Article reference: http://www.laleva.org/it/2004/02/vaccino_antrace_effetti_collaterali_sui_soldati.html

Vaccino antrace: effetti collaterali sui soldati

Vaccini anti-antrace, effetti dannosi per australiani in Iraq
di Michael Perry
Reuters.com

SYDNEY (Reuters) - Ai soldati australiani diretti in Iraq nel 2003 sono state iniettate dosi di antrace senza che questi fossero informati dei gravi effetti collaterali causati dal vaccino subiti da altri militari inviati in Afghanistan.

Lo ha reso noto oggi il responsabile sanitario della Difesa.

Le vaccinazioni contro l'antrace furono sospese per due mesi dopo che molti dei 1.500 soldati dispiegati in Afghanistan nel 2002 mostrarono effetti collaterali di debilitazione, ha ammesso oggi Tony Austin, direttore generale del Servizio sanitario della Difesa.

Austin ha dichiarato che le truppe inviate in Iraq non furono informate di quanto accaduto ai soldati in Afghanistan per evitare di aggravare il loro stress.

"Eravamo in una situazione in cui tutti avremmo dovuto dire loro che c'era stato un problema", ha detto Austin ai giornalisti dopo che il caso è stato sollevato da un giornale australiano. "Non eravamo in grado di identificarne la causa e non avevamo alcuna prova che indicasse la probabilità del ripetersi del problema, in base alle esperienze oltreoceano e alla nostra stessa esperienza quando abbiamo ripristinato il programma in Iraq".

"Pertanto ritengo che avvisare le persone sarebbe stato controproducente. Penso che avremmo aggravato il loro stato d'ansia", ha detto ancora Austin.

Le vaccinazioni, condotte obbligatoriamente su 2.000 militari, furono dichiarate sicure all'epoca della missione in Iraq e lo stesso ministro della Difesa Robert Hill si iniettò una dose per dimostrarlo.

Circa 40 soldati australiani rifiutarono le vaccinazioni e furono rispediti a casa.

Come effetti collaterali i soldati mostrarono un dolore acuto e un gonfiore al braccio dove era stata iniettata la dose, stanchezza e sonnolenza, effetti che nella maggior parte dei casi svanivano entro 48 ore, ha detto Austin, rassicurando i familiari che ora i soldati non temono pericoli per la loro salute.

Fonte originale: http://www.reuters.com/locales/newsArticle.jsp?type=topNews&locale=it_IT&storyID=4407326