Article reference: http://www.laleva.org/it/2004/05/la_politica_italiana_sugli_ogm_sempre_piu_ballerina.html

LA POLITICA ITALIANA SUGLI OGM SEMPRE PIU' BALLERINA

LA POLITICA ITALIANA SUGLI OGM SEMPRE PIU' BALLERINA
( 01 Mag 2004 )
Fonte: Greenplanet.net

L'Italia dice sì al mais OGM Monsanto. Sirchia ignora la posizione contraria di Alemanno e  sbugiarda l'Italia in sede europea. Greenpeace: "Irresponsabile"

“L’Italia conferma la sua politica ballerina nei confronti dei prodotti geneticamente modificati”. È inspiegabile secondo Francesco Ferrante, direttore generale di Legambiente il voto italiano di stamane per l’autorizzazione al consumo umano del Mais transgenico Monsanto NK603.

Il voto del Comitato regolamentare "Catena Alimentare" non ha riunito la maggioranza qualificata e quindi il voto andrà in Consiglio dei Ministri Ue: “e a questo punto – commenta ironicamente Ferrante – si salvi chi può. La confusione in cui brancola il nostro governo è inquietante se si pensa infatti, che lo scorso 18 febbraio l’Italia si è opposta per l'autorizzazione al solo consumo animale sempre del Mais transgenico Monsanto NK603, perché mai ha votato a favore per il consumo umano dello stesso prodotto?”
Nonostante le forti carenze tecnico-scientifiche del dossier presentato dalla Monsanto, che l’Italia aveva a suo tempo attentamente valutato, il ministero della sanità ha deciso di dare comunque il via libera per l’uso animale: “Una decisione grave oltre che incomprensibile – conclude Ferrante – che non tiene minimamente in considerazione lo sforzo che l’Italia aveva avviato per essere in prima fila in Europa nella promozione della sicurezza alimentare e della difesa delle produzioni di qualità. Che cosa ne è stato di questo obiettivo che il Ministro Alemanno aveva garantito ai consumatori italiani?”
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GREENPEACE SUL VOTO OGM: L'ITALIA NON TUTELA GLI ITALIANI

Roma, 30 Aprile 2004 - Greenpeace denuncia l'irresponsabile decisione dell'Italia. Nella riunione del Comitato regolamentare della catena alimentare, tenutosi oggi a Bruxelles, il rappresentante italiano del Ministero della Salute ha votato a favore della commercializzazione del mais NK603, una varietà geneticamente modificata dalla multinazionale statunitense Monsanto.
Non avendo raggiunto una maggioranza qualificata ora la decisione spetterà al Consiglio dei Ministri Europeo.
"Quello che è accaduto oggi è molto grave e può segnare un punto di non ritorno per la tutela dei consumatori. Dato che il nostro Governo non è in grado di proteggere i consumatori dagli OGM, spetta ai cittadini proteggersi in prima persona" commenta Federica Ferrario, responsabile campagna Ogm di Greenpeace.
L'associazione ambientalista sottolinea la particolare gravità del voto di oggi, forte anche delle conclusioni di un suo rapporto appena realizzato, particolarmente critico verso le valutazioni fatte proprio sul mais NK603 dall'Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare.
Nel rapporto si evidenzia la presenza in questo mais Ogm di frammenti non voluti e dei quali non si conoscono le funzioni, oltre a significanti differenze rispetto al mais convenzionale, che non sono state adeguatamente valutate.
"Nonostante la mancanza di dati essenziali e nella consapevolezza di errori tecnici nel trasferimento di sequenze di genoma riscontrate sul mais NK603, che da sole basterebbero a definire questo Ogm non sicuro, il Ministero della Salute ha chiuso gli occhi, voltando le spalle agli italiani".
Rispetto alla precedente votazione di febbraio, la Spagna che aveva votato a favore oggi si è astenuta, il Portogallo, che aveva votato a favore, oggi si è opposto, mentre l'Italia, che si era opposta, ha votato a favore cambiando parere in soli due mesi.

Il nuovo rapporto di Greenpeace (in inglese) "The EFSA : Failing Consumers and the Environment": http://weblog.greenpeace.org/ge/archives/ESFA.pdf.  

