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Contagiarono bimbi con Aids, condannati a morte 6 bulgari

Libia, avrebbero fatto ammalare 426 ragazzini in un ospedale di Bengasi, 43 sono morti. Forse Gheddafi potrebbe graziarli
Contagiarono bimbi con Aids, condannati a morte 6 bulgari
Sono un medico e 5 infermieri. La vicenda risale al 1999. Il governo di Sofia definisce il verdetto "inaccettabile"
(6 maggio 2004)
Fonte: La Repubblica

TRIPOLI - Sei cittadini bulgari (cinque infermieri e un medico) e un sanitario palestinese, accusati di aver diffuso l'Aids tra i bambini ricoverati in un ospedale di Bengasi, sono stati condannati a morte con fucilazione. I sei avrebbero contagiato 426 ragazzini, ospiti di un orfanotrofio, iniettando sangue contenente il virus all'origine dell'Aids. Dei bambini contagiati, 43 sono già morti. Il tribunale ha invece assolto nove medici libici, accusati di negligenza. Una decisione della Corte che ha scatenato la rabbia dei familiari dei bambini presenti in tribunale che innalzavano striscioni con su scritto 'Grazie per l'Aids'.

La radio bulgara, ha interrotto le trasmissioni per dare la notizia delle pene capitali ai connazionali. Il governo di Sofia ha definito la sentenza "inaccettabile". I sette condannati faranno appello. Il presidente del parlamento bulgaro, Ognian Ghergikov, ha detto di non essere sorpreso per la sentenza, "me l'aspettavo", ma non ha perso le speranze: "Penso che in appello la condanna sarà più mite anche tenendo presente il nuovo corso politico del paese".

La vicenda era tornata agli onori delle cronache nelle scorse settimane, in concomitanza con i passi che sta compiendo la Libia per uscire dal decennale isolamento internazionale. Non a caso il caso è stato affrontato anche durante la storica visita del leader libico Muammar Gheddafi a Bruxelles, a fine aprile. Alcuni quotidiani bulgari hanno ipotizzato che se sarà confermata la pena di morte, il colonnello potrebbe concedere la grazia come gesto di buona volontà per migliorare le relazioni con Bruxelles.