, secondo i risultati dello screening, valutati come «aventi difficoltà linguistiche».
La quota del 34% di rallentamento dello sviluppo linguistico tra i bambini tedeschi risultava talmente spaventosa e incredibile che avemmo seri dubbi relativi al rilevamento del rallentamento dello sviluppo linguistico con uno screening così semplice… (…)
Da che cosa dipende che i nostri giovani spesso non sono più in grado di formulare una frase ragionevole? Che non sono in grado di raccontare un avvenimento in modo che l’ascoltatore si possa fare un’idea chiara?

7) Sindrome SID (morte improvvisa ed inspiegabile del lattante)
Da anni la letteratura accenna al fatto che spesso la sindrome SID è preceduta da una vaccinazione.
La curva relativa alla sindrome SID mostra un aumento annuale. Mentre tutte le malattie infettive da noi diminuiscono regolarmente e in parte in modo uniforme, le cifre relative ai bambini trovati senza motivo morti nei loro lettini aumenta di anno in anno. Non pare ovvio il paragone: tante più vaccinazioni, tanti più bambini piccoli morti nel letto? (…)
Recentemente la posizione prona venne definita completamente errata e dal 1990 i neonati vengono messi nuovamente sulla schiena.