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NIENTE MAGGIORANZA QUALIFICATA

(ANSA) - BRUXELLES, 30 APR - Sara' il Consiglio dei Ministri  dell' Ue a decidere se autorizzare o meno l'importazione in  Europa del nuovo mais transgenico NK 603 destinato all'  alimentazione umana.
   Il Comitato europeo per la catena alimentare e la salute  animale, secondo quanto appreso dall' Ansa, non ha riunito una  maggioranza qualificata di paesi a favore della proposta  presentata dalla commissione europea di importare il nuovo mais  ogm da destinare alla trasformazione nell'industria.
   Per questo dossier, che ricade sotto la responsabilita' del  ministero della sanita', l'Italia ha votato a favore in linea  con il parere del comitato consultivo italiano nuovi alimenti.
(ANSA).

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CHI HA VOTATO A FAVORE E CHI CONTRO

(ANSA) - BRUXELLES, 30 APR - Sull'importazione in Europa del  nuovo mais Ogm NK 603 destinato all'alimentazione umana, al  Comitato europeo per la catena alimentare e la salute animale  oltre all'Italia hanno oggi votato a favore Francia, Regno  Unito, Olanda, Irlanda, Belgio, Finlandia e Svezia. Contrari Austria, Lussemburgo, Danimarca, Grecia e Portogallo. Si sono  astenute la Germania e la Spagna.
   Ora il dossier ritornera' alla Commissione Europea che potra'  riproporlo al Consiglio dei ministri dell'Agricoltura dell'Ue.
   Da quel momento, i ministri avranno 90 giorni di tempo per  dare il via libera - oppure respingere - la proposta di   Bruxelles.
   Sara' la presidenza irlandese dell'Unione a decidere quando  mettere il dossier all'ordine del giorno del Consiglio Ue.
   Insomma, anche per il nuovo mais NK 603 destinato  all'alimentazione umana, si ripropone lo stesso approccio gia'  seguito per il mais dolce transgenico BT 11.
   Su quest'ultima domanda di autorizzazione ad essere importato  in Europa, lunedi' scorso i ministri dell'Agricoltura dell'Ue  non hanno potuto riunire ne' una maggioranza a favore ne' una  maggioranza contraria.
   In mancanza di una decisione ministeriale la Commissione  Europea sara' libera di autorizzare il mais dolce BT 11 come  annunciato dal Commissario europeo alla Sanita' David Byrne.
(ANSA).

VERDI AMBIENTE E SOCIETA'

(ANSA) - ROMA, 30 APR - Il Comitato Ue ''come previsto non ha  raggiunto la maggioranza necessaria alla autorizzazione del mais  NK603. Il voto favorevole espresso dall'Italia conferma lo  scandaloso voltafaccia alle tesi precauzionali fin qui espresse.
Il fatto e' gravissimo, tanto piu' che il dossier del mais NK603  e' notoriamente lacunoso e criticato da numerose autorita'  scientifiche di valutazione''.
  Lo ha affermato il vicepresidente dell'associazione Verdi  Ambiente e Societa' (Vas), Ivan Verga. ''Mentre negli altri  governi europei si fa sempre piu' convinto il rifiuto degli Ogm,  in quello italiano - ha sottolineato Verga - gli alimenti  transgenici sembrano essere tornati di moda, in palese disprezzo  di quell'80% dei cittadini che non li desidera''.  
''Sara' bastata una pacca sulle spalle o una barzelletta ben  riuscita di Bush - si chiede in conclusione Verga - per  convincere il nostro governo a tradire il made in Italy, la  tipicita' del nostro agroalimentare e la sicurezza dei  cittadini?''.  (ANSA).

COLDIRETTI

(ANSA) - ROMA, 30 APR - In tema di Ogm ''ci aspettiamo una  decisione coerente con le scelte fatte in materia di riforma  della politica agricola comune a favore della competitivita'  delle imprese che guardano al mercato, producono qualita' e  rispetto ambientale e vogliono rispondere alle nuove domande dei  consumatori che hanno dimostrato di bocciare il biotech nell' alimentazione''.
  Lo ha affermato la Coldiretti in riferimento alle decisione  che dovra' assumere il Consiglio dei Ministri Ue dopo che il  Comitato europeo per la catena alimentare e la salute non ha  raggiunto una maggioranza qualificata in merito all'  autorizzazione all'importazione di mais transgenico NK603.
  ''Con l'etichettatura obbligatoria per i cibi biotech l'Unione  Europea - ricorda la Coldiretti - si e' posta all'avanguardia  nelle politiche per garantire la trasparenza dell'informazione e  tutelare la sicurezza alimentare ed ambientale dei cittadini. Un  ruolo di leadership sul mercato globale che - auspica l'  organizzazione - verra' mantenuto anche dopo l'allargamento  grazie all'inserimento nella rete europea dei laboratori di  riferimento per il controllo degli Ogm di 24 Istituti dei Paesi  aderenti che saranno impegnati nella identificazione degli Ogm  presenti nei prodotti alimentari, nel rispetto delle nuove norme  in materia di etichettatura entrate in vigore in Europa il 18  aprile scorso''.
  Un'esigenza questa ''per rispondere alle richieste dei  consumatori europei che, secondo l'ultimo sondaggio  Eurobarometro realizzato per conto della Commissione europea,  mostrano un elevato livello di sfiducia nei confronti dei cibi  biotech. Il sondaggio evidenzia - conclude la Coldiretti - un  elevato livello di sfiducia dei consumatori europei, nei  confronti dei cibi biotech: infatti, il 65% dei consumatori  europei non li comprerebbe neanche se costassero di meno o  contenessero meno grassi''.
(ANSA).

