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Giovanissimi, allarme antidepressivi Prescrizioni quadruplicate in due anni

Giovanissimi, allarme antidepressivi Prescrizioni quadruplicate in due anni
Fonte: Gazzetta di Parma

ROMA - Sta aumentando in modo preoccupante l'uso di antidepressivi nei bambini e soprattutto negli adolescenti italiani, tanto che le prescrizioni di questi farmaci si sono più che quadruplicate dal 2000 al 2002. A segnalare il fenomeno, sul British Medical Journal, sono i ricercatori del Laboratorio materno-infantile dell'istituto di ricerche farmacologiche «Mario Negri» di Milano.

I ricercatori, coordinati dal medico Antonio Clavenna, rilevano che ad essersi impennate sono soprattutto le prescrizioni dei farmaci antidepressivi di nuova generazione, ossia gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (Ssri), alla cui classe appartiene il Prozac. Dal 2000 al 2002 le prescrizioni di farmaci di questo tipo sono aumentate di 4,5 volte, sulla base dei dati rilevati dalla banca dati Arno, che raccoglie i dati relativi alle ricette dispensate nelle farmacie di 26 Asl. Complessivamente sono state analizzate le prescrizioni fatte nel 2002 ad oltre 568.000 bambini e adolescenti con meno di 18 anni. Di questi, 1.600 hanno ricevuto almeno un antidepressivo. Alla maggior parte di essi (1.200) è stato prescritto un farmaco di nuovo tipo (Ssri) e a 297 un farmaco della classe più vecchia dei triciclici, considerati meno sicuri per i loro effetti collaterali. In due casi su tre i farmaci antidepressivi vengono prescritti agli adolescenti dai 14 ai 17 anni e, fra questi, soprattutto alle ragazze.

In Italia la diffusione degli antidepressivi fra i giovanissimi è decisamente inferiore rispetto a quella che si registra negli Stati Uniti e in Olanda, rilevano i ricercatori, tuttavia sulla base dell'indagine è possibile stimare che nel nostro Paese circa 28.000 ragazzi abbiano assunto almeno una volta un antidepressivo. Le ragioni dell'impennata delle prescrizioni di questi farmaci nei giovani? «Una possibile spiegazione - ha rilevato Clavenna - potrebbe essere nel fatto che fino al 2000 gli antidepressivi erano in fascia C e di conseguenza non erano rimborsabili del Servizio sanitario nazionale. La rimborsabilità ha probabilmente favorito la prescrizione». Un'altra spiegazione secondo l'esperto, potrebbe essere nella maggiore efficacia e sicurezza degli antidepressivi di nuova generazione rispetto ai triciclici.