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VIZIOLI (AIAB): QUAL E' LA POLITICA DEL GOVERNO SUGLI OGM?

Con un voltafaccia clamoroso rispetto alla prima votazione di qualche mese fa e alle rassicurazioni sulla prevalenza della massima precauzione verso gli OGM, in Comitato UE, l’Italia ha votato a favore dell’autorizzazione del mais NK603.
Fortunatamente non è stata raggiunta la maggioranza necessaria ad autorizzare sul territorio dell’Unione Europea un mais transgenico, il cui dossier di presentazione è notoriamente lacunoso e criticato da numerose autorità scientifiche di valutazione.
Un voto sbagliato e scorretto, quello del governo italiano, che emargina ulteriormente il nostro paese mentre negli altri Governi europei si fa sempre più convinto il rifiuto degli Ogm, così come desidera 80% dei cittadini, già irrisi con l’approvazione di una legge truffaldina sull’etichettatura che consente di nascondere la presenza di OGM nei prodotti commerciali.
Preoccupa la sudditanza verso gli Stati Uniti che fa tradire con grande noncuranza il made in Italy, la tipicità del nostro agroalimentare e la sicurezza dei cittadini.
L’agricoltura sana e di qualità è motivatamente inquieta per l’incertezza della posizione del nostro governo che oscilla dalla tolleranza zero del Ministro Alemanno, al tappeto rosso per le multinazionali del transgenico del Ministro Sirchia.
Tutto questo mentre siamo ancora in attesa che il Ministero dell’Agricoltura divulghi i risultati della campagna di prevenzione contro l’introduzione fraudolenta di sementi geneticamente modificate in Italia, sia per la quantità di lotti trovati contaminati, sia per i nominativi delle ditte da considerare inaffidabili.
Con l’aria che tira e a semine quasi concluse, la sensazione è che ancora una volta colpevoli saranno soli gli agricoltori frodati, che inconsapevolmente si trovano a coltivare campi contaminati e contaminanti. 

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PECORARO: SULLA MORATORIA L'AGRICOLTURA HA CEDUTO ALLA SANITA'

Votando sì al mais BT11, cioe' alla fine della moratoria europea sugli
OGM, il ministero delle politiche agricole ha ceduto "alla linea filo OGM da sempre abbracciata dal ministero della salute, che da sempre crede che
gli OGM siano una medicina, che ama da sempre gli OGM perche' hanno un brevetto", ma che soprattutto "è da sempre sensibile alle pressioni delle multinazionali, le stesse che fanno farmaci, pesticidi, OGM".
Insomma e' un attacco a tutto tondo, e non personalizzato al ministro attuale della salute Girolamo Sirchia, quello che sferra il presidente dei Verdi Alfonso  Pecoraro Scanio.
Per Pecoraro, la vicenda del voto italiano al consiglio dei ministri agricoli della Ue, risponde a una logica storica: "era lo stesso quando io ero ministro delle politiche agricole e Veronesi ministro della sanita'", cioè "è sempre la stessa solfa".
Il ministero della  salute "dà un peso eccessivo alle sollecitazioni del comparto farmaceutico".
Il ministero dell'agricoltura- continua Pecoraro- "non deve tollerare questa ingerenza illegittima, cedere al diktat del ministero della salute e anche del presidente del consiglio, che non ha mai fatto mistero delle sue idee verso gli OGM. Berlusconi e' sensibile alle pressioni di Bush, anche in questo settore".
(Dire)